
Ammettetelo: le vostre pause pranzo sono dedicate a un’accurata selezione di felini “pucciosi” in un susseguirsi di GIF, video e fotografie. Allora tenetevi pronti perché abbiamo intenzione di alimentare il fuoco della vostra dipendenza raccontandovi di “Exploding Kittens”: un gioco di carte da tavolo “per chi ama i gattini, le esplosioni, i raggi laser e anche le capre”.
Ma partiamo dall’inizio.
Gattini in rete: una carica esplosiva
I gatti, si sa, sono uno dei capisaldi della rete.
Voi lo saprete sicuramente meglio di noi, ma vogliamo comunque rinfrescarvi un po’ la memoria. Anche perché questi felini possono sembrare un innocuo passatempo per gli internauti, ma nel contesto giusto possono diventare un’arma esplosiva.
Dimenticate per un attimo la combo gatti e cetrioli e pensate al leggendario caso di guerrilla kitten di “Gattini su Salvini”, uno dei casi di visual flash-mob più indimenticabili di sempre. Così come “Gattini per Civati”, ve lo ricordate?
Quindi, cari non-gattari, attenzione a non sottovalutare il potere dei felini.
“Exploding Kittens”: quando il punto di partenza è un prodotto di qualità
Ben consci di questa visibilità mediatica, già un paio di anni fa al di là dell’Atlantico, tre ragazzi avevano pensato bene di cavalcarne l’onda.
Per dar vita a un prodotto di successo ci vogliono, infatti, delle menti brillanti: Elan Lee, per dirne una, ha lavorato come Lead Game Designer ai Microsoft Game Studios e come Chief Design Officer per gli Xbox Entertainment Studios, mentre Shane Small è stato a sua volta Art Director di Xbox. Il programmatore Michael Inman, infine, è noto come creatore di The Oatmeal, sito web satirico i cui fumetti sono opera di Inman, il cui tratto inconfondibile anima anche i personaggi esilaranti di “Exploding Kittens”.
Elan Lee, Shane Small e Matthew Inman hanno quindi dato vita a uno dei progetti tuttora più amati e finanziati nella storia di Kickstarter e tutto a base di gattini.
È bastato mettere insieme i protagonisti delle nostre bacheche di Facebook (gattini, esplosioni, unicorni, capre e molti altri ancora) per creare quel caso straordinario che è “Exploding Kittens”, un gioco di carte da tavolo in stile roulette russa come non ne avete mai visti!
Niente a che fare con Yu-Gi-Oh!
Qui i gatti esplodono per davvero, provocando un’impennata di adrenalina nel tentativo di evitare le trappole della selezione naturale.
Provare per credere.
Il progetto su Kickstarter: il potere di una online community
Kickstarter è stato scelto per avviare questo progetto: giusto per capirsi, la nota piattaforma di crowdfunding permette a un pubblico generico di supportare i progetti in un’ottica alternativa alle tradizionali tecniche di investimento in cui non si guadagna, ma si riceve un premio materiale o un’esperienza unica in cambio (in questo caso una versione speciale del gioco).
“Exploding Kittens” è stato ed è tuttora un caso su questa piattaforma: da progetto con un obiettivo di 10.000$, questi tre eroi sono riusciti a raccogliere la bellezza di 8.782.571$ rendendo questo “innocuo” gioco di carte “the most-backed project of all time”.
Chapeau.
Più di 200.000 backers lo tengono saldamente in prima posizione con uno scarto di “appena” 100.000 backers dalla seconda. Non solo, è stato a lungo il progetto più finanziato di sempre nella sezione “Games” e il terzo in assoluto per Kickstarter.
Solo recentemente “Exploding Kittens” è stato detronizzato da “Kingdom Death: Monster 1.5”. Parliamo comunque di quasi due anni di dominio assoluto, dato che il progetto firmato Lee-Small-Inman era stato lanciato sulla celebre piattaforma di crowdfunding il 20 gennaio 2015.
Basti pensare che in appena 7 ore sono riusciti a raccogliere 1 milione di dollari:
Ben 2 milioni in 24 ore:

E in 30 giorni quei famosi 8.782.571$.
La diversificazione del prodotto: dalle app alle espansioni
L’escalation non è di certo finita con la fine della campagna, a effetto valanga sono arrivate le app e le espansioni di gioco.
