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Social Football Summit: il calcio che piace ai marketer

da 3 Novembre 2019Novembre 6th, 2019Nessun commento
SFS - Social Football Summit

Poteva il gioco più bello del mondo, e che muove più denaro rispetto agli altri sport in ambito marketing e sponsorizzazioni, non avere un evento a lui interamente dedicato? Ci hanno pensato Social Media Soccer e Go Project a organizzare l’unico evento in Italia con focus su digital marketing e innovazione nel mondo del calcio: il Social Football Summit.

Perché è importante approfondire i temi digitali in ambito sportivo, soprattutto calcistico?
Abbiamo provato a dare una risposta in questo articolo.

Social e Serie A

L’impatto dei social media sul mondo del calcio negli ultimi anni è stata devastante. Reputazione, successi e introiti sono fattori adagiati su una bilancia che pende sempre più verso i social piuttosto che sul campo da gioco.
Il gran numero di fan social, infatti, attira interessi economici (sponsorizzazioni e quant’altro) considerevoli, tanto da trasformare le aziende sportive e i giocatori in veri e propri brand, con i propri valori, la propria identità, il proprio tono comunicativo.

Non serve spostarsi nei campionati esteri, come la Premier o LaLiga, per osservare questo trend. Restiamo in Italia, nella nostra Serie A.

I numeri della Serie A

Analizziamo i numeri della Serie A sui principali social utilizzati da squadre e giocatori:

  • 2,61 miliardi di fan,
  • 1,14 milioni di post,
  • 8,58 miliardi di interaction.

[Dati di Social Media Soccer]

Sui social come in campionato, la Serie A è dominata dalla Juventus, la prima società a sfruttare a pieno i social come strumento di awareness. In seconda posizione troviamo il Milan, forte della sua tradizione e di fan sparsi in tutto il mondo (soprattutto in Cina). Ai piedi del podio si posiziona un’Inter in rapida ascesa, che ormai da un paio d’anni sta svolgendo un ottimo lavoro dal punto di vista comunicativo.

Classifica Serie A

CLASSIFICA SERIE A

 

Alcuni calciatori, uno su tutti Cristiano Ronaldo, valgono da soli più di moltissime squadre messe insieme. E il paragone funziona sia per quanto riguarda i fan social, sia in termini di brand equity e introiti.
Senza entrare in gossip e varie motivazioni extra-calcistiche, è interessante notare che, tra i Top 5 profili social dei calciatori militanti in Serie A, quattro sono giocatori della Juventus. Ancora una volta si nota come il lavoro di awareness portato avanti dalla società non si limita al solo marchio Juve, ma si estende anche ai suoi calciatori.

Classifica calciatori

Classifica calciatori

Calcio e comunicazione social

Il valore del calcio social è testimoniato anche dalla crescente creatività che le squadre di calcio sfoggiano nella creazione e nella distribuzione dei contenuti che sono destinati ai social media.
Basti pensare ai video prodotti dall’Inter per salutare i calciatori appena acquistati, o il filmato diffuso dalla Roma per ufficializzare il rinnovo del contratto di Florenzi. I social sono un punto di incontro tra un club e i tifosi, a prescindere dalla distanza geografica: e non è un caso che i profili ufficiali delle società (su Twitter, ma non solo) siano disponibili sia in lingua italiana che in altri idiomi.

https://twitter.com/OfficialASRoma/status/1025057083253612544

Certo, i numeri fatti registrare dai profili social non possono incidere sui risultati in campo, mentre è vero l’esatto opposto: le prestazioni e le vittorie sono un prezioso carburante per l’aumento del numero di follower.

Si prenda, per esempio, la situazione di Inter e Atalanta al termine dello scorso campionato, che le ha viste qualificarsi all’edizione della Champions League di questa stagione solo all’ultima giornata. Ebbene, tra maggio e giugno l’Inter è cresciuta sui social di oltre il 6 per cento, mentre l’Atalanta ha sfiorato il 5 per cento. Come è evidente, dunque, l’approdo a una competizione internazionale finisce per richiamare tifosi anche al di là dei confini nazionali.

