
Abbiamo avuto l’onore di intervistare Datalytics, nella persona del suo Communications and Marketing Director Mauro Vecchio, che abbiamo conosciuto al MARKETERs Day 2016, dove ci hanno fornito la misurazione in tempo reale delle interazioni su Twitter dell’hashtag #MDay16, e poi abbiamo conosciuto di persona al Web Marketing Festival a Rimini.
Siamo ben a conoscenza (chiedete a molti di noi) del trend per il quale i telespettatori durante un programma televisivo commentano in diretta sui social, specie quelli in tempo reale come Twitter: noi di This MARKETERs Life ne abbiamo parlato con riferimento a X-Factor, Masterchef e Sky, e anche a Sanremo. Durante questi momenti, e in molti altri (come durante gli eventi, specie quelli attorno a cui vi è stata una strategia di hype ben costruito), sui social network si generano moltissime interazioni, spesso accompagnate da un hashtag di riferimento, che rientrano tra i big data.
Datalytics è un software di data visualization, che sta lavorando sempre di più sull’integrazione tra la raccolta dei dati, la loro elaborazione in tempo reale, e la loro visualizzazione in forma efficace e visualmente ingaggiante. Perché possono raccontare delle storie anche i dati.
Partiamo da chi siete. Il vostro payoff recita “We Make Sense of Big Data”: da alcuni anni a questa parte tutti gli esperti di Analytics parlano di big data, un’immensa mole di dati – provenienti perlopiù dai social network – che è difficile organizzare, e soprattutto visualizzare. Qual è la storia di Datalytics? Da dove siete partiti? Come mai avete scelto di concentrarvi sulla misurazione e visualizzazione dei big data?
Datalytics nasce alla fine del 2012 da una scommessa tra Davide Feltoni Gurini (CEO) e Marco Caruso (CTO). Chi avrebbe vinto le primarie del Partito Democratico? Si parte da un framework per la sentiment analysis chiamato TwitterSA, un algoritmo per il monitoraggio degli stati d’animo espressi dagli utenti nei post su Twitter. Le prime analisi sono di tipo previsionale, capaci di monitorare l’orientamento per estrarre grandi quantità di dati a scopo predittivo. Nei mesi successivi, lo stesso algoritmo di sentiment analysis viene migliorato ed affiancato da altri algoritmi di analisi semantica, capaci di elaborare in tempo reale grandi quantità di dati provenienti dai social media. Nasce una piattaforma in cloud pensata per offrire uno strumento self-service, ovvero capace di raccogliere in real-time milioni di commenti a partire da parole chiave e/o hashtag inseriti manualmente.
Il payoff dell’azienda – We Make Sense of Big Data – punta alla capacità istantanea di comprendere enormi flussi di informazioni raccolti e analizzati da crawler sulle piattaforme social. Fondata con Noemi Giammusso (CFO), Datalytics ha una vision ben precisa: permettere a chiunque di monitorare in tempo reale la propria reputazione piuttosto che un evento o gli argomenti di tendenza sui social network, che sono ormai diventati i luoghi digitali preferiti dagli utenti per commentare, esprimere opinioni e condividere contenuti.
Parliamo del vostro core business. Il vostro software di monitoring che tipo di parametri misura? Come è possibile che venga visualizzato tutto in tempo reale?
Datalytics Monitoring è una piattaforma fornita in modalità self-service per il monitoraggio in tempo reale di parole chiave su brand, eventi, programmi TV e gare sportive. Le analisi, impostate manualmente in pochi passaggi, possono essere avviate in tutte le lingue del mondo su piattaforme come Twitter, Instagram e Facebook. La dashboard raccoglie dati quali/quantitativi su enormi flussi di commenti pubblicati dagli utenti sui social network. Ad esempio è possibile visualizzare metriche legate ai volumi – numero di commenti, utenti univoci, reach, impressions – così come effettuare comparazioni tra diverse entità (benchmarking) e studiare picchi di menzioni nel tempo. Gli algoritmi proprietari di sentiment e semantic analysis permettono di gestire in tempo reale la reputazione, analizzando eventuali picchi di commenti negativi per prevenire le cosiddette social media crisis.
