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L’Italia trionfa all’Eurovision 2021: Rock’n roll never dies

Eurovision 2021 Open Up

Dopo la sfortunata cancellazione della precedente edizione a causa della pandemia, la scorsa settimana l’Eurovision Song Contest ha riaperto i battenti, festeggiando così la 65esima edizione ed aggiudicandosi i titoli di più longevo contest musicale mai creato e di evento non sportivo più seguito al mondo.

Cos’è l’Eurovision e come si partecipa?

Spoiler da subito: i Måneskin hanno vinto la competizione con la canzone Zitti e Buoni, diventando il primo gruppo rock a compiere l’impresa dal lontano 2006.

Per chi non è familiare con il format facciamo un piccolo riepilogo.

L’Eurovision Song Contest è organizzato dall’EBU (European Broadcasting Union), di cui fanno parte 115 organizzazioni (emittenti radiotelevisive) per una rappresentanza di 56 paesi, a cui si aggiungono altri soci in Asia, Africa, Australia e nelle Americhe, per un’audience potenziale di 1.07 miliardi di persone.

European Broadcasting Union

Ciascuna emittente partecipante sceglie il proprio rappresentante, massimo sei persone, e la canzone, di massimo tre minuti ed inedita, attraverso una selezione nazionale televisiva, come nel caso dell’Italia, oppure con una selezione interna. Il termine ultimo per l’invio della scelta è metà marzo ed il vincitore del concorso viene nominato attraverso due semifinali ed una “Grand Final”.

Ci sono, tuttavia, sei Paesi che sono automaticamente qualificati alla finale in quanto sono i maggiori contribuenti economici dell’EBU: i cosiddetti “Big 5”, ovvero Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna ai quali si aggiunge il Paese ospitante, che è sempre il vincitore della precedente edizione.

Perchè Rotterdam?

Nel 2019 vinse il rappresentante olandese Duncan Laurence con la canzone Arcade, perciò il contest, già nel 2020, si sarebbe dovuto tenere a Rotterdam; in seguito alla cancellazione di quell’edizione a causa Covid, il Paese è stato comunque riconfermato come “host country” e quindi, per l’edizione 2021, siamo rimasti proprio nel paese dei tulipani.

Questione di punti

Da ciascuna delle due semifinali emergono altri 10 paesi per un totale di 26 partecipanti alla Grand Final. Le esibizioni sono completamente live tranne per la parte strumentale dato che, da un po’ di anni, non è permesso l’utilizzo live degli strumenti. Fa sempre un certo effetto vedere i musicisti che ci danno dentro con violini, chitarre o pianoforti circolari sapendo che il suono è sempre precedentemente registrato!

Dopo che tutte le canzoni si sono esibite, ciascun Paese assegna alle dieci canzoni che preferisce due set di punti: i punti da 1 a 7 vanno rispettivamente dalla decima preferita alla quarta, 8 vanno alla terza, 10 alla seconda e, infine, alla prima vengono assegnati i famosissimi “douz points”, ovvero 12 punti.

Il primo set è assegnato da una giuria di esperti dell’industria musicale ed il secondo dal televoto. Ovviamente, per impedire che vinca sempre il Paese con la popolazione più numerosa, il pubblico da casa non può mai votare per il proprio rappresentante, ed è proprio in questo momento che entrano in gioco le amicizie dei Paesi con i propri confinanti.

Tra geopolitica ed alleanze

Di solito, il gruppo dei Paesi scandinavi si scambia qualche aiutino, così come accade per i Paesi dei balcani, per quelli dell’Est o per Cipro e la Grecia che, a meno di colpi di scena clamorosi, si regalano quasi sempre a vicenda i tanto desiderati 12 punti.

Tra i più sfortunati c’è quasi sempre l’Italia che non riesce ad ottenere i 12 punti nemmeno da San Marino! Capita spesso che i fan italiani più accaniti arrivino addirittura a modificare la pagina wikipedia dello stato sammarinese, inneggiando ad improbabili invasioni come ripicca per il mancato favoritismo.

