
Grazie ai nuovi strumenti digitali, alle PMI vengono offerte oggi infinite possibilità per migliorare i propri risultati. Conoscere il mondo online e utilizzare in modo coerente e consapevole i suoi mezzi è davvero indispensabile per poter competere su qualsiasi mercato, e questo è vero indipendentemente dalla dimensione delle imprese che lo popolano. Dal sito internet alla pagina Facebook, dall’email marketing a Google Adwords, ecco una raccolta di tutti gli strumenti indispensabili per le PMI nel Web!
Dalla nascita del web, la vita si è plasmata secondo le nuove tecnologie e riformata con le possibilità che questa innovazione ha portato. Tutto si è spostato sulla piattaforma più grande mai esistita. Iniziato come un trend dei giovanissimi, pionieri nati per tutto ciò che è digital, ben presto l’esistenza stessa dei più vecchi, dei lavoratori e delle aziende si è spostata iniziando a passare sempre più tempo tra le pagine virtuali.
Tutti spendiamo qualche ora al giorno sul web, navigando, googlando (dai, non proprio tutti!) e cercando qualsiasi cosa. Il computer non è più solo uno strumento di lavoro, ma un’enciclopedia online che, al tocco dell’utente, apre ciò che si desidera cercare: ricette, informazioni, notizie, ricerche, nuove possibilità lavorative; il web raccoglie il mondo in un solo click.
Le nostre abitudini si sono andate poi a intensificare con l’avvento dei social network: la presenza delle persone è diventata più costante, la personalizzazione e (soprattutto) l’esternare la propria indole ha spopolato in questi diari tecnologici. Grazie a questa indole spontanea, è stato più facile anche registrare le preferenze degli utenti che hanno incominciato a dare involontariamente sempre più informazioni alle aziende tramite like, commenti, condivisioni e citazioni, formando una raccolta di dati per tutte le compagnie attente alle esigenze. E quindi, con una popolazione online sempre più attiva ed esigente, anche il marketing è volato sul web mischiandosi in un unico strumento potentissimo: il digital marketing.
Perché investire nel Web Marketing?
Questa nuova natura del marketing, in auge dagli anni ‘90 con Internet, raffina la tecnica sul nuovo canale creato dal web per analizzare il mercato di interesse, instaurare rapporti commerciali e relazionarsi con i clienti. Nell’ultimo periodo, il più recente, il web marketing è diventato di informazione e l’analisi che fa dei suoi utenti gli permette di ricavare preziosi dati per la ricerca delle preferenze e delle possibili strategie da effettuare per fidelizzare nuovi clienti.
Ma perché investire in questa forma online? Prima di tutto andiamo a considerare i numeri.
Nel 2015, 2,5 miliardi di utenti navigavano su Internet trascorrendo una media di quasi 5 ore al giorno tra le pagine del web. Tra questi utenti, il 66% aveva alte probabilità di comprare qualcosa mentre navigava online. L’Italia, da sola, aveva una popolazione digitale di 35 milioni di utenti che passavano poco più di 4 ore su internet. Il web amplifica tutto: non ci sono più distanze, niente è irraggiungibile, i negozi online non chiudono mai, non ci sono verande che si abbassano ed è tutto a portata di mouse.
La domanda successiva viene quasi spontanea: questi strumenti così raffinati sono a disposizione di tutte le aziende? Possono le PMI competere in un mondo tecnologicamente avanzato e agguerrito? Sì anzi, imporre la propria presenza è fondamentale per sopravvivere!
Parlando solo dell’Italia, la prevalenza della popolazione si affida quasi completamente all’informazione online. Infatti una ricerca svolta dall’Human Highway per Banzai Media evidenzia un aumento dei lettori tra il 2009 al 2014 di oltre 4.000 utenti, arrivando a una soglia (ora superata) di 14.100 ricercatori abituali di informazioni.
Viviamo in un’era tecnologica dove l’informazione è diventata digital, virtuale, immediata e alla portata di tutti; in un mondo in cui, per cercare qualcosa di rilevante, il 59% di 2.029 intervistati dall’Human Highway preferirebbe accendere il pc piuttosto che la tv.
