
Al giorno d’oggi i giornali cartacei vengono comprati sempre di meno e la maggior parte delle notizie vengono lette sulle diverse piattaforme online, sia sui siti delle grandi testate istituzionali sia, sempre più spesso, su testate indipendenti. Ma come hanno fatto queste nuove realtà digitali a espandersi? E soprattutto, qual è la loro strategia per continuare a crescere e conquistare nuove fette di mercato?
Una di queste nuove piattaforme è Factanza, nata durante la pandemia da un gruppo di ragazzi classe 1996 e che, a partire dall’estate 2021, ha lanciato un nuovo, innovativo prodotto per diffondere le notizie: Factly.
Si tratta di un piccolo quadro (20×20 cm) acquistabile direttamente dal sito di Factanza con due possibili illustrazioni. All’interno dell’immagine si trova un codice QR da scannerizzare con il proprio smartphone da cui è possibile accedere in anteprima alla rassegna stampa e alle migliori notizie della giornata. Ogni giorno alle 18:00 il QR code verrà aggiornato così da accedere alle notizie del giorno proprio come succederebbe con un giornale il mattino seguente.

Quadretto Factly – Immagine esemplificativa
Factanza, l’informazione che crea dipendenza
Partiamo dagli albori: Factanza nasce come pagina social (specificatamente Instagram) e, grazie alle sue grafiche accattivanti e soprattutto alle notizie interessanti e sempre attuali, è riuscita in poco tempo a diventare molto popolare e conquistare la fetta di mercato più grande e difficile di Instagram: gli under 25. Questo risultato è in linea con l’obiettivo di Factanza, ovvero avvicinare le generazioni più giovani alle notizie di attualità e renderli cittadini più consapevoli.
Tornando a Factly, se lo confrontiamo con i metodi convenzionali di fruizione di notizie (giornali cartacei, riviste, telegiornali), possiamo affermare che è il primo strumento fisico nato da una piattaforma digitale che cerca di sostituire i giornali cartacei.
Ormai è noto a tutti come il mondo dell’editoria, con l’avvento di internet e degli smartphone, abbia grandi difficoltà a mantenere i numeri di lettori che aveva nel passato. C’è stato sicuramente uno spostamento delle preferenze di consumo verso i contenuti digitali e una delle determinanti di questo cambiamento è stato il fattore tempo: infatti , le informazioni fruibili via web sono più facili e veloci da ottenere e fanno risparmiare tempo al lettore. La stessa fascia di consumatori che è più tradizionalmente e culturalmente attaccata al giornale cartaceo, si è accorta di non avere più tempo per leggere quotidianamente un giornale per intero (mediamente un quotidiano conta 40 pagine).
La quantità di informazioni è troppa ed è nata quindi la necessità di voler confrontare le diverse opinioni delle varie testate. È proprio questo segmento di consumatori ad aver iniziato a leggere sempre di più notizie online, anche pagando l’abbonamento online a una testata oppure, sempre più spesso, scoprendo testate indipendenti altrettanto attendibili.
Al riguardo Giovanni Gerolin ha scritto per This MARKETERs Life un approfondimento: lo trovi qui.
Un’innovazione non scontata
Ma torniamo a Factly. Il primo elemento di rottura sta nella fisicità dello strumento: Factanza tramite Factly tenta di diminuire la distanza che caratterizza le piattaforme digitali con l’utente finale. Quello che viene fornito è, prima di tutto, un elemento illustrativo che sicuramente incuriosisce e inoltre ha la funzione strumentale di accesso alle notizie.
Come secondo fattore di rottura c’è da considerare l’interazione che crea con l’utente finale. Non sarà come sfogliare un giornale o andare a comprarlo dal proprio edicolante, ma crea una consuetudine e offre un servizio che non risente di problemi come il limite di copie, orari di chiusura, spostamenti, etc.
Tutto ciò è incluso in un piano di abbonamento a 30 euro al mese (1€/giorno), ovvero quanto costerebbe acquistare un giornale al giorno.
Voi cosa ne pensate? Siete incuriositi?

Factly: Esempi di illustrazioni
Phygital ? Sì, grazie
In Italia, oltre a Factly, stanno cercando di trovare la giusta ricetta tra digital e physical anche altri portali di notizie tradizionalmente digitali: un esempio è Will Media che durante l’estate ha lanciato un calendario fitto di conferenze per tutta Italia portando giornalisti e ospiti di spicco a parlare di temi d’attualità.
Oppure Il Post, una delle testate giornalistiche digital più importanti in Italia, che ha recentemente pubblicato “Cose, spiegate bene. A proposito di libri”. Si tratta di una rivista in collaborazione con la casa editrice Iperborea che racconta i libri: da come nascono, come si producono, come si vendono, fino al mondo e alle persone che ci lavorano intorno.
Tramite questi diversi espedienti, le piattaforme digital stanno cercando la giusta ricetta per creare un legame sempre più stretto con i propri lettori, adottando sempre di più un approccio phygital, consci del fatto che essere presenti solamente online non è una garanzia di successo.
Se questo topic ti interessa particolarmente leggi anche come il mondo dell’intrattenimento si sta adattando da questo punto di vista.
Per saperne di più ecco degli articoli di approfondimento:
- Ci piace quello che leggiamo? – This MARKETERs Life
- L’intrattenimento digitale – This MARKETERs Life
- Phygital: cos’è, come funziona e come sfruttarlo per migliorare la customer experience – EconomyUp
- Cose spiegate bene – Il Post