
Neanche il tempo di togliere tutti i canditi dalla tua fetta di panettone e smaltire l’uovo Kinder a colpi di squat che è già arrivato maggio. A maggio sbocciano nuovi amori platonici, si scatena la commovente allergia alle graminacee ma soprattutto si avvicina la cosa più temuta dopo il dentista e la prova costume: la sessione estiva. Come un Ercole postmoderno, lo studente si accinge ad affrontare la sua ultima fatica e quello che gli passa per la testa a volte è meglio non saperlo ma, se uno studente è pure MARKETERs, cosa pensa veramente?
1. Ricorda di aver letto interessanti articoli su come essere più produttivi e li va a rileggere invece di iniziare a studiare;
2. Compra cartoleria inutile da Tiger giustificando di voler fare un’esperienza d’acquisto unconventional;
3. Va in modalità aereo sul telefono ma legge comunque le notifiche da desktop;
4. In alternativa, legge le notifiche dall’anteprima ma senza visualizzare pur di far vedere agli altri che sta studiando;
5. Conosce i vantaggi della sharing economy quindi organizza giornate di studio di gruppo che iniziano con una chiara divisione dei ruoli e distribuzione dei compiti e finiscono con uno spritz;
6. Stila su GDrive un attento piano editoriale delle giornate di studio che farebbe invidia alle migliori agenzie di comunicazione nazionali;
7. Segue il piano editoriale per i primi due giorni e poi crede che l’improvvisazione sia una tecnica più spontanea;
8. Perde più tempo a twittare che non ha voglia di iniziare a studiare che a studiare;
9. Invece di studiare, chiede agli altri su Telegram se stanno studiando;
10. Crea una SWOT analysis per studiare punti di forza, punti di debolezza, opportunità ma soprattutto minacce dello studio;
11. Diventa il major di tutte le biblioteche della zona facendo check-in su Swarm ma ci va solamente per conquistare nuovi sticker;
12. Va in biblioteca per concentrarsi ma incontra più amici lì che il sabato sera;
13. A proposito di sabato sera, si preoccupa di dire a tutti che farà qualcosa di tranquillo perchè deve studiare e poi torna a casa comunque alle 5;
14. Non posta niente su Instagram per un mese in quanto non esce di casa se non con il buio;
15. Confida di portarsi avanti con l’abbronzatura impostando al massimo la luminosità dello schermo del computer;
16. Sa che la ripetizione del messaggio è una tecnica efficace nella comunicazione e per questo spesso rilegge 10 volte lo stesso paragrafo dimenticando ogni volta di averlo già letto in precedenza;
17. Invece di studiare, calcola la probabilità di prendere quel 30 e lode che farebbe alzare di qualche millesimo di punto la media ma alla fine decide che è meglio comunque rifiutare sotto il 18;
18. Vada come vada, non vede l’ora di scrivere su Facebook “esami finiti” perchè è più facile alzare di un punto il Klout che la media.
I più ansiosi avranno sicuramente notato che i punti sono 18 e i più sospettosi saranno andati a vedere se è veramente così.
Ma ricordiamoci sempre che:
IN BOCCA AL LUPO!!!