
Twitter fu lanciato il 21 marzo 2006 dalla Obvious Corporation di San Francisco, con il primo tweet del programmatore Jack Dorsey (co-fondatore e attuale CEO) che annunciava al mondo l’avvento di “Twttr”. Oggi compie 10 anni, e noi non possiamo mancare di mostrare il nostro #LoveTwitter.
Non era un refuso, avete capito bene: dieci anni fa a nascere non fu Twitter, ma Twttr. Questa è la prova, con tanto di tweet di @jack annesso:
Circa un anno dopo un utente, Chris Messina, propone la modalità degli hashtag per comunicare tra gli utenti e trovare i contenuti all’interno della piattaforma.
Perché Twitter è diventato così popolare? Probabilmente sulla base di una semplice teoria: scrivi quello che vuoi in uno spazio di 140 caratteri o meno.
La filosofia di Twitter: brevità, diretta e conversazione
Anche se per un po’ abbiamo temuto che questo limite potesse estendersi a 10.000 caratteri, noi avevamo già espresso che Twitter ci piace perché è così: in real time, veloce, senza filtri.
La notizia fresca fresca, oltre al decimo compleanno, è che il 18 marzo Jack Dorsey ha finalmente annunciato che rimarrà il limite dei 140 caratteri. Perché? “È un buon limite per noi, e ci consente la brevità della diretta”: “It’s a good constraint for us and it allows for of-the-moment brevity“, ha spiegato a NBC Today.
Per il resto, Twitter sta cambiando molto: nell’estate del 2015 il limite di caratteri dei Direct Messages è stato portato, quello sì, a 10.000, ma la cosa è accettabile soprattutto se pensiamo alla maggiore efficacia con cui si può fornire un servizio di customer service. La settimana scorsa è stato rilasciato l’algoritmo (che però si può disattivare) attraverso cui i tweet compaiono in ordine di rilevanza e in base alle interazioni, al posto che in ordine cronologico.
Ma perché amiamo così tanto Twitter?
Ma torniamo alla giornata di oggi: #LoveTwitter.
Amiamo Twitter perché si può percepire il senso della diretta, il senso dell’announcement, il senso dell’autorevolezza.
Twitter viene utilizzato da molte celebrities per dare annunci rilevanti sulla propria carriera o sulla propria vita ai propri follower.
I brand lo utilizzano per sponsorizzare degli eventi, oppure per permettere l’interazione durante un programma televisivo (come ha fatto Ceres con #SanremoCeres, ad esempio).
Noi MARKETERs lo utilizziamo per il live tweeting durante gli eventi del Club e quelli a cui andiamo come spettatori, come vi abbiamo testimoniato la settimana scorsa mentre eravamo media partner al Cortinametraggio (integrandolo al meglio con altri strumenti. Come? Leggi qua: Cortinametraggio day 1 – day 2 – day 3 – day 4).
Qualche numero (pop) su Twitter
A dare qualche numero su Twitter ci hanno già pensato molti articoli nel corso della giornata (fra tutti, questo video di Condé Nast Live). Noi proviamo a rimettere in ordine un bel po’ di cose che abbiamo trovato nella rete, ed eccovi una serie di curiosità:
- Dal 2006 a oggi sono stati inviati 500 milioni di tweet in 35 lingue
- L’account più seguito al mondo è quello di Katy Perry, con 85 milioni di follower
- La testata editoriale più seguita al mondo è CNN Breaking News, con 36 milioni di follower
- L’account più seguito in Italia è quello di Valentino Rossi, con 4 milioni di follower
- Tra i leader mondiali, l’account più popolare è quello di Barack Obama, con quasi 7 milioni di follower, seguito da Papa Francesco, con quasi 9 milioni di Follower, che è approdato a dicembre 2012 su Twitter (e pochi giorni fa su Instagram)
- il brand più seguito al mondo è Youtube, con 60 milioni di follower (esatto, non è Twitter stesso, che si ferma a 53 milioni)
- il tweet con più engagement della storia è quello di Ellen DeGeneres agli Oscar del 2014, di cui avevamo parlato in un articolo sul real time marketing e gli oscar: 3 milioni e 340 mila retweet.
