
La quarantena ha cambiato le dinamiche della nostra socialità, causando conseguenze anche su un altro mondo: quello del dating online. Com’è cambiato l’utilizzo di queste piattaforme? Quali sono le novità che ha in mente il settore per affrontare la situazione?
Con il coronavirus che ha costretto gran parte del mondo al lockdown, le persone hanno cercato e stanno cercando sempre di più metodi per condurre una vita sociale adeguata.
In questi giorni gli italiani hanno adottato le più disparate soluzioni: riunioni di famiglia su Zoom, spritz su FaceTime oppure nottate di partite online ai videogiochi.
Il distanziamento sociale, dunque, non è sinonimo di isolamento sociale e, di concerto, queste nuove misure hanno migliorato l’atteggiamento di molte persone per quanto riguarda le conoscenze online.
Un settore che è sicuramente coinvolto in questo ambito è quello delle applicazioni di dating online, un mercato il cui valore è previsto intorno ai 12 miliardi di dollari per la fine del 2020. Una domanda che è logico porsi a questo punto è: com’è cambiato l’atteggiamento nei confronti di queste piattaforma in seguito al lockdown?
Il cambiamento del dating online: migliora la retention, peggiora l’attraction
L’impossibilità di incontrare le persone a causa della quarantena ha portato un gran numero di persone ad aumentare il proprio utilizzo di queste piattaforme. Secondo Match Group, la compagnia americana che gestisce numerose applicazioni di dating come Tinder, OkCupid e Hinge, in questi giorni si è manifestato uno scambio maggiore di messaggi su queste piattaforme, nonché un notevole interesse nella possibilità di avere strumenti integrati per effettuare videochiamate.
In particolare, nel mese di Aprile le piattaforme online della compagnia hanno visto uno scambio di messaggi del 27% maggiore rispetto all’ultima settimana di Febbraio, fino ad arrivare addirittura al 35% per quanto riguarda gli utenti con un’età al di sotto dei 30 anni.
Gli swipe all’interno dell’applicazione hanno inoltre raggiunto il massimo storico, con le donne al di sotto dei 30 anni che hanno aumentato in media i loro swipe del 37%.
Si tratta dunque di dati molto positivi dal punto di vista della retention degli utenti, seppure il mercato stia subendo qualche problema nell’attrarne di nuovi, soprattutto per quanto riguarda gli over 30.
Questione molto complicata, inoltre, è quella della gestione dei primi appuntamenti. Se da un lato c’è la voglia degli utenti di conoscere meglio il proprio match, dall’altro in molti paesi le persone si trovano impossibilitate a farlo sia per questioni legali (come le restrizioni ai movimenti) che per la paura di contrarre il virus.
Le videochiamate e lo slow dating
Sempre più applicazioni stanno cercando di ovviare al problema introducendo la possibilità di effettuare videochiamate direttamente dalla loro piattaforma e di creare così un primo appuntamento virtuale.
Questa feature nasce con lo scopo di adattare le piattaforme ad una nuova idea di romanticismo. Prima del lockdown, infatti, le persone spesso messaggiavano per qualche giorno e poi subito dopo si davano un appuntamento e si vedevano dal vivo.
Ora, a causa di questa situazione, ciò non è più possibile. Le persone si stanno adeguando ad un ritmo molto più lento, passando dunque dal concetto di speed dating a quello di slow dating.
È interessante come, tra le app più famose, solo un’applicazione si è fatta trovare preparata a questa evenienza: Bumble. Su questa piattaforma infatti era stata inserita la possibilità di effettuare appuntamenti tramite videochiamate già dal 2019. La feature è stata particolarmente apprezzata dopo l’inizio della pandemia da Coronavirus, portando ad un aumento dell’engagement dell’84%.
I profili interessati ad effettuare una videochiamata sulla piattaforma possono aggiungere un badge virtuale al loro profilo, in modo da essere immediatamente riconoscibili. Inoltre, lo staff dell’applicazione per incoraggiare gli utenti a questa possibilità ha annunciato che, per ognuno di loro che aggiungerà il badge, Bumble si prenderà cura di donare un dollaro all’OMS.
La reazione dell’app di dating più famosa, Tinder
È recente la notizia che anche Tinder lancerà la possibilità di effettuare videochiamate all’interno dell’applicazione. Attraverso una lettera rivolta agli investitori è stato infatti dichiarato che questa feature verrà rilasciata nel secondo trimestre del 2020.
Ma l’inserimento delle videochiamate non è l’unica iniziativa intrapresa da Tinder per reagire al lockdown: ad aprile è stato infatti offerto gratuitamente agli utenti il Tinder Passport. Si tratta di una feature che consente di messaggiare con persone al di fuori del proprio paese, concedendo così la possibilità di conoscere nuove culture e di effettuare un’esperienza assimilabile a dei “viaggi virtuali”.
Un’app specifica per questo periodo: Quarantine Together
Di certo il settore del dating online sta attraversando un periodo di forte innovazione per adattarsi al social distancing. Ecco allora che nascono anche nuove piattaforme: un esempio su questo fronte è Quarantine Together, la quale nasce esclusivamente per dare la possibilità di fare appuntamenti tramite videochiamate durante questa quarantena. Ma cos’ha di diverso dagli altri servizi?
Si tratta di una piattaforma davvero particolare: le persone si iscrivono direttamente dal sito web compilando un modulo, in seguito ogni giorno alle 18 ricevono un sms sul telefono in cui verrà chiesto “Ti sei lavato le mani? Se sì, rispondi Y (Yes) e ti metteremo in contatto con qualcuno”.
Dunque, circa 20 minuti dopo si riceve un link per una videochiamata e si ha la possibilità di parlare faccia a faccia con una nuova conoscenza, nel pieno rispetto del distanziamento sociale.
Rispetto ai competitor “tradizionali” c’è da sottolineare il fatto che i creatori abbiano pensato questa soluzione senza nessun scopo di lucro, ma con l’obiettivo di raccogliere donazioni per i dispositivi di protezione che possono essere utili al personale sanitario americano.
Cosa possiamo apprendere da tutto ciò?
Se osserviamo i casi sopra elencati è chiaro come la quarantena stia portando i creatori di queste piattaforme a riflettere su come risolvere i problemi che il lockdown comporta per gli utenti, sfruttando l’occasione per portare innovazione sulle proprie applicazioni.
Questo periodo è quindi particolarmente interessante per quanto riguarda il mercato delle app di dating: per la prima volta il settore si trova costretto a ripensare il proprio modello adattandolo ai nuovi bisogni degli utenti e concedendo loro la possibilità di effettuare appuntamenti che rispettino un nuovo tipo di socialità, quella a distanza.