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Digital

User Generated Content: 5 aziende che li sanno sfruttare

da 18 Febbraio 2016Febbraio 22nd, 2016Nessun commento
Gli utenti vogliono essere sempre più protagonisti delle community di cui fanno parte e quale modo migliore per accontentarli se non attraverso gli user generated content?

User Generated Content (UGC), in italiano Contenuto Generato dall’Utente, è un fenomeno frutto del web 2.0 e fatto proprio dal marketing. Una operazione di marketing che sfrutta l’UGC coinvolge l’utente in modo attivo, rendendolo protagonista e artefice di un contenuto nuovo e originale, che verrà poi utilizzato a fini commerciali. Come molte tecniche di marketing, nasce in contesti non business, e l’esempio più famoso è ancora oggi uno dei più famosi e utilizzati: Wikipedia, l’enciclopedia che ogni giorno si amplifica grazie ai contributi degli utenti, è fondata su questo genere di contenuti.

Per attirare le persone e far in modo che lascino il loro contributo, è necessario generare in loro un senso di appartenenza ad una community oppure offrire un buon motivo per contribuire e continuare a farlo.

Vediamo ora 5 aziende che hanno saputo gli UGC a loro vantaggio.

1. TripAdvisor

Piattaforma fondata su questo genere di contenuti è TripAdvisor, uno dei portali di recensioni più famosi al mondo. Quanti di voi hanno cercato proprio qui informazioni su hotel, ristoranti, attrazioni ecc.? E quanti di voi hanno un account con il quale recensiscono tutti i posti in cui mettono piede per poter raggiungere il prossimo distintivo? TripAdvisor infatti premia gli utenti più attivi con traguardi e coccarde che sono perfettamente inutili nella vita reale ma che spingono le persone come me a voler contribuire sempre più.

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Zooppa

Zooppa è una community dedicata allo sviluppo di contest creativi basati su brief proposti dai brand. Gli utenti dunque hanno la possibilità di cimentarsi in un vero e proprio lavoro che, nel caso di vittoria, verrà retribuito. Il vincitore può riceve un premio dalla community in base ai voti raccolti, uno dal cliente che ha proposto il contest e uno dalla giuria di Zooppa.

BlaBlaCar

Ospite del corso di Social Media Marketing organizzato da Marketers Academy, Maria Fossarello ci ha svelato che anche BlaBlaCar punta sul senso di appartenenza ad una community per incentivare i propri utenti.

Ogni mese infatti tra gli utenti vengono eletti tre fortunati. Ambasciatore/ice del mese, utente iscritto da almeno 12 mesi che ha ricevuto almeno 12 feedback, il 90% dei quali sono positivi; questa nomina implica una maggiore fiducia da parte degli atri utenti e dunque una maggiore facilità nel trovare compagni di viaggio.

Alcuni contributori lasciano feedback divertenti e per questo motivo viene nominato anche il Feedback del mese. In questo modo i vari utenti vengono incentivati ad inserire commenti originali che possano essere riconosciuti.
Infine BlaBlaCar si interessa anche alle passioni dei suoi utenti attraverso l’elezione della BlaBlaStar, una persona che cattura l’attenzione per un hobby, un interesse o un lavoro particolare da raccontare alla community.

QVC Italia

Anche il canale di shopping e intrattenimento ha sfruttato gli UGC chiedendo alle proprie telespettatrici di postare una foto sui social utilizzando l’hashtag #ModellaQVC per poter essere scelte come modelle per un giorno.

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Come ignorare una richiesta del genere al prezzo di una foto? Le donne che hanno partecipato al contest sono infatti state tantissime e una giuria ha selezionato le candidate che più rispecchiavano i canoni ricercati, dando loro la possibilità di apparire sul piccolo schermo.

Sii Come Bill

La pagina più virale degli ultimi mesi ha creato un gruppo chiuso chiamato Aspiranti Bill in cui gli utenti possono dare spazio alla fantasia e suggerire nuove idee per le card. Le proposte vengono poi sottoposte al giudizio degli altri membri del gruppo che a colpi di like scelgono quali card verranno poi pubblicate sulla pagina ufficiale. Andrea Nuzzo, creatore della pagina e ospite, oltre ad aver intuito i segreti per aver successo sui social, ha anche capito l’importanza di coinvolgere concretamente i propri seguaci. Non possiamo certo considerarla un’azienda, ma sicuramente aspira a diventarlo.

Mi sono focalizzata su cinque casi discussi lo scorso 13 febbraio al corso di Social Media Marketing, ma gli UGC sono davvero diffusissimi e potremmo continuare con molti altri esempi, per questo chiedo a voi di segnalarne altri sui commenti a questo post 🙂

Nadia De Luca

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