
The JackaL: compagni di una vita, amanti del web, cresciuti tra i banchi di scuola in quella Napoli che forse non ti aspetti. Storia di un’amicizia che incontra la passione per il cinema e non se la lascia scappare, a ritmo di contenuti ultra virali.
Sono in molti a guardare e condividere i loro video su Youtube, ma chi e cosa si cela dietro a questo grande fenomeno web?
Chi sono
Ciro “Priello”, Francesco “Ebbasta”, Simone, Alfredo, Nicola e Roberta sono i The JackaL, società di produzione attiva dal 2005, che, nel corso degli anni, ha visto sempre più nuovi componenti al suo interno, come attori, registi, scenografi e chi più ne ha più ne metta.
Il gruppo ha 2 canali Youtube (The JackaL e The JackaL Shit) che insieme contano più di 600 mila iscritti. I loro video raggiungono 2 milioni di visualizzazioni in poche settimane, per un totale raggiunto dal loro primo esordio sul web pari a quasi 60 milioni di visualizzazioni.
Dove tutto ha inizio
Da Lost in Google a Gomorra e oltre
Forse non tutti sanno che il loro successo inizia nel 2008, con la parodia di una famosa pubblicità: Lines seta ultra (la parodia originale!), ma è dal 2010, sull’onda dei primi classici youtubers, che riescono a raggiungere il grande pubblico, grazie ad una web serie fantascientifica molto apprezzata: Lost in Google, creata in collaborazione con Fanpage.it. La web serie vanta infatti un’idea innovativa al suo seguito: agli utenti viene data l’opportunità di “partecipare” ad ogni episodio lasciando un commento sotto ad ogni video.
I commenti più originali di ogni puntata sono stati poi scelti dai The JackaL per la sceneggiatura degli episodi seguenti.
Inizia la serie!
Sulla scia di questo primo successo, il gruppo inizia a produrre altre mini serie (Gay Ingenui, Vrenzole), caricate sempre nei loro canali Youtube, realizzando anche parodie di trailer di serie tv e/o film come Don Matteo e Iron Man, contraddistinte sempre da una forte dose di umorismo.
Con la web serie “Gli effetti di Gomorra sulla gente”, basata sull’omonima serie tv “Gomorra” riescono ad allargare e confermare ancor più il loro pubblico, raccogliendo consensi (nonché più di 4 milioni di visualizzazioni solo con la prima puntata) perfino dai protagonisti veri e propri della serie, i quali iniziano a collaborare nei video seguenti, arrivando a ricevere anche complimenti da Roberto Saviano.
I The JackaL piacciono a tutti: inventano parodie in grado di coinvolgere ogni tipologia di pubblico, colpiscono tematiche attuali, adatte ad ogni età, stanno al passo con i tempi e le tendenze, senza mai cadere nel banale.
Video mania
Piacciono così tanto? La risposta è si!
Molto del successo dei loro video è racchiuso nella tipologia di contenuti che propongono, qualità che altri youtuber, blogger e videomaker non sono ancora riusciti a raggiungere o pensare. Le storie che raccontano, infatti, e gli aneddoti che mostrano, rivelano il loro modo alternativo di approcciarsi alle situazioni. Offrono contenuti non banali, argomenti attuali o di rilievo per questo momento storico che ti fanno sentire come davanti al grande schermo. Alcuni esempi? In “Gomorra” il loro grido di denuncia trapela molto finemente mediante la messa in ridicolo dei vari modi di fare camorristici. In “Despacito e gli effetti sulla gente” hanno espresso la realtà dietro a questa tanto odiata quanto amata canzone tormentone 2017 mettendo in luce ciò che concretamente succede nella mente di tutti e cioè che è una canzone che non sopporta più nessuno, ma se capita di ascoltarla, la canti e balli volentieri perché non riesci a fermarti.
Oltre il divertimento c’è un vero lavoro
Il forte sentimento verso il mondo dell’audiovisivo non è rimasto chiuso in un cassetto. I The JackaL sono riusciti a trasformare la loro passione in un vero e proprio lavoro. Oggi si occupano di films production, viral marketing on web, produzione, post produzione, direzione artistica e scenografica di videoclip, il tutto accompagnato da sempre molte risate e sano divertimento.
Nella loro pagina facebook emerge cosa per loro non è viral, ma nel loro sito web si possono trovare tutte le opportunità che il loro modo di fare Content mette a disposizione per chi è in cerca di una collaborazione: Product Placement, Video Viral e Video Istituzionali.
Viral si, ma anche Branded Content!
“Branded content is any content that can be associated with a brand in the eye of the beholder”. (Justin Kirby).
Le nuove regole dell’advertising richiedono contenuti pubblicitari sempre più in grado di lasciare il segno. Per un’azienda, l’elemento differenziale non è più mettere in luce il proprio prodotto in sé, ma riuscire ad integrarlo con il contesto, con lo stile di vita quotidiano, in modo naturale e non separato dall’ambiente in cui si trova ed è qui entra in gioco il branded content.
Fare branded content oggi, significa fare il product placement di ieri, con la differenza che il prodotto o l’idea che si vuole trasmettere ai consumatori è fondamentale per la storia che si vuole raccontare e non più solamente marginale.
Il prodotto guida la storia che si vuole narrare al proprio pubblico, intrecciandosi ad essa e dandole un senso.
Tutti li vogliono!
Proprio grazie a questo loro potenziale, le partnership con le aziende non mancano ad arrivare.
La collaborazione con H48, agenzia milanese che si occupa di digital branded content, ha sancito infatti la loro partecipazione alla campagna di comunicazione di Leerdammer Italia, firmata We are social. Ma non è la sola: Huwaeii li ha contattati per la promozione dei suoi nuovi smartphone Huawei P9 e Huawei P9 Plus, dopo il successo ottenuto con la campagna precedente. Müller si è reinventata in chiave autoironica nel web grazie alla loro presenza in uno spot. Hasbro li ha chiamati e uniti ad altri 7 talenti digitali per “HASBRO Gaming Stories. Una serie di incredibili partite”, la campagna di rilancio dei suoi giochi in scatola e Vodafone Italia li continua a tenere stretti per gli auguri natalizi da ben 3 anni, ma non li dimentica per le promozioni estive.
I The JackaL stanno costruendo una nuova dimensione di fiction, che unisce web, cinema ed entertainment mediante contenuti virali.
Ma qual è il segreto per diventare virali?
Secondo Jonah Berger, Professore associato di Marketing alla Wharton School presso l’Università della Pennsylvania, tre sono i consigli da seguire:
- I contenuti positivi sono più virali dei contenuti negativi;
- Il contenuto che riesce a suscitare emozioni è più virale di quello senza emozioni;
- Se un contenuto è utile, sicuramente condiviso, e quindi diventa virale.
E direi che i The JackaL ci stanno riuscendo alla grande!
L’incontro