Business in campo e fuori

Dietro i social network e i profili delle squadre di calcio di Serie A ci sono importanti opportunità di business: il valore economico deriva dalla possibilità di arrivare a una platea sempre più ampia di interlocutori, nell’ambito di progetti che possono produrre utili. Chiaramente, se poi non si vince sul campo, è più complicato vedere crescere i risultati in Rete. Le squadre più all’avanguardia non si limitano a diffondere notizie e foto sui social, ma si servono, per esempio, delle Instagram Stories per far conoscere gli eventi a cui prendono parte i giocatori. Ciò che rende l’uso dei social media diverso e originale, quindi, sta nel produrre contenuti che riguardino i club a 360 gradi, anche per iniziative ed eventi al di fuori del campo.

Per gli sponsor è fondamentale puntare su club ben attivi sui social network. Le relazioni che vengono attivate tramite Facebook, Twitter o Instagram superano i rapporti classici con i media tradizionali e raggiungono nicchie che magari la televisione e i giornali non sono più in grado di intercettare. I social devono servire alle società per raccontare e promuovere la propria storia e la propria identità, nel contesto di un’opera di valorizzazione di enorme rilievo. Attenzione però, i social possono elevare un personaggio o una società sportiva alle stelle, ma possono anche compromettere l’immagine in modo virale.

Dugout

In effetti, mancava all’appello un social interamente dedicato al calcio.
Ecco Dugout, il primo social network pensato per gli appassionati di calcio, per non perdersi neanche una notizia dentro e fuori dal campo. Tra le italiane, hanno già stretto una partnership con Milan, Roma e Juve.

dugout

Dugout funziona, in primis, come un accumulatore di notizie, video e statistiche sulle squadre e sui giocatori che decidiamo di seguire.
L’altro aspetto importante di Dugout è il fattore “immediatezza”: un vero e proprio social network che garantirà contenuti esclusivi a tutti gli iscritti. Video, interviste e curiosità che per le prime 24 ore non si potranno trovare da altre parti in Rete.

L’obiettivo dei fondatori e delle società che hanno aderito, tra le quali alcune hanno anche degli amministratori nell’organigramma del social, è quello di fare la lotta agli altri social, in particolare Facebook e Instagram (Twitter tende a collaborare con queste realtà piuttosto che cercare uno scontro), soprattutto per quanto riguarda il merchandising e i ricavi connessi.

eSport

Un altro tipo di calcio che tiene incollati milioni di appassionati allo schermo è quello legato al gaming online e agli eSport. Un business da 1,1 miliardi di dollari e 450 milioni di spettatori a livello globale, con numeri in forte crescita. Impossibile ignorarlo.
In Italia citiamo Mkers, un team composto da coach e atleti di eSport, che annovera tra le proprie fila anche Daniele “Prinsipe” Paolucci, campione europeo di Fifa 17.

Roma, Stadio Olimpico

Se siamo riusciti a incuriosirvi e vorreste approfondire il tema del calcio giocato sui social, vi invitiamo a partecipare al Social Football Summit 2019 di Roma, previsto per il prossimo 20 e 21 novembre.

Nella cornice dello Stadio Olimpico si alterneranno, in oltre 30 panel, 75 top speaker e si parlerà di temi attualissimi come digital marketing, fan engagement, start-up, digital transformation, innovazioni, eSport e tanto altro. L’evento è caratterizzato dalla partnership con la Lega Serie A e dalla presenza di speaker e aziende internazionali della Football Industry.

Per partecipare basta cliccare qui.

 

Articolo a cura di Nicola Bonavigo.

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Le ragazze e i ragazzi della Redazione: un team variopinto di pianificatori e marketing geek.

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