La dashboard è uno strumento prezioso per scoprire gli utenti più attivi (Top Contributors) e coinvolgere gli utenti più influenti che parlano di un brand o di un prodotto a grandi audience di followers. La visualizzazione in tempo reale dei dati è garantita da potenti crawler che lavorano sulle keywords impostate agganciandosi al flusso dei vari social e contemporaneamente agli algoritmi proprietari per l’estrazione e rappresentazione dei dati all’interno di nuvole tematiche e grafici.
Create sempre un’interfaccia personalizzata per il vostro cliente, sia dal punto di vista di parametri da considerare nella misurazione sia nella visualizzazione?
La dashboard Datalytics Monitoring permette al cliente di personalizzare la specifica tipologia di analisi (keywords, fonti, lingue), i vari livelli di utenza per la gestione dei commenti, la creazione di report nei vari formati (CSV, Excel o PDF). È comunque possibile studiare soluzioni ancora più personalizzate sulla base delle specifiche esigenze di misurazione, in particolare sulle metriche restituite in tempo reale.
La suite di data visualization Datalytics Engage permette invece al cliente di decidere in completa autonomia tutta la parte grafica (sfondi, loghi, titoli) e anche la tipologia di dato che andrà rappresentato live. Ad esempio la classifica real-time degli utenti più attivi piuttosto che un contatore con il dato volumetrico dei commenti sui vari social. Ma del tool per l’engagement parlerò meglio dopo…
Quali sono i parametri di misurazione che a vostro parere non possono essere tralasciati?
Per analizzare al meglio il flusso dei social data è necessario partire dagli aspetti volumetrici, in particolare confrontando il proprio brand o campagna marketing con i propri competitor. Raccogliere metriche come reach e impressions aiuta a capire la portata del proprio messaggio, per capire soprattutto quanti utenti vengono raggiunti e come questi stessi utenti interagiscono sui canali social. Da un punto di vista qualitativo, è fondamentale analizzare il sentiment contenuto nei commenti pubblicati, per monitorare eventuali fase critiche e risolverle in tempo reale per evitare guai di reputazione ben peggiori.
Il machine learning e l’intelligenza artificiale come entrano nei vostri prodotti software?
Grazie ai sistemi di machine learning, la piattaforma Datalytics Monitoring è capace di comprendere le scelte dell’utente in fase di analisi dei dati raccolti. Per offrire un esempio pratico, il nostro algoritmo di sentiment analysis è formato da una parte automatica – che determina il sentiment a partire dall’analisi del testo del commento – e da una parte supportata o guidata dall’utente, che può decidere di cambiare manualmente lo status del sentiment di uno specifico commento. Grazie ai sistemi di machine learning e intelligenza artificiale, la piattaforma è in grado di capire le scelte e di memorizzarle per i prossimi episodi. In sostanza, l’uomo aiuta la macchina ad affinarsi sempre di più nella sentiment analysis.
Il vostro altro prodotto, invece, si chiama Engage. Il suo funzionamento è molto chiaro, come spiegato sul vostro sito, e si presta particolarmente a casi come gli eventi sportivi, i grandi eventi televisivi e gli eventi come il Web Marketing Festival. Ci vuoi raccontare nello specifico come questa offerta viene ritagliata su misura delle esigenze dei vostri clienti?
Datalytics Engage è una suite di infografiche e widget per aumentare il grado di engagement degli utenti durante campagne marketing, contest, programmi TV o partite di calcio. I dati analizzati dalla dashboard vengono riversati in tempo reale all’interno di pagine speciali che un brand o una squadra utilizza per coinvolgere gli utenti in maniera innovativa.
Le infografiche sviluppate da Datalytics Engage sono 100% personalizzabili, nel senso che il cliente può decidere lo sfondo, i colori, la disposizione dei loghi o del testo. Ma soprattutto può scegliere in completa autonomia il numero e la tipologia dei dati da visualizzare. Ad esempio se si vuole lanciare un contest per l’engagement degli utenti su piattaforme come Twitter e Facebook, è disponibile un modulo per la classifica real-time dei Top Contributors. Così come se, durante un evento, si vuole rappresentare il numero dei commenti su un particolare hashtag tramite un contatore capace di aggiornarsi in tempo reale. E tutto questo sui più diversi dispositivi, da un maxi-schermo allo smartphone.
