
Per la rubrica Da SEO a SEO, oggi abbiamo il piacere di trascorrere qualche minuto virtuale con uno dei massimi esperti di link building in Italia, Ivano Di Biasi. Già questo potrebbe bastare per incorniciare l’autorevolezza dell’ospite. Tuttavia Ivano, come tanti professionisti del digitale e della SEO, ha sfruttato la sua passione per alimentare il DNA da uomo d’impresa.
Da SEO a SEO, non è un lavoro se lo fai “senza pensier”
Sembra una banalità, ma è una delle cose più vere della vita. Se per portare a casa la pagnotta fai un mestiere che ti appaga e gratifica ogni giorno, forse non si dovrebbe chiamare “lavoro”. È questa la filosofia di vita che emerge nella maggior parte delle interviste della rubrica Da SEO a SEO. Ivano Di Biasi ne è la conferma.
Una persona innamorata del proprio “mestiere” (se così vogliamo chiamarlo, perché spesso si preferisce non essere inquadrati all’interno di schemi preconfezionati). Coinvolto dalla voglia di conoscere i meccanismi della Search Engine Optimization, al punto di rischiare qualcosa in più. Come ad esempio, costruire l’unica SEO Suite totalmente Made in Italy tra le più utilizzate dai professionisti per scandagliare e analizzare i motori di ricerca.
Intervista a Ivano Di Biasi
Ivano Di Biasi è dal 2012 il co-fondatore della web agency partenopea, SEO Cube, specializzata in indicizzazione e posizionamento online. Assieme al suo team, ha sviluppato nel 2015 SEOZoom, lo strumento di analisi e gestione di strategie SEO tra i più utilizzati in Italia. Oggi la piattaforma vanta più di 25 mila utenti attivi che ogni giorno creano progetti di posizionamento per siti web, ricercano e confrontano parole chiave, analizzano gli intenti di ricerca dell’utente online.
Nel 2017, tra i tanti progetti di sviluppo sul web, ha pubblicato il best-seller nel panorama italiano dei collegamenti ipertestuali focalizzati sulla SEO, Link Building: Aumenta l’autorevolezza del tuo sito e scala le vette dei motori di ricerca.
Scopriamo di più sull’inesauribile spirito imprenditoriale di Ivano!
Ciao Ivano. Entriamo subito nel vivo dell’intervista. In breve, chi sei e di cosa ti occupi?
«Chi mi conosce pensa che mi occupi principalmente di SEO ma in realtà la mia passione più grande è lo sviluppo software. Nel mondo della SEO mi ci sono ritrovato per caso e, spinto dall’entusiasmo derivante dagli ottimi risultati ottenuti, ho continuato a farla per circa dieci anni.
Ad un certo punto però la mia passione principale ha preso il sopravvento e ho sviluppato, insieme al mio socio Giuseppe Liguori e al nostro team, SEOZoom la prima SEO Suite Made in Italy. Devo dire che è stata una vera svolta dal punto di vista lavorativo in quanto ho avuto la possibilità di conciliare lavoro e passione.»
Per comprendere meglio il tuo excursus professionale, hai sempre lavorato con la SEO? Come hai iniziato il tuo percorso in questo mondo?
«La mia carriera lavorativa, se vogliamo chiamarla così, nasce con lo sviluppo di videogames e realtà virtuale nel lontano 1994.
I primi prodotti commerciali che ho realizzato erano veramente avveniristici. Si trattava di giochi in VR con l’utilizzo di caschetto Superscape (scommetto che nessuno li conosca) e interazione con il controllo vocale utilizzando VoiceType di IBM.
Il prodotto si chiamava Virteach, un’avventura grafica 3D per l’apprendimento dell’inglese, in cui era possibile dialogare con i personaggi della storia per acquisire informazioni e procedere nel gioco.»
Animo partenopeo, ma emerge più il SEO specialist o l’imprenditore? Quali sono i motivi per cui tendi più verso una figura piuttosto che l’altra?
«Non riesco a inquadrare la mia figura, mi piace fare tante cose.
Conosco bene la SEO, la Link Building (infatti ho anche pubblicato un libro sull’argomento), la programmazione, i database, ma di certo non mi classificherei come imprenditore, anche se in fin dei conti lo sono.
Amo lavorare sul campo, con “le mani nel prodotto”, se dovessi solo fare l’imprenditore non mi piacerebbe più il mio lavoro, la parte economica mi interessa poco.»
Si può dire che il tuo più grande motivo di soddisfazione professionale sia stata la creazione di SEOZoom insieme al tuo team? Ci puoi raccontare questa esperienza professionale?
«È difficile capire cosa ci sia dietro un prodotto come SEOZoom.
È stata una sfida folle nata dal connubio di passione e sana incoscienza. Non potevamo nemmeno immaginare la miriade di aspetti tecnici da gestire per arrivare al punto in cui siamo oggi.