E quindi, quando pure la ricerca trasla dal televisione al personal computer, anche le informazioni delle PMI devono concentrarsi a soddisfare i propri potenziali clienti sui canali che questi hanno prescelto.
La sopravvivenza, sui social e sul campo, si basa sulla reputazione che si riesce a costruire e a mantenere. Il passaparola attraversa qualsiasi strumento e mezzo per arrivare alle orecchie dei possibili interessati, presentandosi come un commento sui social, una chiacchierata tra amici, un articolo condiviso, si tratta prima di tutto di fidelizzare e farsi affidare i sogni e i progetti dei consumatori, crearsi un portfolio e adattarsi a qualsiasi canale per comunicare la propria presenza.
Tramite il web tutto viene velocizzato (non necessariamente facilitato): raggiungere le persone, comunicare i know how e i servizi, interagire, servirsi dei commenti online dei clienti per dimostrare le proprie capacità nel soddisfare le richieste; saper offrire online è l’obiettivo per competere sfruttando tutti i mezzi a disposizione.
Le PMI nel web
Il panorama italiano ha visto una crescita nella sopravvivenza delle piccole e medie imprese che, nel settore della industria, sono aumentate del 13% nell’ultimo anno con un fatturato, produttività e redditività altrettanto positive. Nonostante precedentemente vi fossero ritardi nei pagamenti alquanto gravi, il problema è andato affievolendosi grazie ad una maggiore puntualità nei confronti dei fornitori e ristabilendo un equilibrio tra le parti.
Secondo un rapporto Cerved 2015 sulle PMI, 137.046 di queste soddisfano i requisiti prestabiliti per essere riconosciute tali in Italia dove quasi 2/3 sono composte dalle piccole imprese. Sempre più attive e presenti con le nuove frontiere, solo il 60% delle PMI italiane ha un sito ed è presente sul web. Cna ha svolto questa indagine su oltre 3 mila PMI, 85% delle quali contavano meno di 10 addetti.
Del 95% degli intervistati, quasi la totalità delle imprese ammette e riconosce l’importanza di una presenza su Internet, ma, a parte un sito web, non molte se ne intendono su come approfondire la propria esperienza online. In Italia, infatti, le imprese sopra 10 addetti che realizzano almeno l’1% del fatturato su canali online sono solo il 5% del totale nonostante il report di BCG e Google prova che le PMI italiane attive su Internet crescono più in fretta, raggiungono meglio la clientela all’estero, assumono più persone, e sono più produttive rispetto a quelle che non hanno attività online.
Internet c’è, ma le imprese di queste dimensioni sono rimaste statiche rispetto al moto che ha travolto le grandi compagnie, la presenza delle piccole aziende non sembra distaccarsi dalle brevi informazioni, brochure o locandine, mentre l’interazione e l’utilizzo dei social appaiono ancora molto lontani per il loro livello di skill informatiche.
Nonostante alcuni miglioramenti o tentativi di rinnovo nella competizione online, le PMI italiane risultano ancora molto lontane dalle colleghe europee. I dati della DIgital Agenda Scoreboard fanno notare un deficit nell’utilizzo degli strumenti tecnologici messi a disposizione dal web dove tra domanda e offerta risulta esserci un ritardo non superficiale.
Ho usato in modo indiscriminato i termini “web” e “digital” ma non è appropriato scambiarli senza prima aver spiegato cosa li contraddistingue. Il web mostra, comunica e diffonde ciò che esiste, è stato fatto e costruito, espande i contenuto già pronto. Tutto è online, l’ultima tappa della strategia. Il digital, invece, illustra il passaggio dal reale al virtuale per poi tornare nel reale (come ad esempio la creazione di un prodotto, pubblicizzato online con lo scopo di incrementare le vendite).
Gli strumenti indispensabili
Come possono dunque le PMI competere attivamente nel web?
