
È notizia di circa un mese fa il via libera da parte della commissione europea alla fusione tra WIND e H3G. Il nuovo operatore avrà oltre 31 milioni di clienti, ma attenzione anche all’ingresso di Free Mobile, l’operatore low cost francese. Come cambiano le cose in Italia?
Era da oltre un anno che correva la voce, ma il via libera ufficiale c’è stato solo il primo di Settembre, quando l’antitrust Europeo ha approvato la creazione di una joint venture paritetica tra WIND e H3G, due dei principali operatori telefonici in Italia. Una mossa studiata appositamente per sviluppare le sinergie che solo due operatori così importanti possono mettere in piedi, al fine di riuscire a dare una ventata di fresco al mercato delle telecomunicazioni, ormai immobile da troppi anni.
Inizialmente i tecnici di Bruxelles avevano avuto delle riserve a riguardo, perché la joint venture sarebbe stata così grande da eliminare quasi completamente la concorrenza nel mercato italiano della telefonia mobile al dettaglio, portando una limitazione alle alternative di scelta così importante da comportare un calo della qualità dei servizi e un aumento dei prezzi inversamente proporzionale alla qualità, con il rischio di comportamenti scorretti da parte degli altri due competitor principali, Vodafone e TIM, che avrebbero potuto realizzare un cartello in modo da “coordinare il loro comportamento concorrenziale”. Per questo motivo l’antitrust ha deciso di concedere la fusione, a patto però che entrasse una nuova figura per lasciare inalterato il numero di attori e di creare uno stimolo a migliorare sempre più.
Fonte: Il Sole 24 Ore
Il quarto player è il francese Iliad
Vodafone, TIM, H3G/WIND. Ne manca uno. Alla chiamata ha risposto Xavier Niel, il fondatore della compagnia francese Iliad, deciso a rivoluzionare anche il mercato della telefonia italiana. Ma chi è Iliad? È un’importante operatore delle telecomunicazioni francese nato nel 1990 e proprietario della compagnia telefonica low-cost Free Mobile, fondata nel 2012 e che in soli tre anni è riuscita a raggiungere quota 11 milioni di clienti Francia, con una quota di mercato del 16%.
Il segreto? Un’offerta apparentemente imbattibile, che prevede due diverse opzioni: una a 2 euro al mese, che garantisce 120 minuti verso tutti, SMS/MMS illimitati e 50 MB in 4G, e l’altra a 19,99 euro al mese, con chiamate, SMS ed MMS illimitati e 50 GB di internet 4G.
Se si pensa che a oggi in Italia, Vodafone e TIM offrono promozioni con minuti e messaggi illimitati, e rispettivamente 8 e 6 Gb di internet a 49,00€ e 40,00€, sarà di certo molto interessante vedere come evolveranno le offerte che questi operatori faranno per non farsi scappare i clienti che nel corso di questi anni sono riusciti a conquistarsi.
Al momento però non si sa ancora quando Iliad comincerà a operare in Italia: l’obiettivo è quello di raggiungere una quota di mercato del 15% grazie al suo modello low cost, che abbatte i tradizionali costi di marketing in favore di un approccio maggiormente basato sul passaparola degli appassionati e sulle recensioni degli utenti soddisfatti.
Senza perder tempo, tra luglio e agosto Iliad ha costituito due società che fanno capo alla casa madre francese: Iliad Holding S.p.a. e una sua controllata, Iliad Italia S.p.a , con sede nella capitale. Un aspetto che desta interesse è che queste due società non si occuperanno solamente di telefonia: fra le attività inserite nel comunicato si legge anche “l’esecuzione di attività connesse e strumentali, incluse attività editoriali, pubblicitarie, di information technology, online e multimediali e in generale attività commerciali, finanziarie e immobiliari”.
Cosa cambia nella telefonia italiana?
Gli impatti di questa mossa (neanche troppo inaspettata dato che i primi rumors sulla questione sono datati novembre 2013) lasciano aspettative con i fiocchi. L’aumento della competitività nei prezzi e nei servizi porterà senza dubbio grandi investimenti in ricerca e sviluppo, ma anche nelle infrastrutture. Tali investimenti mireranno innanzitutto a raggiungere con la rete 4G tutti gli italiani, mentre il passo successivo sarà il 5G e la nuova primavera della telefonia fissa, che sta tornando importante dal punto di vista dei ricavi.
Tuttavia, bisognerà attendere almeno qualche mese prima di cominciare a sentire gli effetti di questa grossa operazione, che dovrebbe essere effettivamente conclusa – salvo ulteriori ritardi – entro il quarto trimestre di quest’anno. Nell’immediato futuro non avremmo alcun beneficio effettivo, e anzi i due operatori al momento continuano a essere considerati come se fossero separati. Ciò significa che che gli attuali utenti non dovranno cambiare piano tariffario, né tantomeno sono previsti cambiamenti nelle loro offerte nel breve periodo.
Ciò che è certo è che dall’operazione si forma un colosso da 31 milioni di utenti mobile, nei numeri secondo solo a Telecom Italia, per la nascita di un nuovo operatore – un nuovo brand? – del quale si sentirà sicuramente parlare nel prossimo periodo.