Più di cinque anni di lavoro su database, web services, motori di ricerca, spider e frontend, una vera follia, ma ripeto, bisogna starci dentro per capire cosa ci sia sotto il cofano di SEOZoom, una miriade di servizi che lavorano all’unisono per produrre il risultato finale di cui gli utenti possono fruire.»
Personalmente ho sempre subito il fascino del tuo gruppo di lavoro. Conosco SEOZoom da tempo e ho sempre visto i tuoi collaboratori molto appassionati. Qual è la ricetta per mettere in piedi la prima SEO Suite Made in Italy?
«Il gruppo è affiatato, nel team abbiamo persone che ci accompagnano sin dall’inizio dell’avventura ma non è tutto oro ciò che luccica.
Non è facile lavorare con me (ci tengo a precisare che non ho scritto PER me), sono molto esigente e voglio sempre il massimo e spesso preferisco fare dei passi indietro quando il risultato non lo reputo soddisfacente.
Ti lascio immaginare lo stato d’animo di un collaboratore quando gli dico che il lavoro dell’ultimo mese possiamo buttarlo e ripartire da capo. A volte è frustrante ma se si vogliono ottenere dei risultati soddisfacenti bisogna anche ammettere di aver sbagliato e rivedere tutto quello che è stato fatto.
Chi lavora in SEOZoom deve amare le sfide, non è un lavoro facile come salvare dati di Form web in un database, ci sono tanti rompicapi con cui scontrarsi ogni giorno.»
Esiste un professionista (anche al di fuori del mondo SEO) a cui ti ispiri? Sia da un punto di vista tecnico che ideologico?
«Sinceramente no, ma ci sono tanti professionisti che stimo per la loro umiltà e generosità, persone che non sono entrate nella spirale dei Social in cui devi essere sempre un divo.»
Se dovessi proprio dare un’etichetta, come descriveresti la figura del SEO specialist?
È l’uomo dei dati, è un esperto di codice o è un letterato digitale?
«Un SEO Specialist è tante cose, ormai non puoi fare SEO senza conoscere tante discipline che vanno a braccetto.
Devi essere un tecnico ma conoscere un po’ di tutto, dal marketing alla scrittura, alle analitiche, alla link building. Solo avendo una visione di insieme di tutti i fattori in gioco potrai essere in grado di agire consapevolmente.»
Puoi indicarmi la prima abilità che consideri imprescindibile per un SEO specialist?
«Il SEO Specialist, secondo me, deve conoscere le dinamiche di comunicazione tra un sito web e lo spider.
Solo la conoscenza delle dinamiche di comunicazione tra il sito e lo spider ci permettono di capire perché un sito web venga bistrattato dal Google. A volte i siti web hanno contenuti fantastici, dal potenziale altissimo, ma il sito non è in grado di “farlo sapere” al motore di ricerca, solo comunicando correttamente si possono ottenere risultati.»
Metti caso che una ragazza o un ragazzo leggano questa intervista e, per qualche misterioso motivo, decidano di studiare per diventare SEO specialist. Qual è il percorso di formazione che dovrebbero seguire? Ne esiste uno “istituzionale”?
«Esistono molti percorsi formativi ma sono tutti inutili se non si dedica del tempo agli esperimenti.
L’unico modo per imparare è quello di creare un sito web, provare a ottenere dei risultati e fallire continuamente e rialzarsi. La SEO richiede tempo e test, le nozioni di base sono veramente semplici ma la consapevolezza la si acquisisce solo facendo guai.»
Anche senza fare nomi, qual è stato il lavoro che ricordi con più orgoglio e che hai portato a termine con la tua agenzia SEO Cube? E quello invece che non ti faceva dormire la notte?
«In SEO Cube abbiamo avviato tante aziende che partivano da zero e che oggi sono i primi in Italia nel proprio settore, ce ne sono svariati, dal settore turistico a quello automotive o farmaceutico. Non posso fare nomi ma sono veramente orgoglioso dei successi ottenuti.»
Il tuo manuale di Link Building è un libro che dovrebbe far parte della libreria di chiunque approcci la SEO. Com’è nata l’idea di scriverlo?
«L’idea di scriverlo non è stata mia, mi è stato richiesto dall’editore, Dario Flaccovio, ed ho accolto l’invito con molto entusiasmo. La proposta è arrivata proprio nel momento giusto, stavo studiando e testando come non mai e avevo veramente tanto da dire.»
Qual è l’ideale che ti permette di lavorare nella SEO senza mai perdere la bussola?
«Lavorare senza pensare di essere al lavoro. Passare le mie giornate a fare quello che amo è il regalo più bello che sia mai riuscito a farmi.»
Ivano, grazie per averci raccontato di più sulla tua (enorme) esperienza nell’universo SEO.
Conoscere realtà strutturate e profondamente inserite nei meccanismi di sviluppo di piattaforme per analisi SEO, è un ottimo modo per comprendere quali persone e team di professionisti animano il settore.
Alla prossima puntata della rubrica Da SEO a SEO con un nuovo professionista!