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La persuasione dell’Influencer Marketing: l’ars oratoria nell’era digitale

da 1 Dicembre 2015Aprile 3rd, 2016Nessun commento
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Quando si parla di comunicazione si pensa subito agli spot in televisione o su YouTube, ai cartelloni pubblicitari o ai banner su un sito, agli ad tra i risultati di Google o alle inserzioni su Facebook. Tutti strumenti che trasmettono un messaggio diretto dall’azienda al consumatore. Oggi però esistono mezzi per comunicare in modo indiretto ma altrettanto efficaci.

L’influencer marketing è una forma di promozione commerciale il cui focus si concentra su singoli individui che abbiamo alte capacità di coinvolgimento e di persuasione nei confronti del loro seguito. Queste persone sono degli oratori nati, sia in pubblico ma soprattutto nei loro blog o nei loro profili social (di cui ne fanno un uso smodato e ne conoscono tutte le sfaccettature) tramite i quali convincono i loro follower e altri potenziali influencer ad assumere un determinato comportamento, che si tratti di un’interazione online o persino di un acquisto.

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Le origini

L’influencer marketing ha origini antiche, iniziato come passaparola, ricorda i discorsi degli oratori nelle piazze. I temi trattati non riguardavano prodotti innovativi, ma idee, opinioni, problemi da affrontare e risolvere, stili di vita, politica e filosofia, ma alla base dei discorsi dell’oratore c’era la sua naturale abilità nell’influenzare le opinioni della gente che poi divulgava il messaggio agli altri.
Oggigiorno gli oratori moderni, o influencer, si sono rinnovati come blogger, utenti twitter, pagine Facebook, profili Instagram e YouTuber, promuovendo le loro opinioni tramite post, messaggi accattivanti, immagini e video che attirano l’attenzione, stimolano la condivisione, ma soprattutto che persuadono l’utente all’azione.

In un mondo che si rivolge sempre di più ai media e ai social, anche i consumatori si trovano a riversare le proprie richieste e ad informarsi per mezzo dei diversi canali.
Nel tentativo di raccogliere informazioni, pareri e confronti tra i prodotti, i clienti trovano negli influencer un’utile fonte di ispirazione

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Il passaparola persuasivo

La combinazione tra il passaparola, l’essere noti e il loro forte utilizzo dei social, rende gli influencer un nuovo strumento di advertising per le aziende.
L’influencer infatti rappresenta colui che gli utenti ammirano, desiderano assomigliare e che tentano di imitare. La loro parola è convincente per il semplice fatto che proviene da loro, che crea un passaparola dall’influencer ai follower e amici di questi che parleranno del prodotto perché indicato dal blogger, YouTuber o altro. La loro parola promuove meglio di qualsiasi pubblicità perché usufruiscono della credibilità e notorietà raggiunta nel tempo. Indossare un prodotto, pubblicizzarlo o parlarne rende tale oggetto desiderabile, di moda e indispensabile.

Il vantaggio di questa umanizzazione del sistema fedeltà risiede nella dimostrazione di quanto si possa puntare in alto con il minimo sforzo.
Delegando la promozione all’influencer infatti sarà lui stesso a metterci la faccia e, tramite questa, ottenere l’ammirazione degli utenti.
Il potenziale consumatore non solo crederà più facilmente al suo YouTuber o Instagrammer preferito, ma lo ascolterà più volentieri rispetto alle pubblicità.

 

La fama dell’influencer

La possibilità di navigare in internet e di affidarsi agli influencer permette ai consumatori di venire a conoscenza di prodotti tramite contenuti che siano allineati e che risultino coerenti con l’influencer e con la sua identità e modo di fare. Gli influencer eccellono per la loro capacità di inserire ed integrare un prodotto all’interno del proprio canale e di renderlo proprio, fornendo una piacevole esperienza all’utente che si trova ad ammirare prodotti che probabilmente non avrebbe considerato se pubblicizzati in advertising tradizionali.

Si tratta quindi di un approccio più personale, più diretto, quasi si stesse consigliando un’amica, l’influencer sfrutta la propria credibilità e notorietà per promuovere, convincere, attirare l’attenzione e per indicare l’ultimo “must” del momento

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Alcuni esempi

Express Way è un brand di moda che ha raggiunto i 200.000 follower optando per un marketing persuasivo con la sua campagna di Channel Takeover. La strategia utilizzata è stata infatti di lasciare il proprio account Instagram nelle mani della modella e surfista professionista Anastasia Ashley, la quale ha gestito personalmente il canale social del brand rispondendo alle domande dei fan e postando foto di se stessa con i capi della casa di moda.

L’aereoporto di Los Angeles Lax ha ingaggiato oltre 40 influencer di Instagram per dare visibilità ai rinnovamenti che si stavano svolgendo all’interno della struttura. Tramite l’hashtag #LAXisHappening sono state pubblicate oltre 60 foto che hanno raggiunto un engagement di 300K pubblicizzando nuovi ristoranti, servizi e celebrando la modernizzazione dell’aereoporto.

Perfino L’Oreal si è data all’influencer marketing e ha contattato la YouTuber K.L.Kao  per promuovere Redken, la nuova marca di prodotti per capelli.

Daniel Wellington, la compagnia internazionale di orologi dallo stile lineare, pulito preciso, deve il suo enorme successo principalmente ai social e agli influencer con cui collabora già da qualche anno. Nomi come Nick Bateman, Black Scott, Mariano Di Vaio sono solo alcuni degli influencer che hanno proposto il brand tra le loro foto e che sono a loro volta stati inseriti tra le immagini Instagram del famoso brand di orologi.

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Lorde & Taylor, una marca di abiti femminili, ha ingaggiato alcune tra le più famose Instagrammers per invogliare le potenziali consumatrici ad acquistare un particolare vestito.

Quando più di 50 giovani ragazze hanno pubblicato nello stesso giorno, l’effetto è stato immediato. Il popolo femminile attento alla moda ha immediatamente ricevuto il messaggio che quel capo era un must e l’abito è andato in sold out in una settimana.

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Le potenzialità dell’influencer marketing si estendono ben oltre quelle degli strumenti di comunicazione tradizionali che fanno leva sul rapporto diretto tra azienda e consumatore.

Il desiderio di imitare i propri personaggi preferiti e di poter acquistare i prodotti da loro pubblicizzati permette alle aziende di raggiungere una clientela più ampia e varia, aumentare la credibilità delle aziende, ottenere dei messaggi efficaci delegandone la realizzazione agli influencer.  Che siano utenti Facebook, YouTubers, Instagrammers o altri, gli influencer fanno sempre di più parte delle nuove strategie di advertising delle aziende.

E voi, seguite qualche influencer? Ne sapreste suggerire qualcuno da aggiungere agli esempi?

Margian Laganà Ghadimi

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