Ci fai qualche esempio di vostro case study? Cosa vi ha lasciato particolarmente il segno? Ad esempio “Da che parte stai?” durante lo Star Wars Day di inizio maggio 2016?
Abbiamo numerosi case study interessanti per clienti italiani ed internazionali, da Sky Cinema Oscar a Microsoft CloudRoadShow. Per lo Star Wars Day 2016 abbiamo realizzato una sfida real-time tra hashtag con due spade laser a fare da barre per rappresentare i volumi percentuali. Agli utenti è stato chiesto di scegliere tra #LightSide e #DarkSide per capire il loro lato della Forza. Con gli stessi hashtag è stato possibile pubblicare una foto su Twitter, Facebook e Instagram per apparire su un Social Wall interattivo pubblicato sul sito di Star Wars Day. L’iniziativa ha coinvolto migliaia di utenti in tutta Italia con un concorso a premi nel corso della giornata.
C’è stato qualche cliente che ha osato andare un po’ più in là? Penso ad esempio a #SblocchiamoLaMaglia per il Genoa Calcio.
Con il Genoa CFC abbiamo lanciato un sistema innovativo chiamato Flock To Unlock, per coinvolgere i tifosi su Facebook e presentare la nuova divisa away per la stagione 2016/2017. In sostanza, abbiamo predisposto una landing page personalizzata con la nuova maglia oscurata, invitando tutti i fan del Genoa ad utilizzare l’hashtag #SblocchiamoLaMaglia nei commenti ad un post pubblicato sulla pagina ufficiale della squadra. Mentre il flusso dei commenti al post aumentava, parti della nuova divisa venivano scoperte, fino allo sblocco totale della foto dopo oltre 500 interventi su Facebook. La campagna #SblocchiamoLaMaglia ha riscosso un grande successo social, rappresentando una modalità innovativa di engagement dei tifosi per un grande brand sportivo come il Genoa CFC.
Da quante persone è composto il vostro team? Siete alla ricerca di persone con quali competenze? Un laureato in Marketing o in Management può aspirare a lavorare in un’azienda come la vostra?
Il nostro team è formato da 10 persone, con l’aggiunta di diversi collaboratori esterni. Il nostro core business è prettamente basato sulle tecnologie, sviluppate a livello sia front-end che back-end da professionisti giovani e dinamici. Siamo sempre alla ricerca di nuove figure da inserire in organico, dal momento che il lavoro, per fortuna, non manca mai. Un laureato in Marketing o in Management può certamente aspirare a lavorare in un’azienda come la nostra, perché oggi le aziende tecnologiche sono protagoniste della rivoluzione digitale, e i nuovi canali web e social sono diventati fondamentali per comunicare e avviare campagne di brand awareness e real-time marketing.
Quale prevedi che sarà la vostra evoluzione come azienda? Che piani avete per il futuro? E infine un’ultima domanda: cosa vi ha portato a credere in MARKETERs tanto da fare la collaborazione con noi per il MARKETERs Day 2016?
Come tutte le aziende innovative, l’evoluzione è costante. Un software fermo è destinato a morire, per questo apporteremo sempre nuove modifiche e funzioni aggiuntive per migliorare sempre di più la piattaforma di Monitoring. La suite Datalytics Engage sarà sempre più interattiva e personalizzabile, per offrire ai nostri clienti opzioni grafiche sempre più numerose. Come azienda continueremo a puntare molto sui grandi eventi dedicati ai professionisti del presente e del futuro, sia perché i nostri tool sono perfettamente funzionali, sia perché è importante essere attivi protagonisti nel panorama digitale italiano. Il MARKETERs Day 2016 ha rappresentato da questo punto di vista un’opportunità unica per aiutare i futuri professionisti del marketing a familiarizzare con gli strumenti di social analytics.