Circa un anno dopo l’incredibile caso, iOS e Android hanno accolto trionfalmente “Exploding Kittens” nel mondo del gaming su smartphone. La application è la traduzione perfetta del gioco in versione digitale, con gli stessi personaggi e avatar incredibili con cui partecipare alle partite. La scelta è tra giocatori online e “cari” amici da sconfiggere a colpi di gattini esplosivi in questa roulette russa dell’assurdo. Eccovi giusto un assaggio:
Mentre l’app continuava a mietere vittime, Lee e compagnia hanno ripreso in mano il gioco di carte proponendo un’ulteriore espansione al mazzo di base: ecco a voi “Imploding Kittens”, perché le esplosioni non sono tutte uguali. Venti nuove carte e personaggi, nuove azioni, più giocatori e qualche sorpresa in più per tutti per rendere il gioco ancora più indimenticabile: the cone of shame a dimensione d’uomo (esatto, proprio come il collare a imbuto per i vostri amici animali) che neanche la maestra quando vi mandava in punizione dietro la lavagna.
Engagement e community: i punti di forza di “Exploding Kittens” e “Bears vs Babies”
Non pensate che sia finita qui: non avvicinatevi neanche lontanamente a questo pensiero.
Le menti diaboliche che hanno operato dietro “Exploding Kittens” hanno già sfornato un nuovo progetto.
Messi da parte gli adorabili, sordidi, gattini dinamitardi, i tre ragazzi hanno grattato il fondo del barile per scovare altri tra i personaggi più amati del popolo di internet: orsi e pupetti.
Nasce quindi il progetto “Bears vs Babies”: un nuovo gioco di carte con cui costruire mostri incredibili per sconfiggere un esercito di neonati brutti. Eh sì, avete capito bene.
Anche nel caso di “Bears vs Babies” non si tratta semplicemente di un gioco di carte, che tra l’altro ha già raggiunto l’obiettivo su Kickstarter raccogliendo 3.215.679$. In questo caso, come per “Exploding Kittens”, è il continuo engagement con i sostenitori a rendere possibili questi progetti e farne un successo.
Elan, Shane e Matthew si dimostrano maghi nell’utilizzare i canali social in modo più che efficace e sanno che, tirando le giuste corde, questi aficionados non si tireranno indietro di fronte a nulla.
Come in un gioco dentro il gioco, che i creatori, questa volta solo Elan e Matthew, propongono ai propri seguaci in un percorso di idiozie infinite per ottenere fantastici premi per tutti i backers e futuri giocatori.
Si tratta di veri e propri community goals, come hanno affermato gli stessi creatori: “visto che Bears vs Babies ha concluso la parte di finanziamento, ora […] raccoglierà una folla”.
Davvero astuti.
Ecco qualche esempio di compiti da portare a termine in caso voleste partecipare a questa happy hunting: postare una foto con 5 o più orsetti gommosi impilati su un neonato dormiente; postare foto di volpini di Pomerania che indossano mutande assurde (ricalcato su uno dei personaggi delle carte); e così via, in un crescendo di personaggi pazzeschi e di gare tra backers per sbloccare tutti le pazze imprese create dal team di “Bears vs Babies”.
Gli utenti rispondono alla sfida con un doveroso hashtag di riferimento (#bearsvsbabies).
In conclusione, facciamoci qualche domanda: forse se un progetto come un banale gioco di carte è stato in grado di raccogliere quasi 9 milioni di dollari in un solo mese e radunare una schiera di 200.000 appassionati, è il caso di riconoscerne il valore, spegnere per un secondo il computer e provare a fare una partitina.
Di sicuro la premiata ditta Lee-Small-Inman si è dimostrata in grado di creare un prodotto vincente grazie a capacità, esperienza e empatia con il pubblico d’oltreoceano, tanto da rendere Exploding Kittens un fenomeno sociale a tutti gli effetti.
Infine, una domanda sorge spontanea: quali saranno le prossime mosse di questi fenomeni?
Difficile dirlo.
Quello che vi consigliamo è di tenerli d’occhio, sia che vogliate scatenarvi con un gioco di carte sia che vogliate imparare come si crea e si coinvolge una community alla loro maniera:
Don’t do crowdfunding for the funding — do it for the crowd
(Elan Lee)
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