Skip to main content
search
Data & StrategyDigital

Google Analytics e marketing: l’intervista a Montino e Cuomo di TSW

da 24 Maggio 2016Maggio 29th, 2016Nessun commento
Vista la vicinanza del prossimo corso di Google Analytics organizzato dalla MARKETERs Academy, abbiamo pensato di farvi conoscere i due docenti in questione: Alessandro Cuomo, appassionato di Google Analytics dal 2006 ed oggi Head of SEO in TSW, e Sebastiano Montino, collega del primo e responsabile Digital Analytics, oltre che grande specialista di diversi domini. Nel 2008 è co-fondatore di Androidiani, la community italiana leader per quanto riguarda Android.

Abbiamo posto ai due docenti alcune domande per scoprire come fosse sbocciata in loro la passione per SEO e Analytics e capire in cosa la padronanza di queste piattaforme possa risultare utile ad un attuale o futuro Marketer. Chi meglio di Cuomo e Montino, in ragione del loro know how derivante da passione ed esperienza? Oltre alla loro motivazione “personale”, è notevole l’esperienza maturata in TSW, che dal 1997 nasce e si evolve con l’evolversi del WEB: dal Search Marketing alla Digital Analytics per non dimenticare Brand Reputation e Customer Experience.

Google Analytics, quali sono le funzioni base che ogni marketer deve conoscere?

Entrambi i docenti sono d’accordo sull’intuitività di base che contraddistingue Google Analytics in tutte le sue funzionalità: tuttavia, non vanno date per scontate e la padronanza della piattaforma deve rappresentare la fine di un percorso.

All’inizio, dice Montino, bisogna “concentrarsi su alcuni report, come ad esempio:

  •    Principali KPIs nella panoramica di Google Analytics
  •    Dati geografici e demografici
  •    Le sorgenti di Acquisizione del Traffico
  •    I report AdWords/Campagne
  •    Obiettivi ed e-Commerce
  •    Canalizzazioni multicanale”

In sostanza, per un Marketer ancora inesperto di Google Analytics trarrà benefici concentrandosi su alcune delle funzioni classiche, come le principali metrics come Audience, Traffic Sources e Page Trackings, per non dimenticarsi dei dati geografici, demografici e dei report di Adwords.

Ci sono alternative a Google Analytics?

Sia per la semplicità di utilizzo che per la diffusione (installato nel 72.9% dei siti presenti in Outkast top 100K) e per la presenza di tool complementari come AdWords e AdSense, i docenti concordano nell’affermare che la concorrenza di Google Analytics esiste ma è lontana dal raggiungere la completezza della piattaforma Google.

A titolo di esempio, Cuomo ci dice che “Interessante da segnalare è la piattaforma di Yandex (Yandex Metrica). Altre alternative valide a pagamento sono certamente Adobe Analytics e Webtrekk.”

Come è nata questa passione per le analytics?

A. C.“Sono sempre stato un appassionato di analisi dei dati e statistica, fin dai tempi dell’università. Quando ho scoperto il web marketing e la SEO, l’amore per Google Analytics è sbocciato subito. Era il 2006.
Credo che non si possa prescindere dall’analizzare i risultati del proprio lavoro, sia per capire il passato ma anche per progettare il futuro.”

>S. M.“Dalla convinzione che solo dai dati è possibile trarre conclusioni certe, limitando ogni forma pura di teorizzazione delle conclusioni.”

La popolarità di Google Analytics con le imprese italiane: c’è stato entusiasmo oppure siamo ancora in una fase di “scetticismo”?

Per quanto riguarda la penetrazione, entrambi i docenti sono d’accordo nell’affermare che ormai installare la piattaforma è una formalità per tutte le aziende, tanto per i siti web quanto per le applicazioni. La criticità secondo Montino sta nella “non conoscenza dello strumento ed il non comprendere appieno le potenzialità fornite dall’analisi dei dati nell’ottimizzazione di siti/app, di campagne e quindi dello spending.”

Coerentemente con il collega, Cuomo lamenta la “mancanza di una cultura e comprensione delle potenzialità dello strumento”, che spesso risulta in una strategia digital superficiale e ridotta ad una mera formalità.

Sia Cuomo che Montino si ritengono fiduciosi però, con in testa i trend di player medio-grandi del mercato italiano a spostare l’attenzione sugli Analytics. Tuttavia la strada è ancora lunga, così come è impellente la necessità di creare una cultura delle Digital Analytics.

Il primo passo sarà il corso di Google Analytics del prossimo 28 maggio nella sede di Treviso della CAME, dove i due docenti saranno presenti per istruirvi e rispondere alle vostre domande.

Scopri i dettagli della giornata di formazione: Corso di Google Analytics – MARKETERs Academy.

Per approfondire Google Analytics e perché un marketer NON lo deve conoscere, ti invitiamo invece a leggere l’articolo di Edoardo: “Google ha te”: ecco perché un Marketer NON deve conoscere Google Analytics.

Francesco Maccari

Lascia una risposta

Close Menu