
Fedele alla sua mission, il MARKETERs Club ha voglia di imparare facendo, di toccare con mano l’economia del territorio, osservare come si evolve e quali opportunità serberà per il futuro. Ed è per questo che, martedì 14 novembre, i MARKETERs di Torino hanno svolto la loro prima visita aziendale al polo logistico Decathlon di Brandizzo (TO).
Non avete potuto partecipare? Eccovi un riassunto della nostra esperienza!
Ritrovo al parco Cavalieri di Vittorio Veneto
Sferzati da una simpatica, gelida, arietta mattutina, ci ritroviamo tutti davanti alla navetta. Il nostro presidente Edoardo ci mette in riga controllando che nessuno sgarri, o si iberni prima di salire sul bus, e ci assegna i pass Decathlon. Il conducente ci dà l’OK e si parte.
Arrivo e visita: tecnologia e precisione
Un edificio imponente ci si presenta innanzi; una struttura che da sola gestisce tutta la domanda del Nord-Ovest. Firmato il foglio d’ingresso e stabilite alcune regole ( “fare attenzione ai macchinari” ma soprattutto “non scattare foto!”) si presenta brevemente il direttore dello stabilimento Decathlon, Fabio. Ci dividiamo in due gruppi, uno che seguirà l’introduzione all’attività dell’azienda, l’altro che visiterà il polo.
Laura, responsabile trasporti, ha un inconfondibile accento spagnolo: per questo complesso l’azienda ha deciso di impiegare personale esperto ma giovane (“tutti i responsabili hanno all’incirca 25 – 30 anni”) anche dall’estero. Si occupa di planning, stoccaggio dei prodotti (“un filtro tra negozi e logistica”), nonché della nostra incolumità durante la visita.
A turno si presentano anche gli altri responsabili: scopriamo come Decathlon abbia dato a ognuno la possibilità di mettersi in gioco, di raggiungere dei ruoli importanti in relativamente poco tempo.
La struttura è impressionante: divisa in due cellule separate, la prima si occupa della gestione automatizzata degli ordini e delle forniture particolari, mentre la seconda del trasferimento dei prodotti non adatti al nastro trasportatore, che come un serpente avvolge nelle sue spire tutta la struttura.
Laura spiega che vi sono solo 5 poli logistici continentali, da cui le merci vengono indirizzate direttamente ai 24 centri regionali Decathlon diffusi in tutta Europa, tra cui Brandizzo; l’automazione permette la gestione dei prodotti in entrata e uscita, se possibile smistandoli direttamente in casse pronte per la spedizione. Ogni responsabile di settore si occupa interamente dei propri sottoposti, dalla scelta dei candidati alla stipula dei contratti.
Ci viene rivelata la fondamentale regola della logistica: far arrivare i prodotti di massima qualità al tempo giusto e al minimo costo.
La seconda cellula assomiglia più al tipico magazzino, e vi sono tutti i prodotti più ingombranti: organizzato in modo da permettere ai dipendenti di caricare subito quelli pesanti, fa risparmiare tempo ed energie. Il magazzino riceve tutti i dati riguardanti le scorte dei negozi, ed oltre l’80 % della merce è già stoccata, pronta per la spedizione.
Ma forse la parte più incredibile è la zona dedicata all’E-commerce, insospettabilmente di dimensioni limitate rispetto al resto del polo; Laura ammette che è effettivamente un mercato non ancora pienamente sviluppato e che si prospetta una crescita esponenziale degli acquisti online. Comunque nessuna paura per i dipendenti: la vision di Decathlon è di mantenere la centralità dei negozi, future “vetrine” fisiche dei prodotti. Naturale quindi che i sistemi dedicati non siano così specifici se si prevede la riconversione della logistica tradizionale. Dopo la visita, ci accompagna alla sala ricreazione.
Una sorpresa gustosa…
Gli organizzatori non ci ha fatto mancare niente e ci hanno lasciato di stucco quando hanno proposto un breve break con una dolce, sana e nutriente colazione a base di brioche, crostata e succhi di frutta. Un motivo in più per partecipare!
La mission aziendale
Vi diamo ora un’importante lista di consigli che Fabio ci ha riservato in una conversazione vis-à-vis.
La sua storia è particolare: nel 2008 entra in Decathlon come responsabile di reparto a Bologna e, sperimentando nei diversi anni tutti i ruoli possibili, è emerso come direttore designato del polo di Brandizzo. Ritorna un tema caro a noi MARKETERs, la passione. Decathlon richiede che i propri lavoratori siano degli sportivi e pratichino sport, in modo tale da avere “utilizzatori al servizio degli utilizzatori”.
Altre due parole chiave sono vitalità e responsabilità, avere il coraggio di provare e nel caso sbagliare, avere la forza di correggere e capitalizzare i propri errori: “learning by doing”. Per Decathlon queste sono caratteristiche fondamentali, e i manager dell’azienda di domani sono coloro che si sono rimboccati le maniche e hanno accettato di imparare tutti i ruoli, dal magazziniere al responsabile di settore (qui la formazione Decathlon in dettaglio).
La mission è d’avanguardia: rivoluzionare il rapporto collaboratore – cliente, con punto d’incontro lo sport − “rendendolo accessibile a molti”− e personalizzando il prodotto. Per questo si prevede anche la ricerca di “sport leaders, ovvero soggetti che siano in grado di trascinare i clienti verso le proprie passioni”; ampliare il mercato composto da quei potenziali sportivi non professionisti, offrendo loro “solo marchi Decathlon”.
Tutto ideato, prodotto e rivenduto dalla stessa azienda, un’integrazione verticale imponente per offrire un commercio multicanale basato su e-commerce e click and collect (se siete nuovi a queste frontiere della vendita vi consiglio questo articolo).
Decathlon ha inoltre l’obiettivo di diventare un Green Business, un’azienda modello che riduce l’impatto ambientale dei propri impianti, avviando un progetto chiamato Car.ma che permetterà di risparmiare materie prime e tagliare gli sprechi di energia, carta e plastica in azienda, favorendo il Car pooling, la condivisione del viaggio in auto fra dipendenti, e l’utilizzo di biciclette da parte dei collaboratori.
Fabio ci ricorda anche che “ i social sono fondamentali per lo scambio di best practice e per lo spirito di gruppo, ma dal punto di vista della comunicazione Facebook non ha più un futuro. I figli non vorranno stare sui social dei genitori” e ci saluta con un’ultima perla: “informatevi sui millennials perché sono il futuro”.
Saluto e sipario
Lasciato Fabio al suo lavoro, ritorniamo all’ingresso salutando tristemente l’invitante campo da calcetto che, da fuori, reclama la nostra attenzione, e con espressione estatica usciamo dal fantastico stabilimento. La macchina meravigliosa della grande distribuzione ci ha insegnato che bisogna appassionarsi del proprio lavoro, perseguire un obiettivo con precisione e informarsi sul mondo che ci circonda. Un’altra importante esperienza nel nostro bagaglio da MARKETERs. Alla prossima!