Bisogna, però, specificare che nelle semifinali votano solo i paesi presenti, più 3 dei 6 finalisti. Per avere ulteriori informazioni e chiarimenti sul regolamento è sempre disponibile il sito web ufficiale dell’ESC.

Tema 2021: libertà di esprimersi

Il tema dell’ ESC 2021 è stato “Open Up”, un titolo lasciato incompleto di proposito affinché ciascun fan completasse la frase con la propria personale interpretazione. Ci si può aprire all’amore, alla pace, al futuro, o come dicono gli organizzatori, alle opinioni differenti e, soprattutto, alla diversità dei generi musicali.

Al logo generico ideato da JM International ed aggiornato nel 2015 da Storytegic, ne è stato associato uno nuovo realizzato dall’agenzia Clever ° Franke. Il logo connette Rotterdam con le capitali degli altri paesi partecipanti ed è una continuazione del design adottato nel 2020 per il quale aveva vinto l’European Design Award ed il Red Dot Design Award.

Eurovision 2021 Open Up

Organizzazione Covid-wise

E’ stata una delle edizioni più combattute mai organizzate. L’emozione era palpabile, non solo per le performance in sè, alcune dimenticabili ed altre davvero mozzafiato, quanto per la presenza del pubblico: 3500 persone tutte vicine e senza mascherine che assistevano spensierate allo show.

 

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L’evento è stato utilizzato dal Governo olandese come una sorta di test per verificare e comprendere come eventi di una certa dimensione possano essere organizzati in maniera sicura nel rispetto delle norme anti-Covid ma, nel contempo, assicurando divertimento e coinvolgimento.

Infatti, ogni membro del pubblico poteva accedere all’Arena solo presentando l’esito negativo del tampone e chi proveniva dall’estero ha dovuto osservare la quarantena obbligatoria di cinque giorni. Chapeau per lo sforzo degli organizzatori perché ci hanno regalato uno show da paura e, a detta degli stessi partecipanti, super sicuro.

Le performance

Ora veniamo alla parte succosa e che tutti aspettavate: le performance. Si sono susseguiti angeli in catene (Norvegia), inneggi al “diablo” (Cipro), rap russo con messaggi di women empowerment (Russia), electro-folk ucraino, ritmi mediorientali che ti fanno ballare anche se non vuoi (Azerbaijan) ed un vero colpo di scena: la Croazia non va in finale con la canzone Tik tok.
Twitter era letteralmente scoppiato in aria in seguito alla notizia.

Nella seconda semifinale l’attenzione è stata rubata quasi esclusivamente da San Marino che, quest’anno, ha deciso di giocare da fuoriclasse, facendosi rappresentare da Senith e Mr. FLO RIDA con una canzone dal titolo “Adrenalina”.

 

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Il popolo del web si è poi scatenato rinominando la pagina wikipedia della repubblica sammarinese in “Repubblica di San Adrenalina” ma la canzone non ha ottenuto un punteggio soddisfacente in finale, rimanendo relegata nella seconda parte della classifica.

Sono spiccati anche gli islandesi Daði & Gagnamagnið sia per la canzone che per la sfortuna di non aver potuto esibirsi live a causa di un membro della band che è risultato positivo al Covid19 nei giorni precedenti all’evento. Per garantire l’esibizione, sono state usate le immagini di una delle rehearsal e lo stesso è avvenuto durante la finale, cosa che non li ha svantaggiati per nulla, dato che sono riusciti a chiudere al quarto posto.

Cosa è successo all’Australia?

Anche l’Australia non ha potuto partecipare in presenza a causa delle varie restrizioni di viaggio imposte, optando dunque per un’esibizione pre-registrata che è andata in onda sui mega schermi dell’Ahoy Arena.

E se vi state chiedendo perché mai l’Australia partecipi alla competizione, la spiegazione più semplice è che sono dei fan sfegatati. Trasmettono lo show dal 1983 e nel 2014 sono stati invitati come ospiti speciali, decidendo poi di rimanere anche per le edizioni successive. Quest’anno, però, per la prima volta non sono riusciti a qualificarsi alla finale, lasciando il record di finalista permanente all’Ucraina.