If only Bradley’s arm was longer. Best photo ever. #oscars pic.twitter.com/C9U5NOtGap
— Ellen DeGeneres (@TheEllenShow) 3 marzo 2014
- Al secondo posto il tweet “Four More Years” di Barack Obama, con 775 mila retweet.
Four more years. pic.twitter.com/bAJE6Vom — Barack Obama (@BarackObama) 7 novembre 2012
Qualche statistica su Twitter da MARKETERs
Dopo queste statistiche un po’ più pop, qualche statistica più da markettari (reperibili, tra i vari luoghi, qui):
- Twitter ha 320 milioni di utenti attivi su base mensile (in totale, però, ha 1,3 miliardi di iscritti)
- Di questi 320 milioni, 100 milioni sono attivi ogni giorno, rendendo Twitter il social con la percentuale di utenti più attiva
- Dei 320 milioni di utenti, ben 74 milioni sono provenienti dagli Stati Uniti
- L’emoji con più successo su Twitter è 😂, utilizzata 14,5 miliardi di volte
- L’hashtag più utilizzato è #FF, che si riferisce alla tradizione del Follow Friday, in cui gli utenti consigliano altri profili da seguire
- Il 24,6% degli account verificati su Twitter è costituito da giornalisti.
Come verranno celebrati i 10 anni di Twitter?
Twitter ha proposto l’iniziativa #LoveTwitter (con tanto di hashtag emoji dedicato), per permettere ai suoi follower più affezionati di interagire:
Questa mattina, inoltre, molti di noi hanno aperto Twitter, e si sono visti questo: Intorno all’ora di pranzo è arrivata a tutti gli utenti questa newsletter emozionale, più gradita, da chi davvero ama Twitter, degli auguri di compleanno del proprio amico più caro:
Ma ovviamente la parte più emozionale è stata riservata a Twitter stesso, dove l’account ufficiale di Twitter ha twittato questo bellissimo video:
Starting in 🇦🇺 on 3/21 and moving across the 🌍, we thank you for 10 incredible years.
Love, Twitter#LoveTwitterhttps://t.co/pH4WWdgK6q
— Twitter (@twitter) 20 marzo 2016
Anche qualche brand sta festeggiando il compleanno di Twitter, tra cui TIM, che sta addirittura sponsorizzando l’hashtag #socialparty. La proposta di festeggiamento di TIM è stata presa alla lettera da Heineken, che ha risposto così:
. @TIM_Official siamo pronti nel tempo di un tweet! #socialparty #lovetwitter pic.twitter.com/1CuIt5zNMv — Heineken Italia (@Heineken_IT) 21 marzo 2016
Ma ovviamente non è l’unico brand: c’è, per esempio, anche la squadra di calcio dell’Inter che si unisce ai festeggiamenti:
10 anni di tweet… Auguri nerazzurri a @twitter! 🎂🎊🎉 @TwitterItalia #LoveTwitter pic.twitter.com/YTTFyb2N1h
— F.C. Internazionale (@Inter) 21 marzo 2016
Ma noi, perché amiamo Twitter?
Alla fine Twitter è fatto dalle persone, e proprio per questo ho chiesto ai ragazzi della community MARKETERs le ragioni per cui loro amano Twitter (ovviamente, stando dentro i 140 caratteri).
- Sara Tebaldini: “Quando mio figlio mi chiederà cos’è l’amore, gli ricorderò la mail di Twitter per #LoveTwitter e 1000 di questi anni“
- Riccardo Buson 1): “#LoveTwitter perché si può scrivere quanto si vuole, quando si vuole, senza risultare troppo pesanti.“
- Riccardo Buson 2): “#LoveTwitter perché qui non si perde tempo. 140 caratteri, velocità di pensiero e d’esecuzione.“
- Valentina Giusto: “#LoveTwitter perché parli ai brand e i brand ti rispondono“
- Marco Antonio Rizzo: “#LoveTwitter perché è il più vero. In effetti quando pensi ad una cosa, la pensi sotto i 140 caratteri.”
- Daniele Ceschi: “Perché non è democratico, e tendenzialmente i coglioni non se li caga nessuno. Unisce gli utenti per argomenti e non per “amicizie“
- Eleonora Cordella: “#LoveTwitter perché si capisce subito chi è simpatico e chi no“