
Ogni qualvolta ci diamo allo shopping online, la mossa più istintiva da fare è aprire un’app o andare a scorrere i post su di un social.
La moda è cambiata, si è evoluta oltre le sfilate e belle vetrine. Ora le passerelle si trovano tutti i giorni nei feed dei vari Instagram, TikTok, Pinterest e degli e-commerce come Shein e Zalando.
Senza dubbio la forza motrice del cambiamento è l’avvento della tecnologia che, da una parte, ha ridotto le distanze per raggiungere i luoghi fisici e, dall’altra, ha permesso ai brand di offrire esperienza d’acquisto totalmente diverse dal passato.
E cosa ne è del negozio fisico?
Potrà sembrarvi un paradosso ma, con l’avvento degli shop digitali, i negozi hanno avuto modo di arricchirsi. Ci spieghiamo meglio.
Molti brand hanno un’app proprietaria con la quale poter vedere l’intero catalogo, comprese le disponibilità (anche di taglia e colore) online, in negozio o in magazzino.
Queste informazioni sono importanti – soprattutto se il brand è ben dislocato nel territorio – perché molti clienti seguono il fenomeno denominato ROPO: Research Online Purchase Offline. La tendenza infatti è quella di ricercare un capo su appositi canali online ma poi concludere l’acquisto fisicamente in negozio.
Per una shopping experience sempre più completa, il negozio assume i connotati del luogo dove il consumatore può toccare con mano l’oggetto che vuole acquistare, con l’assistenza del parere esperto di un commesso. Quest’ultima è una figura a cui difficilmente si riesce a sopperire online.
Instagram e la figura dell’influencer
Fin dalla sua nascita Instagram ha spopolato nel campo della moda perché si è prestato meglio di altri a questo settore.
Eva Chen, Head of Partnership di Instagram, dice «Instagram democratizza la moda. Le marche possono diffondere la loro voce e parlare direttamente al pubblico.»
Ma chi sono i portavoce? Ovviamente gli influencer. Tanto da diventare quasi presenza fisse nelle strategie di marketing e nei piani di comunicazione dei brand.
Ne abbiamo testimonianza ogni giorno aprendo l’app di Instagram: difficile non imbattersi in nomi come Chiara Ferragni, Huda Kattan o Kristina Bazan.
Queste persone hanno il potere di influenzare le decisioni di acquisto del consumatore attraverso lo sviluppo di un rapporto di fiducia. Lo fanno anche decisamente bene.
Il report 2018 del Content Marketing Institute conferma la loro efficacia: il 52% degli intervistati ritengono i contenuti validi e super credibili.
Gli Influencer perciò sono strumenti consolidati per pubblicizzare sempre brand e tendenze, e lo saranno sempre di più.
L’ascesa di TikTok nel settore moda
Il payoff che compare sulla pagina business del social ex Musically recita
Don’t make ads. Make TikToks
TikTok assume subito la funzione di osservatorio della moda e diventa la culla perfetta di idee magnetiche e creative provenienti direttamente dalla Generazione Z, ossia il target che tantissimi brand cercano disperatamente di raggiungere.
Il vero punto di forza di questo social sono i contenuti. Non impostati e statici, ma dinamici ed interattivi.
Menzione d’onore va data anche ai Creator che ogni giorno raccontano la loro vita e le loro passioni. Tramite loro, TikTok riesce ad arrivare al cuore degli utenti, coinvolgendoli e rendendo loro stessi parte della nascita di una tendenza.
Modelle come Ginevra Salustri (@ginevrasalustri) e Alessandra Belda (@alessandrabelda1) usano TikTok per mostrarci i retroscena delle loro sfilate, con tanto di stilisti all’opera e mille consigli sulle pose da assume per lo scatto perfetto.
Insomma, un modo sicuramente diverso di approcciarsi alla moda, ma non per questo meno efficace.
TikTok in quanto social dedicato alla moda è solo all’inizio del suo percorso. Un percorso assolutamente da tenere d’occhio se si vuole offrire un’esperienza d’acquisto sempre più totalizzante.
Articolo di Alessia Caradonna
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