Arrivando finalmente all’Italia, i Måneskin hanno distrutto il palco dell’Ahoy durante la finale. Da più di una settimana erano dati stabilmente come favoriti e non senza merito. Tuttavia, il margine di vittoria era molto inferiore al solito, il che già presagiva che la vittoria sarebbe stata sudata. La performance è stata esplosiva, senza dubbio la migliore della finale, infatti sono stati tra i top 9 al televoto in tutti i paesi partecipanti.

Eurovision e social media

La band è stata presentata durante la prima semifinale, durante la quale il loro profilo Instagram ha avuto un sonoro balzo in avanti in termini di followers, con un picco di +65mila followers in una sola serata! Lo stesso profilo IG del contest è entrato in acque movimentate il giorno antecedente alla prima semifinale, con due picchi nei giorni delle semifinali di +26mila e +30mila followers ed un clamoroso +90mila durante la finale.

Trend super positivo anche per il canale Youtube dell’Eurovision, con + 230mila followers tra il 18 e il 22 maggio, i giorni dell’evento. La finale è stata streammata da 7,3 milioni di persone solo su YouTube e la performance dei Måneskin ha radunato quasi 3 milioni di visualizzazioni in sole 10 ore.

Ed è qui che entra in gioco anche una delle presentatrice di questa edizione, Nikkie de Jager, meglio conosciuta come Nikki Tutorials, con 13,8 milioni di subscribers all’attivo su YouTube, che ha organizzato un format tutto suo sul canale del contest chiamato LOOKLAB.

Lo show è cominciato il 10 maggio e si è concluso il 21. In ogni episodio sono stati intervistati i rappresentanti dei vari Paesi e le tematiche affrontate sono state delle più disparate, dal più classico “Tell me about your song” al gossip più sfrenato. In media, ciascun episodio ha la durata di 6’30’’ e quello con i Måneskin ha già raggiunto le 566mila visualizzazioni.

Re e padrone indiscusso del Contest rimane sempre Twitter, luogo ideale per esternare il proprio disappunto o per condividere le esibizioni più trash. L’hashtag #eurovision o #Eurovision è rimasto al numero uno in trending topic per più di otto ore il giorno della prima semifinale e per 4 ore durante la seconda.

La finale è stata tutta un’altra avventura, rimanendo stabilmente in top trending per più di 12 ore di fila con l’hashtag #eurovision, che è stato usato 3,589 milioni di volte. Se si contassero anche gli hashtag #ESCita ed #ESC2021 si raggiungerebbero facilmente i 4 milioni di tweet.

Finale: l’Italia si tinge d’oro

Il clou della serata è stato senza dubbio il momento delle votazioni, con lo shock degli UK che sono rimasti fissi a zero voti, sia da parte della giuria che del televoto del pubblico, ed altri due Big 5 con zero punti da casa, Spagna e Germania.

Il vincitore per gli esperti è stato lo svizzero Gjon’s Tears, seguito a ruota dalla francese Barbara Pravì con la canzone Voilà. La tensione è salita alle stelle al momento della presentazione dei voti da casa: tutto si è ribaltato quando ben 318 punti sono andati all’Italia, che è balzata così in testa alla classifica e, in definitiva, ha vinto con un totale di 524 punti.

Per gli amanti delle finali al cardiopalma questo momento è stato senza dubbio degno di qualsiasi tiro ai rigori in finale mondiale, dato che la Francia, seconda classificata, si è aggiudicata “solo” 251 punti dal televoto e ha chiuso con 499 totali, a soli 25 punti dai nostri rockettari.

See you in ITALY

Insomma, è stato uno spettacolo degno di nota su moltissimi fronti che fra un anno si ripeterà nella nostra Penisola.
E tu? Hai guardato solo la finale o ti sei immerso completamente nello spirito eurovisivo durante tutta la settimana? Che cosa ne pensi delle esibizioni? Faccelo sapere nei commenti!

Robert George Mailat

Giramondo incallito e corazón rojiblanco. Se resto troppo nello stesso posto vuol dire che o qualcosa non va oppure va tutto a meraviglia, dura capirlo. Madrid ancora mi aspetta.

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