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MTalk con Crociani: 4 dritte utilissime per la nostra carriera

da 4 Gennaio 2018Gennaio 8th, 2018Nessun commento
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Un nuovo Club, nuove esperienze.
Il primo anno del MARKETERs Club Torino inizia in grande stile. Venerdì 10 novembre si è tenuto alla facoltà di Economia, in occasione del primo MTalk, un incontro d’eccezione con il country leader di Obike, Andrea Crociani . 

Se siete già MARKETERs da qualche anno forse ricorderete la sua partecipazione ai MARKETERs Day 2015 in qualità di marketing manager di Airbnb.
Laureatosi nel 2005 in Scienze Politiche all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano,  Andrea Crociani si è distinto per la capacità di rischiare e di mettersi in gioco in un campo completamente diverso dal proprio percorso di studi. Una strada in salita che lo ha portato, attraverso le esperienze di social content manager per la famosa app di affitti brevi e, successivamente, di Country manager per OnePlus (la multinazionale cinese degli smartphone) a una nuova sfida: la conquista del mercato italiano del bike sharing, con un servizio innovativo di grande potenzialità.
Obike, infatti, permette di svincolare gli abbonati dall’obbligo di recarsi alle stazioni con un concetto semplice: cercare tramite l’applicazione la bicicletta più vicina, sbloccarla tramite il QR code e, finito il noleggio,  chiuderla manualmente.
Ovunque voi siate, creando così un mezzo alternativo a zero emissioni e a basso costo.

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Ma come si promuove un servizio così rivoluzionario? E come noi MARKETERs dobbiamo rapportarci alle startup del domani?

“L’idea è questa: darvi una mia biografia senza risultare noioso a me stesso mentre ve ne parlo”. Ha esordito così Crociani, presentandosi in modo accattivante, energico, catturando fin da subito l’attenzione della platea, giovani con mille idee (e domande), che hanno scaldato l’Aula Magna, e non si sono fatti fermare dalla pioggia né dallo sciopero dei mezzi.

Del resto, non capita tutti i giorni di potersi rapportare con manager di alto livello. Soprattutto se questi riescono a raccontare le loro esperienze personali e professionali senza tracce di egocentrismo ma anzi, con leggerezza e autoironia tali da farti pensare di voler seguire il suo esempio.
Certo, non ci si improvvisa grandi manager da un giorno all’altro,
ma queste 4 tips potrebbero tornarvi utili.

#1 Nel lavoro ci vuole passione

Andrea Crociani è appassionato del suo lavoro, senza dubbio. Lo si vede da come ne parla, da quando afferma di aver messo la faccia in tutto ciò che ha fatto.  

D’altronde, chi si rimetterebbe mai in gioco rischiando il proprio posto di lavoro dopo i trenta, se non per passione?  Questo dopo aver raggiunto l’apice con un’applicazione come Airbnb, che ha portato a livelli impensabili il concetto di affitto breve . In molti si chiedevano “chi vorrebbe mai far dormire uno sconosciuto nella propria casa?”  

#2 I soldi non sono tutto!

Andrea ha portato la sua esperienza reale: nel 2012, per seguire Airbnb (al tempo una scommessa), ha rinunciato ad un contratto a tempo indeterminato di 1600 euro netti.
Infatti,non c’è compenso che tenga: è più importante focalizzarsi sullo sviluppo di un proprio brand o di una ricerca di azienda che rispecchi i canoni desiderati per dare valore aggiunto alla propria professionalità. Ne gioverà anche il brand stesso, il rapporto di lavoro e i soldi arriveranno, con i tempi giusti.

#3 Mettersi in gioco, non cercare “tutto subito”

Il consiglio più importante di Crociani è proprio questo.“Mettersi in gioco, non rifiutare proposte di lavoro perché non ci sentiamo abbastanza capaci o crediamo che non sia attinente al nostro percorso di studi.”  Scherzando, Andrea ci dà dritte sul lavoro (e di vita). E lo fa anche attraverso una storia, quella “dell’ amico trasferito in Giappone perché non sopportava più il doversi accontentare del proprio lavoro, iniziando un’attività di esportazione di materassi richiudibili  verso la Malesia”.

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Nessuno è un esperto. Questa è la base per non rinunciare a fare le esperienze più diverse, sapendo di acquisire con il tempo le nozioni e le capacità che il lavoro stesso ci insegnerà a fare. Un Learning by Doing che anche il MARKETERs Club segue. Bisogna informarsi, proporsi e “stalkerare” (nei limiti del legale). Bisogna capire che la creatività è fondamentale, ed è certamente vero che si può imparare guardando gli altri.
“Bisogna guardare fuori, vedere se un’idea funziona, vedere perché funziona e se si può portare in Italia”.  “Mostrare i nostri punti di forza come  l’adattabilità e la nostra cultura del luogo (Italia, NdA)”.   Soprattutto, occorre  “inseguire le idee che potrebbero essere realtà in futuro”  proponendosi  attraverso
Linkedin, che è un ottimo strumento per ottenere contatti preziosi.
Anche in questo caso, la conferma è il contratto che lui stesso ha ottenuto con Airbnb, per una posizione aperta pubblicata sul social network del lavoro.  

#4 Non programmare!

Qual è il punto chiave, il concetto che racchiude la sua esperienza? L’imprevedibilità! Gli interessi cambiano spesso e le aspettative lavorative a 25 anni sono  diverse di quelle a 40.  Per questo il mettersi in gioco implica adattarsi a delle situazioni inaspettate. Fare troppi piani non serve a molto, se non a caricarsi di ansia ed aspettative. Allora il consiglio è “fare, fare e fare”.
Ad esempio puntare sull’inglese, informarsi sulla targhettizzazione di Facebook o su come progettare un sito per vendere scarpe. Una delle parole d’ordine di Andrea è
migliorare, sé stessi ma non solo. Anche il mondo che ci circonda, “se necessario accettando dei compromessi che però diano opportunità di crescita”. È questo forse l’unico vero obiettivo da prefissarsi. Tutto il resto di buono che verrà sarà “un regalo”. Prima di raggiungere i suoi amici per una pizza, Andrea regala l’ultima dritta: “ la vita non è solo lavoro, se no esplodi”.

Di

Valeria Benedetto

Riccardo Buonocore

 

 

This MARKETERs Life

Le ragazze e i ragazzi della Redazione: un team variopinto di pianificatori e marketing geek.

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