
Le immagini di prodotto giocano un ruolo fondamentale nella conversione degli utenti. Data la loro rilevanza, troverete in questo articolo alcuni consigli per presentarle nel modo migliore sul proprio e-commerce.
Il primo elemento attrattivo, per un utente che atterra su un e-commerce, è sicuramente rappresentato dal contenuto visivo.
Ad esempio, gli studi di eyetracking hanno evidenziato nella lettura su web un F-pattern, con l’utente che scansiona la pagina secondo una mappa a forma di F: l’occhio cade quindi in alto a sinistra, nel luogo dove solitamente è posizionata l’immagine nella scheda prodotto.
Il poeta fiorentino Guido Cavalcanti avrebbe detto, riferendosi alle immagini di prodotto, “voi che per li occhi mi passaste ‘l core”: un contenuto visivo, se realizzato con cura, dagli occhi si farà infatti strada nel cuore del cliente, spingendolo all’acquisto.
Elemento di distinzione dalla concorrenza ove il prodotto ha caratteristiche simili, l’immagine non serve però solo al Marketing. Più sarà accurata e completa di punti di osservazione, maggiormente libererà il Customer Service da domande bypassabili e andrà a disincentivare il reso, in quanto l’utente avrà già una chiara idea del prodotto.
Vediamo dunque alcuni consigli da tenere in considerazione per uno shop online accattivante:
Lo sfondo
Una buona strategia per non distrarre l’utente, il quale deve essere letteralmente “rapito” dal prodotto stesso, è ricorrere a scatti realizzati da un professionista su sfondo bianco.
In alcuni scatti c’è però molta porzione di sfondo che toglie evidenza al prodotto stesso e per questo motivo il background viene spesso ritagliato manualmente con programmi di fotoritocco da chi si occupa di preparare e caricare le foto sull’e-commerce.
Purtroppo, con la scusa che spesso intervengono soggetti diversi in questo processo (agenzie fotografiche esterne, editor interni, e-commerce manager etc.), il risultato finale risulta in molti casi poco coerente.
Lo sfondo non sempre è uniforme per gli scatti di prodotto esposti e la prima impressione dell’utente è quella di trovarsi su un portale poco curato.
Senza contare, poi, che per chi si occupa di ritagliare manualmente gli scatti si tratta di un lavoro noioso e ripetitivo, senza alcun valore aggiunto, che genera più copie della stessa immagine (e quindi aumenta il rischio di caricare quella sbagliata).
L’Intelligenza Artificiale e le piattaforme di Digital Asset Management (DAM) possono automatizzare questi step; tra le più utilizzate troviamo MerlinOne, THRON, e Bynder.
Prendiamo, ad esempio, il caso di KitchenAid, brand del gruppo Whirlpool, che si è servito della funzione di ritaglio intelligente di THRON. Le foto vengono caricate direttamente su THRON, che è una piattaforma centralizzata di gestione e distribuzione dei contenuti, e pubblicate in maniera automatizzata nei vari canali (sito web, app, e-commerce etc).
Al momento di consegnarle all’e-commerce, l’AI interviene e ritaglia automaticamente l’immagine di prodotto in modo che lo sfondo sia omogeneo. E lo fa in maniera responsiva, adattando il ritaglio della porzione di sfondo anche al device utilizzato.
A beneficiarne non è solo la “vetrina” dell’e-commerce, che si fa pulita, ordinata e accattivante grazie a uno sfondo uguale per tutti i prodotti, ma anche la stessa scheda prodotto, con l’immagine ritagliata modo da valorizzare appieno il soggetto.
Lo zoom
Per far vivere un’esperienza ancora più completa, è consigliabile offrire all’utente la possibilità di ingrandire le immagini del prodotto per poter osservare più da vicino materiale, texture e minimi dettagli.
Le piattaforme DAM possono essere d’aiuto anche in questo caso, per esempio riproducendo i contenuti sulle pagine web grazie al proprio player universale. Non appena l’utente clicca sull’immagine per ingrandirla, il player aumenta istantaneamente il livello di dettaglio dell’area visibile in modo da garantire sempre la migliore qualità.
L’utente può quindi studiare da vicino il prodotto nella sua massima resa. Possiamo vedere alcuni esempi di utilizzo qui.
Sperimentazione a 360°
Rispetto al negozio fisico, sull’e-commerce non è possibile vedere, toccare e testare il prodotto prima di comprarlo. Manca quindi la possibilità di interagire con il prodotto e di osservarlo da ogni sua angolazione.
A questa pecca possono sopperire le 360° Product View (vedi un esempio qui), delle rotazioni o animazioni che ci permettono di studiare non solo il prodotto da tutti i punti di vista ma anche come viene utilizzato.
Per creare una 360° Product View è necessario disporre di un gran numero di immagini dello stesso prodotto realizzate da più angolazioni (rotazione) o in sequenza (animazione).
Solitamente per fare un buon lavoro ci si serve di un piatto girevole, da ruotare in senso orario e di un treppiede fisso con fotocamera: il numero di scatti consigliato è di 75, uno per ogni 5° di angolazione.
Di solito per aggregare queste immagini ci si serve di plug in o software aggiuntivi. Il tutto può essere gestito internamente: una volta creata una playlist di immagini ci pensa la piattaforma a creare la 360° Product View, che potrà essere poi condivisa automaticamente nel canale voluto.
Il risultato è un utente le cui incertezze sono risolte e che si ritrova spinto maggiormente all’acquisto. Il tutto avviene grazie alla possibilità di studiare da vicino e da più punti di osservazione il prodotto.
Analisi delle performance
Non dimentichiamo, infine, la possibilità di ricavare dati su come stanno performando i contenuti multimediali in pagina. Le stesse tag con cui sono stati classificati i contenuti sulle piattaforme DAM possono venire associati dall’AI ai profili di chi li ha visualizzati.
In questo modo i responsabili dell’e-commerce hanno una chiara panoramica su quali formati e caratteristiche del prodotto si sofferma di più l’occhio del visitatore e possono sfruttare questo set di dati per mettere in maggior risalto sulla pagina un determinato aspetto del prodotto rispetto a un altro e personalizzare le raccomandazioni.
I contenuti multimediali sono un asset importantissimo per le aziende, ma spesso non sono valorizzati a sufficienza. Dal loro posizionamento in pagina, alla cura dei dettagli, alla possibilità di misurare il riscontro presso l’utenza… ognuna di queste operazioni è un piccolo tassello che attrae e spinge l’utente in fondo al suo processo d’acquisto. Quindi… perché non sfruttarle?