
Riparte il 16 maggio 1993, la serie tutta italiana su Tangentopoli, co-prodotta da Sky, che punta forte su questo progetto. Ma come riuscire ad emergere da questo oceano di serie tv?
Dopo il grande successo di 1992, la serie tv nata #daunideadistefanoaccorsi (dovreste aver letto spesso questo hashtag anche se non avete visto la serie), esce a due anni di distanza 1993, il tanto atteso sequel.
La serie 1992, trasmessa in 83 paesi, racconta il periodo buio della politica italiana di inizio anni ’90 e ha raccolto critiche positive da tutto il mondo del piccolo schermo. Per 1993 le aspettative sono molto alte, considerati anche i due anni che il pubblico ha dovuto aspettare per immergersi nuovamente tra le gli intrecci politici ed amorosi dei protagonisti.
In particolare, però, è interessante capire come Sky, che collabora alla produzione della serie e la trasmetterà in esclusiva, ha preparato i suoi spettatori al grande evento, in un periodo dell’anno in cui, tra “13 Reasons Why” e “House of Cards” (che uscirà a fine maggio), non ci sono altre serie tv in grado di generare un buzz così elevato. Ok, è uscita la seconda serie di Master of None, ma siamo su diversi livelli di hype, almeno in Italia.
Ma dove eravamo rimasti dopo 1992?
Alla fine di “1992” i eravamo lasciati con Stefano Accorsi che, in compagnia di Tea Falco (Bibi Mainaghi nella serie), pronuncia le fatidiche parole “sarà uno splendido 1993” lasciandosi alle spalle il Duomo di Milano, e confermando quindi il sequel della serie.
Accorsi nella serie interpreta Leonardo Notte, affermato pubblicitario di Publitalia ’80 che cerca di approfittare del terremoto di Tangentopoli per provare ad avere successo nel suo lavoro. Nella serie si intrecciano le storie di altri 5 personaggi, che in un modo o nell’altro sono interconnessi tra loro.
C’è Miriam Leone, Miss Italia 2008, che interpreta Veronica Castello, aspirante showgirl disposta a tutto pur di approdare in televisione. Disposta anche a stare per un periodo con Pietro Bosco (interpretato da Guido Caprino), neo-deputato di una Lega Nord in grande ascesa.
Troviamo anche Domenico Diele nei panni di Luca Pastore, ufficiale di polizia che lavora nella squadra di Antonio Di Pietro, il quale avrà una breve storia con Bibi Mainaghi, giovane ereditiera della grande azienda di famiglia. Completa il quadro Rocco Venturi, interpretato da Alessandro Roja, giovane ufficiale di polizia molto abile a mascherare i propri segreti.
Della nuova serie per ora sappiamo solo che avrà un ruolo di spessore chi interpreterà Silvio Berlusconi, e ci sarà anche Laura Chiatti nelle vesti di Arianna, nuova compagna di Leonardo Notte. Le musica originali sono nuovamente composte da Davide “Boosta” Dileo, tastierista dei Subsonica.
1993: la comunicazione che fa la differenza
Non basterà però un cast di primissima linea per convincere i telespettatori a sedersi sul divano e scegliere proprio questa serie tv. Ad oggi, infatti, è innegabile che ci si ritrova letteralmente sommersi dai telefilm. Netflix ha di recente chiesto un prestito da un miliardo di dollari per produrre nuovi contenuti e sforna quotidianamente prodotti di altissima qualità. Sky prova a tenere il passo assicurandosi il top di ciò che arriva dagli USA, e cerca di competere sul prezzo grazie alla soluzione Box Set. Aspettando anche la crescita di Amazon Prime video, di certo non passa sera in cui un appassionato non abbia nulla da guardare.
Di conseguenza, per chi deve promuovere una serie tv, farsi spazio tra questa quantità di contenuti di alta qualità risulta davvero complesso.