Sito web
Partiamo innanzitutto da ciò che tutte le aziende dovrebbero avere su Internet: il sito web, la vetrina principale con la quale gli utenti possono interfacciarsi. La presentazione del sito deve comunicare subito i prodotti e come soddisfare le possibili richieste o necessità.
SEO
Ricercare attentamente le strategie delle aziende concorrenti, studiarne le azioni per valutare i possibili step da seguire per raggiungere i propri obiettivi. In tre lettere: SEO!
Display advertising
Con un incremento del 15,3% anno su anno, la display advertising è uno strumento indispensabile per gestire una campagna di comunicazione e, tra gli altri paesi europei l’Italia è 4° per la mole di investimenti in questo settore.
Email-marketing
L’email marketing è utilissimo per le PMI che, prive degli enormi budget di cui dispongono le grandi aziende, hanno a disposizione uno strumento che gli permette di comunicare con i propri clienti al pari dei grandi nomi
Social media
In Italia l’utilizzo dei social network è in aumento. Basti pensare che solo dal 2007 al 2015, le pagine Facebook aziendali gestite dalle piccole e medie imprese disseminate nel mondo sono passate da qualche decina di migliaia ad addirittura 40 milioni.
Investire in Digital Analytics
Più di qualsiasi strategia, è l’analisi dei dati attraverso la Digital Analytics a fornire le informazioni necessarie per basare le decisioni manageriali del futuro secondo fattori specifichi. I dati non mentono.
Investire in usabilità
Poter creare un prodotto da poter utilizzare in modo efficace permette di soddisfare un bisogno: ecco allora che l’UX Design porta anche a un vantaggio finanziario risulterebbe in un aumento degli investimenti grazie a una riduzione dei costi e ad un miglioramento del posizionamento sul mercato.
Le 5 cose da fare: segnatevele!
- Individuare un concorrente che lavora bene nel web. Una persona che sappia comunicare, sia in grado di farsi trovare nei motori di ricerca e sia a conoscenza dei principali social network.
- Attivare Talkwalker Alerts. Uno strumento utile per venire avviasti e registrare le notizie che riguardano l’azienda sul web.
- Rileggere contenuti del proprio sito. Tutto ciò che è inserito nella vetrina va rivisto, modificato e aggiornato costantemente.
- Cercarsi su Google. Che risultati vi da il motore di ricerca?
- Presenza su Facebook. Le pagine sono fondamentali per una presenza reale sul web. Le persone non si limitato solo a googlare, ma alternano Google a Facebook: non esserci significherebbe una limitazione nella comunicazione.
Gli ultimi step!
Infine, pensiamo ad un elenco di attrezzi indispensabili da portare sempre con sé.
- Google Adwords. Il pianificatore Google di parole chiave, permette di trovare e scegliere i termini migliori per promuovere se stessi nel web
- Ubersuggest. Simile ad Adwords, questo tool si differenzia per la sua abilità nella esplorazione e formulazione di idee.
- Hootsuite Account per i social network, noto da chi lavora nella comunicazione per la possibilità di ricavare le statistiche dei post e di programmare su più canali.
- Mailchimp. Strumento per eccellenza usato nella gestione e nell’invio della newsletter
- Google Analytics. Strumento di Google, misura i risultati delle attività di marketing sul web.
- Canva. Un magnifico tool per ideare, progettare e portare a termine le grafiche senza bisogno di essere dei Graphic Designer.
Nell’era del digitale anche le PMI possono raggiungere grandi obiettivi, l’economia non gira attorno ai grandi colossi, ma premia i detentori delle chiavi del web: conoscere e saper gestire tutto ciò che riguarda il mondo online è fondamentale per emergere anche nelle più accese competizioni.
Gli strumenti non mancano, le possibilità sono infinite, portate con voi il vostro cassetto degli attrezzi e fidatevi dei tool a disposizione! Noi vi lasciamo con una fonte che è stata utile e decisamente preziosa per quest’articolo: Web Marketing per le PMI di Miriam Bertoli: un manuale fondamentale per ogni PMI che vuole trovare la giusta strada nel vasto mondo del web!