
Non bisogna per forza essere degli appassionati di videogames per trarre vantaggio dalla gamification. Questa attività crea coinvolgimento tra le persone, dà motivazione al raggiungimento degli obiettivi, rende le performance efficienti e poi… È divertente!
Sebbene non rappresenti ancora una prassi, un numero sempre maggiore di organizzazioni all’interno delle diverse funzioni aziendali, tra cui quella delle Risorse Umane, sta adottando la gamification.
Gamification: di cosa si tratta?
Il termine gamification viene definito da Garzanti come “l’utilizzo di dinamiche proprie del gioco in contesti non ludici” e si fonda su alcuni elementi cardine: i traguardi da raggiungere, il punteggio, le sfide e le classifiche.
Il gioco è importante perché oltre ad essere divertimento, ci ha insegnato i concetti base dello stare al mondo, Aristotele infatti lo considerava un’attività utile per lo sviluppo della personalità e della sfera cognitiva.
Ma non solo. Giocare insegna sia a controllare le emozioni, come l’eccitazione della vittoria o la delusione della sconfitta, sia al rispetto delle regole, migliorando di conseguenza il senso di educazione e rispetto verso il prossimo.
Diamo qualche numero
L’utilizzo della gamification in azienda è un trend in continua crescita, attualmente il valore globale di questo mercato ha quasi toccato i $7 miliardi e si prospetta raggiunga i $40 miliardi nel 2024. Questo andamento positivo è giustificato dai risultati ottenuti misurando engagement e produttività dei dipendenti delle aziende che hanno iniziato ad adottare questa pratica, sono infatti aumentati del +50% e +60%. Inoltre, secondo la TalentLMS’s 2019 Gamification at Work survey l’80% degli impiegati ha affermato di divertirsi quando vengono coinvolti nell’utilizzo di software di gamification in ambienti lavorativi.
I vantaggi tangibili rilevati confermano che non si tratta di un fuoco di paglia.
Creando coinvolgimento e motivazione si contribuisce a rendere le performance efficienti a tutti i livelli della gerarchia, anche quando ad applicarla è il team delle Risorse Umane.
Gamification nelle Risorse Umane
L’HR ha un arduo compito entro i confini aziendali, influenza il comportamento delle persone, la loro attitudine al lavoro e anche l’efficienza delle performance.
E grazie alla gamification è tutto un po’ più divertente.
Questa pratica può essere applicata su tre livelli:
- nelle attività di recruiting e la selezione del personale;
- nelle attività di formazione e sviluppo;
- per motivare e coinvolgere i dipendenti.
I vantaggi della gamification
Oltre al sano divertimento, la gamification, porta con sé molti vantaggi:
- aumenta l’ottimismo a tutti i livelli della gerarchia;
- incentiva la correzione di comportamenti non conformi;
- permette di ottenere numerosi feedback;
- prevede la partecipazione ad attività stimolanti e totalmente coinvolgenti.
Di conseguenza molte mansioni e attività inizialmente monotone e demotivanti possono acquisire un colorito tutto nuovo.
Vediamo alcuni casi che meritano la nostra attenzione.
Gamification nel recruiting e nella selezione del personale
Phoenyx, un’azienda di Software, si diverte a selezionare i giusti candidati chiudendoli in una escape room assieme ai dipendenti. Saranno infatti questi ultimi a scegliere chi merita l’assunzione: non serve inviare alcun CV, ma solo iscriversi al gioco.
La US Air Force ha ideato, invece, l’Airman Challenge con gli obiettivi sia di formare le nuove reclute, sia di informarle sui diversi settori dell’Air Force. I giocatori che partecipano alla sfida devono scegliere un settore tra gli otto disponibili e costruire il loro squadrone. Ogni giocatore poi seleziona i ruoli e le figure necessarie a portare a termine le missioni.
Queste mini competizioni fanno guadagnare punti esperienza per salire di grado e ottenere i badge dell’aeronautica militare degli Stati Uniti.
Ma non solo: l’Air Force riesce a scovare le skill dei giocatori e il ruolo più idoneo alle future reclute.
Gamification nei percorsi di formazione interna
L’Ospedale Sint – Truiden in Belgio ha allestito la stanza “difettosa” per formare il personale sanitario. Tra questi muri è stata replicata una camera d’ospedale con 20 errori da scovare inseriti volontariamente. Ogni nuovo arrivato viene chiuso nella stanza e, in 10 minuti, non solo deve aver individuato gli errori, ma anche motivare la sua scelta.
NTT, una multinazionale di consulenza strategica con sede a Tokyo, ha creato un divertente gioco chiamato Samurai per testare il livello di leadership dei dipendenti. L’obiettivo è quello di scalare il Monte Fuji rispondendo in modo corretto alle domande proposte. Questo gioco permette ai partecipanti di ottenere un feedback sulle skill possedute e ai piani alti di comprendere il livello di competenza dei leader. Vengono, inoltre, evidenziati i loro punti di forza ed emergono quelli dove invece necessitano di aiuto e supporto.
Gamification nei processi di coinvolgimento del personale
Microsoft, nel lanciare i nuovi aggiornamenti dei programmi coinvolge i suoi ingegneri nella ricerca degli errori linguistici presenti con una modalità non proprio ordinaria. È una vera e propria gara, individuale o di gruppo, non solo per avere la certezza che gli aggiornamenti siano corretti, ma anche per guidare la collaborazione e la partecipazione dei dipendenti.
Più errori si scovano, più punti si guadagnano e maggiori saranno ricompense, premi o privilegi che il colosso dell’informatica riconoscerà ai suoi dipendenti.
Telus International crea coinvolgimento mentre insegna l’empatia ai suoi dipendenti. L’azienda di telecomunicazioni canadese ha scelto di utilizzare la gamification per aiutare le persone a dare il loro meglio nel lavoro creando Telus Ignite Speed Game. I dipendenti ogni venerdì prendono parte a una competizione di pattinaggio. L’obiettivo non è quello di vincere la gara, bensì di allenare il proprio avatar secondo i principi cardine della corporation.
Aumentare il coinvolgimento, la motivazione e rendere le performance efficienti sono obiettivi su cui si sfidano quotidianamente le aziende per aumentare la competitività.
E la gamification – favorendo il rilascio di dopamina che controlla piacere e motivazione – può essere la soluzione giusta per raggiungere questi traguardi. Ad affermarlo sono anche i dipendenti, dall’intervista Gamification at Work Survey è emerso che l’87% degli intervistati si sente effettivamente più produttivo e ha un approccio aperto e positivo nell’adozione di questa tecnica.
Far giocare i propri dipendenti, quindi, non è tempo perso!