L’obiettivo generico sembra solo uno: generare hype. Creare attesa attorno ad una serie tv, far sì che se ne parli e che gli amici se la consiglino l’un l’altro sembra essere l’obiettivo principale in fase di comunicazione. E se poi la serie non piace a tutti, la guarderanno lo stesso, perché “ormai l’hanno vista tutti” o perché “sui social non si parla d’altro”.
Dopo gli ottimi risultati di 1992, alzare l’asticella non è semplice, specialmente se si vuole catalizzare lo share già nella prima serata di messa in onda e far sì che il numero più grande possibile di clienti segua la serie mentre questa è in onda, anziché recuperandola nei mesi successivi come spesso accade.
Ovviamente, uno strumento come 1993 può contribuire anche ad incrementare le sottoscrizioni ad un abbonamento Sky, ma qui proviamo ad analizzare la pura promozione della serie.
Sky Atlantic 1993
Ecco quindi che dal 29 aprile al 16 maggio, il canale Sky Atlantic +1 ha cambiato veste trasformandosi in un nuovo canale dedicato, Sky Atlantic 1993. La programmazione però non si è limitata a ritrasmettere la prima serie, che è comunque andata in onda in queste settimane e, per chi aveva fretta di recuperare, viene trasmessa in maratona proprio il 16 maggio a partire da mezzogiorno fino alla prima serata, lanciando il primo episodio di 1993.
Il canale ci ha fatto fare un vero e proprio salto nel passato, trasmettendo per quasi 20 giorni solo ed esclusivamente contenuti andati in onda nel 1993.
Ecco quindi un sacco di contenuti divisi tra Risate, Cult, Musica e Sport. Film che vanno da Una pallottola spuntata a Le iene, serie tv indimenticate come Baywatch e Holly e Benji, il meglio della musica di quell’anno (interessanti gli speciali di Sky Arte su Bjork e i Depeche Mode) e alcuni eventi sportivi di quell’anno tra cui le finali di Wimbledon, il Gran Premio d’Italia del motomondiale e la finale di Coppa delle Coppe di calcio con il Parma trionfante a Londra. Da segnalare anche gli spettacoli comici di Claudio Bisio e Giobbe Covatta, autentici mattatori di quegli anni.
I contenuti, oltre a venire trasmetti a rotazione sul canale 111, sono disponibili anche on demand e scaricabili sul proprio decoder My Sky, con un approccio molto “à la Netflix”.
L’iniziativa è senza dubbio interessante, aiutando gli appassionati della serie ad immergersi nel mood di quell’anno, ed in ogni caso accendendo la curiosità di molti che probabilmente non cambieranno canale quando, facendo zapping, si ritroveranno davanti ad una puntata de La Tata o a Chuck Norris che sforna calci rotanti in Walker Texas Ranger.
Ovviamente la comunicazione non è tutta qui ma fa molto affidamento anche all’online, con spot pubblicitari e social network invasi al punto giusto dal faccione di Stefano Accorsi. Ma l’iniziativa di cui si è parlato sembra davvero interessante e difficilmente replicabile con altre serie tv.
Purtroppo la prima visione della serie è riservata agli utenti Sky, e per poterla vedere non si potrà smezzare un abbonamento con gli amici come si usa di questi tempi. Se 1993 dovesse bissare il successo della prima serie, siamo convinti che potrebbe essere uno strumento importante da giocarsi nella comunicazione per accrescere il numero di abbonati.
Se non siete clienti Sky, la potrete vedere probabilmente da gennaio prossimo su La 7, e su Now Tv (la tv online di Sky), con abbonamenti che partono da 9,99€ al mese, ma se vi interessa solo una serie o siete campioni di binge watching, potreste sfruttare i 14 giorni di prova gratuita.
Non ci resta che augurarvi buona visione, sperando che sia davvero “uno splendido 1993” e che l’hype che Sky è riuscito a metterci con la sua strategia di comunicazione venga ripagato.