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Zuckerberg contro la disinformazione: arriva Facebook News

da 5 Novembre 2019Novembre 6th, 2019Nessun commento

Mark Zuckerberg colpisce ancora e questa volta nel suo mirino ci sono le fake news. Con “Facebook News”, la sua ultima e geniale intuizione, il fondatore di Facebook mira a promuovere l’informazione veritiera e trasparente dando la possibilità all’utente di selezionare personalmente i contenuti sui quali essere costantemente informato.

La notizia è fresca fresca e sembra essere stata accolta con gran entusiasmo da parte degli utilizzatori di Facebook: dal 25 ottobre scorso nella home-page del social network (per ora solo negli Stati Uniti ma presto anche nel resto del mondo), accanto all’icona delle notifiche, appare un nuovo simbolo, quello di Facebook News, la nuova funzionalità progettata per rendere Facebook un sito più credibile e attendibile.

A dare comunicazione dell’imminente introduzione di Facebook News è stato proprio il suo inventore, nonché CEO, Mark Zuckerberg, attraverso un post, su Facebook ovviamente, che nel giro di qualche minuto ha fatto letteralmente il giro del mondo, arrivando a contare quasi 40.000 mi piace e più di 5000 commenti.

Zuckerberg ha espresso una grande preoccupazione sul dilagare della disinformazione, ponendo l’attenzione sull’importanza del giornalismo di “alta qualità”; un giornalismo, come scrive Zuckerberg, a sostegno della democrazia e del diritto di espressione, fondamentali per garantire il progresso comune. Ma come sottolineato dal creatore di Facebook, soprattutto negli ultimi anni caratterizzati dal sopravvento della tecnologia, il mondo dell’informazione appare radicalmente mutato e, il più delle volte, in peggio, ragion per cui era necessario trovare una soluzione per riequilibrare l’attendibilità del social network.

Prova a pensare a quando apri Facebook e cominci a scrollare la tua bacheca: quante volte ti capita di imbatterti in fake news? E quante volte, trovandoti di fronte ad una notizia riportata da una testata giornalistica nazionale nota, ti sorge il dubbio che, in realtà, quella notizia non sia del tutto veritiera, ma sia stata artificiosamente gonfiata per aumentare le interazioni dei reader a suon di mi piace e commenti? Tutto questo, purtroppo, sta lentamente modificando il rapporto tra giornalismo e social network e rappresenta un disincentivo all’informazione, alla sete di conoscenza e di sapere.

Ecco quindi spiegata la preoccupazione di Zuckerberg e il suo tentativo di rendere il social blu più famoso del pianeta una piattaforma credibile dalla community, non soltanto finalizzata al puro svago e intrattenimento, ma soprattutto a permettere agli utenti di venire a conoscenza dei principali fatti di attualità, nonché di crearsi una propria sezione personalizzata in cui poter essere costantemente aggiornati sulle tematiche di interesse personale.

Un po’ di chiarezza: cosa sono le fake news?

Prima di entrare nel vivo di Facebook News, bisogna conoscere qual è il nemico che Zuckerberg ha voluto contrastare, ossia le fake news. Ultimamente se ne sente molto parlare, visto che attorno ad esse ruota un business particolarmente redditizio seppure molto scorretto.

Una fake news è una notizia pubblicata su una pagina web che riporta un fatto inventato di sana pianta, oppure il cui contenuto è stato manipolato e distorto al fine di renderlo più accattivante quando la notizia capita sotto il naso dell’utilizzatore. La caratteristica principale di una fake news è il suo elevato livello di attrattività per il lettore, che sfrutta sapientemente il modo in cui ciascuno di noi si relaziona al web. Si può ben dire, infatti, che si è aperta l’era della velocità e dello “smanettamento”: quando si scrolla il feed di Facebook (ma anche di Instagram e Twitter) si tende a prestare poca attenzione ai contenuti e si scorre la bacheca rapidamente e, spesso, distrattamente, come se il movimento del pollice fosse oramai una sorta di automatismo.

fake news facebook

Questo è il motivo per cui il like scatta quasi d’impulso quando appare una bella immagine, corredata da una didascalia o da un titolo interessante e qualche bel colore caldo sullo sfondo. Ebbene, è proprio su tali meccanismi che il mondo delle fake news insiste, proponendo delle notizie appetibili per gli inserzionisti in quanto acchiappatrici seriali di like.

Tali notizie il più delle volte fanno leva sulle emozioni e sui sentimenti delle persone, suscitando fin dalla prima lettura del titolo una reazione. E che si tratti di una reazione positiva o negativa, questo non conta, perché nella frazione di un secondo siamo spinti a cliccare il link riportato per saperne di più e… ecco che il gioco è fatto!

Per non parlare, poi, della ri-condivisione della notizia: in questo modo la bufala continua a girare sul web avendo sempre più feedback, ma, allo stesso tempo, facendo perdere credibilità tanto al social in cui è stata riportata quanto alla testata giornalistica che l’ha messa in circolazione.

