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ViralVeneto introduce un bot per superare il gap informativo tra ASL e cittadini

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Laddove le informazioni sui canali ufficiali non riescono a raggiungere i cittadini, ViralVeneto interviene. E si rinnova.

Si tratta del primo account italiano nato in accordo con gli enti istituzionali per fornire ai cittadini informazioni corrette sulle norme emesse per fronteggiare la pandemia da COVID-19, in un linguaggio chiaro e più adatto ai social.

Di questo virtuoso progetto ideato da Veronica Civiero ne avevamo già parlato. In questi mesi, non ha mai interrotto la sua attività, ma sicuramente dopo la nuova ondata della pandemia da coronavirus, e di nuovi DPCM, è stato necessario intensificare il lavoro.

Per poter rispondere in modo veloce e puntuale alle numerose richieste di informazioni sul funzionamento dei punti tampone e di chiarimenti sui DPCM, ViralVeneto ha lanciato mercoledì 11 novembre un nuovo servizio che permette di avere un assistente virtuale attraverso un bot su Facebook Messenger.

Prima di tutto, qual è il problema?

Ogni Asl dovrebbe aggiornare in tempo reale le proprie informazioni online in merito ad orari, luoghi, modalità e accessi per i servizi e soprattutto per quanto concerne i punti tampone. Ciò spesso non avviene, a causa della situazione emergenziale e della mancanza di digitalizzazione (e anche di personale) di queste strutture. Quindi, ViralVeneto ha sfruttato i contatti con le Ulss per creare un grande bot informativo per poter colmare tale gap tra istituzioni e cittadini.

Di cosa si tratta?

È un bot disponibile su Facebook Messenger, creato con il software ManyChat che permette l’automatizzazione delle interazioni con gli utenti. In tal modo, chiunque scriva sulla chat di Messenger di ViralVeneto potrà ricevere le risposte in modo rapido e immediato, senza tempi di attesa. Basta avviare il bot e selezionare il tipo di informazioni che sta cercando

bot viralveneto

Inoltre, com’è stato detto da Veronica Civiero sul proprio Instagram, è importante che queste iniziative siano diffuse non solo attraverso i canali digitali, ma anche attraverso quelli locali e televisivi per poter arrivare a un bacino di pubblico più ampio possibile. In tal modo si riescono a raggiungere anche gli utenti che magari non molto abituati a strumenti quali bot e che potrebbero manifestare una sorta di diffidenza. Quindi, il lavoro comunicativo dietro a iniziative come queste deve essere a 360°.

viralveneto viralveneto

La pagina instagram di ViralVeneto è riuscita a mantenere buoni livelli di engagement?

Se da un lato il lavoro e lo sforzo richiesti per portare avanti il progetto sono considerevoli, dall’altro i risultati premiano l’iniziativa. Infatti, è interessante vedere come il trend di crescita del profilo sia in continua salita osservando il grafico (di sinistra) che analizza il periodo dal 17 febbraio (momento in cui la pagina è stata creata) fino al 16 novembre. Ancora più interessante vedere come nel grafico di destra, che analizza gli ultimi tre mesi da agosto a metà ottobre, ci fosse un periodo di stallo, in cui la pagina manifestava meno interazioni e picchi di crescita dovuti ovviamente anche all’assenza di DPCM da spiegare e ulteriori informazioni nuove da dare. Al contrario con la nuova situazione emergenziale c’è stato un nuovo aumento di followers o meglio dire utenti e cittadini alla ricerca di informazioni, che potessero essere chiare.

In conclusione, iniziative come questa dovrebbero servire come base di partenza per tutte le istituzioni e per le altre regioni. Diventa sempre più necessario che il comparto sanitario implementi anche figure e strumenti digitali che possano aiutarli con la veicolazione corretta delle informazioni per evitare di sovraccaricare ulteriormente il sistema. Infatti, sarebbe un seppur minimo aiuto per migliorare la gestione in fase di emergenza. Chiaramente, non si tratta dell’unico problema per cui ospedali e Asl sono in affanno e neanche del più importante, anzi. Tuttavia, una comunicazione più lineare e corretta verso i cittadini, che possa essere anche digitalizzata favorirebbe un’organizzazione più efficace, che a sua volta renderebbe il sistema un po’ più efficiente.

Valentina Ruberto

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