
Sin dai tempi delle prime botteghe si è sempre cercato un modo per comunicare con i propri clienti o con propri potenziali clienti, cercando il modo giusto di vendere quel prodotto che, in quel caso, la bottega proponeva.
Non esistevano computer né sistemi di archiviazione digitali, tutta la comunicazione era incentrata su un sistema molto semplice, arrivato fin ai nostri tempi: il “batch and blast”.
Se volessimo tradurre in maniera molto veloce questo termine potremo utilizzare la frase “sparare nel mucchio”. Tutti ricevevano lo stesso messaggio, letto su un papiro, su un pezzo di carta o arrivando ai nostri tempi tramite un’e-mail, la stessa, per tutti.
Oggi assistiamo al tramonto di questo sistema che presenta più controindicazioni che benefici portando (lo dicono i risultati) a un calo delle metriche ad ogni livello: coinvolgimento, conversioni, che lentamente ma inesorabilmente compromettono il successo delle campagne a lungo termine.
Il batch and blast si basa su questa semplice equivalenza: maggiore è il database di contatti, più email si riescono ad inviare e migliori saranno i risultati in termini di visite al sito, click, conversioni, vendite.
Ma alla patologia del batch and blast oggi esiste una cura che abbiamo riscoperto grazie a questo ebook.
“Dovete capire che quando scrivete a qualcuno, scrivete per lui, non per voi; cercate di dire meno quello che pensate e più quello che a lui può far piacere.”
cit. PIERRE AMBROISE FRANÇOIS CHODERLOS DE LACLOS
Tratto dal libro: Le relazioni pericolose
La profilazione
La rilevanza è divenuta il principale fattore di successo per una campagna di email marketing, e ciò significa che i messaggi devono incontrare interessi, abitudini, esigenze e caratteristiche del singolo utente.
Lo strumento della profilazione ci consente di convertire dati e informazioni sull’utente in comunicazioni rilevanti e personalizzate che, secondo uno studio di Marketing Land, hanno tassi di conversione 6 volte più alti e tassi di click unici superiori del 41% rispetto alle email non personalizzate.
L’ebook esplora i diversi approcci alla profilazione
1. Profilazione unica
Sicuramente è l’approccio più ostico in quanto si richiede all’utente di compilare un questionario articolato tramite il quale è si possibile raccogliere molte informazioni, ma d’altro canto si rischia di farlo annoiare e perdere l’interesse lasciando incompleta la compilazione.
2. Profilazione progressiva
Si compone nella raccolta progressiva, quindi dilatata nel tempo, di informazioni sull’utente, si divide in:
- profilazione diretta:
somministrazione di domande esplicite da cui ci si aspetta la risposta in un click che viene poi aggiunta alle risposte registrate in precedenza.
- profilazione indiretta (la più usata):
ogni link presente nel corpo dell’e-mail viene organizzato in una diversa categoria, la quale corrisponderà ad una determinata informazione e quindi ad una manifestazione di interesse; l’informazione è quindi intercettata non tramite una domanda esplicita ma è desunta dal comportamento dell’utente.
Profilazione progressiva indiretta, si.. ma come farla?
I principali strumenti che ci consentono una profilazione efficace sono survey e form.
Di seguito, ecco alcune applicazioni di survey (che troverai approfondite e accompagnate da esempi pratici) capaci di migliorare l’interazione con l’utente.
- survey nel corpo dell’e-mail,
classica, semplice e agile viene inserita nel corpo dell’e-mail, basta un click per capire l’interesse dell’utente.
- survey su una landing page,
tramite una call-to-action l’utente accede alla landing page nella quale tramite un semplice editor è stata inserita una survey creativa che sappia carpire l’attenzione.
- survey che genera engagement,
ottima idea per coinvolgere l’utente. Un contest? Why not!
- survey ludica,
gamification! Si utilizza un gioco interattivo per somministrare domande divertenti ed interessanti al nostro utente.
- survey con ricompensa,
incentivi e premi sono sempre ben apprezzati. “Ci dedichi 20 secondi del tuo tempo? Ecco per te un 10% di sconto!”
- survey nell’e-mail di benvenuto,
ottima per migliorare la prima impressione sull’utente e porre il primo mattone di una relazione duratura.
Personalizzare la comunicazione. Stiamo parlando con te!
Moltissime piattaforme di email marketing consentono la personalizzazione di alcuni campi dell’email, permettendo l’invio di vere e proprie comunicazioni dedicate ad ogni singolo utente.
I campi dinamici, consentono infatti di individuare quelle informazioni da sostituire con le informazioni registrate in precedenza.
La medesima procedura vale anche per le immagini!
PRIMA DELL’INVIO
Ciao |*NOME|, oggi |*GIORNO| |*MESE| 2018 è il tuo compleanno!
Ti regaliamo 20% di sconto da utilizzare sul nostro e-commerce!
DOPO L’INVIO
Ciao Francesco, oggi 15 Giugno 2018 è il tuo compleanno!
Ti regaliamo 20% di sconto da utilizzare sul nostro e-commerce!
I dati demografici sono solamente un semplice esempio delle informazioni personalizzabili, immaginate, nel caso di un e-commerce di abbigliamento, un’email ricamata in base agli interessi di acquisto, alle taglie e modelli preferiti, inerente ad un abbigliamento consono con le attività a cui il nostro consumatore ha mostrato interesse?
Ultimo step: Automation
Finora abbiamo visto come raccogliere i dati, come segmentare e come personalizzare ciascuna campagna sul singolo destinatario.
Abbiamo però bisogno ora di un sistema che permetta un’ automazione operativa completa e coordinata delle fasi viste in precedenza, ci viene in aiuto la Marketing Automation.
Automation però non significa banalmente “automazione”, ma si intende una tecnologia capace di mettere in moto un ciclo di comunicazione continuo, puntuale e personalizzato.
Questo sistema permette l’invio, la registrazione ed il tracciamento di tutti gli input che l’utente emette tramite form e/o survey, guidandolo passo passo verso la soddisfazione del bisogno che lui stesso ha direttamente o indirettamente manifestato. Un processo che, nutrendosi dei dati e delle informazioni su ciascun destinatario, innesca l’invio di follow up mirati e coerenti con i suoi interessi.
Comodo ed efficiente no?
Tutti i dati profilati devono infine essere ovviamente organizzati e gestiti in linea con la nuova direttiva sulla GDPR. Nel caso in cui ti sia sfuggita o non hai capito bene di cosa si tratta ti invitiamo a fare chiarezza ed approfondire l’argomento qui.
Articolo scritto il collaborazione con MailUp.