Nel vivo della news: tutto quello che c’è da sapere

È a partire da questi presupposti che è nata Facebook News, una nuova funzionalità che per ora è solo sperimentale negli Stati Uniti, ma che ha tutte le carte in regole per diventare effettiva anche nel resto del mondo.

https://twitter.com/facebook/status/1187728402322579457

Come riportato su Facebook Newsroom, la pagina dedicata alle novità di Facebook, la nuova sezione news è una vera e propria partnership finanziaria tra Facebook e l’editoria, alla quale hanno aderito alcune delle principali testate giornalistiche statunitensi come New York Times, Wall Street Journal, Condé Nast e Washington Point al fine di creare una sinergia. Da un lato, infatti, Facebook consente alle testate di espandersi su un pubblico di scala mondiale, aumentando i potenziali abbonati e, dall’altro, l’operato di giornalisti professionisti con l’incarico di curare le notizie pubblicate permette a Facebook di assumere una identità ancor più completa.

La sezione News sarà articolata in questo modo:

  • Today’s stories: si tratta di notizie di portata globale curate da giornalisti esperti che compariranno nel feed di ciascun utente per informarlo in tempo reale sui più importanti fatti di cronaca.
  • Personalization: queste sono invece notizie che, tramite specifici algoritmi, Facebook inserirà nella sezione news a partire dalle preferenze espresse da ciascun utente sulla base dei like, dei commenti o delle condivisioni. Il meccanismo è questo: sei un appassionato di marketing e spesso condividi sulla tua bacheca post inerenti a questa tematica? Ebbene, Facebook ti proporrà giornalmente le principali notizie del settore marketing, permettendoti di stare al passo innovazioni e cambiamenti.
  • Topic section: sono notizie, queste, appartenenti a specifiche categorie, quali l’economia, il divertimento, la salute, il benessere, lo sport e la tecnologia inserite di default da Facebook per garantire un’informazione variegata e completa.
  • Controls: una sezione per nascondere articoli, notizie o tematiche a cui non si è interessati

 

Un’attenta selezione per degli attenti contenuti

Com’è possibile, però, combattere concretamente le fake news? Ovvero, posto l’interesse dimostrato da Facebook per il giornalismo qualificato, su quali garanzie si basa la veridicità delle notizie così riportate? Innanzitutto, come esposto da Zuckerberg alla conferenza di presentazione di Facebook News lo scorso 25 ottobre, i giornalisti che pubblicano le loro notizie devono essere registrati nell’indice della pagina di notizie, al fine di poter identificare i contenuti che essi intendono postare.

In secondo luogo, devono attenersi alle Linee Guida predisposte da Facebook che identificano tre principi fondamentali da rispettare affinché si possa davvero parlare di giornalismo “di alta qualità”.

  • Primo principio: le persone su Facebook apprezzano contenuti informativi e significativi. La sezione Notizie si prefigge lo scopo di soddisfare la curiosità degli utenti sulla base delle loro preferenze, ragion per cui è importante che gli editori si focalizzino su quelle informazioni in grado di creare una connessione con l’utente, suscitando il suo interesse e proponendogli contenuti validi e informativi!
  • Secondo principio: le persone su Facebook apprezzano contenuti autentici e curati. Gli editori devono assicurare la community digitale circa l’attendibilità delle informazioni riportate, eliminando i clickbait e cercando di creare titoli non artificiosi, per evitare di rendere il titolo stesso fuorviante. A questo si aggiunge il dovere per gli editori selezionati di non inserire pop-up, di non allegare link a contenuti del tutto indipendenti dalla notizia e di non inserire contenuti dannosi o ingannevoli.
  • Terzo principio: le persone su Facebook apprezzano gli standard di un comportamento sicuro e rispettoso. Gli editori devono attenersi agli Standard della Community, creati ad hoc per specificare quali contenuti sono consentiti e quali invece severamente vietati, come, ad esempio, quelli che inneggiano all’odio, alla violenza o al razzismo.

Infine, gli editori devono servire un pubblico sufficientemente ampio, la cui estensione è specificata da alcune soglie variabili a seconda della categoria di notizie di riferimento. Facebook cerca di assicurare, così, un controllo puntuale e dinamico del giornalismo online, provvedendo ad effettuare controlli seriali per verificare che i criteri siano sempre rispettati.

Zuckerberg si è detto “ottimista sul fatto che se ascoltiamo con attenzione le idee e le preoccupazioni dei media nel mondo, possiamo crescere nel tempo”. Una crescita, quella su Facebook, che è quindi finalizzata a fare una grande pulizia dei contenuti, mostrando molto interesse a fare in modo che il social si evolva di pari passo all’evoluzione dei contenuti. Si ha sempre più bisogno di informazioni veloci, digeribili, chiare e comprensibili e se un social non è in grado di fornire tutto questo, il suo destino è quello di perdere il consenso della sua “clientela”, cosa che Facebook intende assolutamente scongiurare.

Il progetto di Zuckerberg è sicuramente attuale e in linea con le aspettative della community; ora non ci resta che aspettare che Facebook News compaia anche per gli utenti italiani!

Greta Zaramella

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