
A 500 anni dalla morte di Leonardo Da Vinci, TEDxTorino ha deciso di dedicare il suo primo e più importante appuntamento del 2019, Genius ex Machina, all’eccezionalità del genio toscano.
I ragazzi del MARKETERs Club Torino hanno partecipato come Media Partner pronti a farsi ispirare dalle idee, in pieno stile TED.
Appena entrati nella Sala Agorà, spazio adibito all’evento, la sensazione provata è quella di trovarsi all’improvviso nel laboratorio di un Leonardo Da Vinci moderno. Diversi, infatti, gli stand “tecnologici” in cui ci si può intrattenere prima dell’inizio dell’evento, il tutto accompagnato da un ricco buffet di apertura.
15 speaker tra tecnologia ed essere umani
Si alza il sipario con l’introduzione di Elisa Vola, impeccabile “padrona di casa” che ci spiega come gli interventi saranno divisi in due parti. Sebbene il file rouge di tutti gli speech è il rapporto dell’uomo/genio con la tecnologia, gli interventi della prima parte vertono più su quest’ultima e su tematiche sempre molto attuali: guida autonoma, bio elettronica, capacità cognitive. Queste, ed altre, tematiche sempre molto attuali.
Gli speech della seconda tranche, invece, si focalizzano più sull’uomo, la sua biologia, il suo posto nel cosmo, la sua perseveranza e il non arrendersi di fronte alla malattia.
Michela Murgia e il genio della collaborazione
A conclusione di un pomeriggio ricco di idee che “meritano di essere diffuse”, come cita il motto TED, interviene Michela Murgia, scrittrice di rilievo internazionale. Come ultima speaker ha idealmente il compito di tirare le somme e dare una chiave di lettura a quanto abbiamo assistito.
La Murgia, ripercorrendo la storia della letteratura, dall’epica ai romanzi moderni, evidenzia come il genio sia sempre stato identificato come figura singola, individuale. Le storie con cui siamo cresciuti infatti rappresentano un eroe ammirabile ma non imitabile. Leonardo in questo contesto è la sintesi del genio, ma se invece attuassimo un’inversione del paradigma? Ovvero, perché non ragionare sul genio della sintesi, anziché sulla sintesi del genio?
L’invito è quello di pensare non più sul singolo individuo con capacità fuori dal comune ma su di un insieme di individui dalle abilità ordinarie. Queste, se ben assemblate tra loro, danno vita a qualcosa di straordinario. Forse può sembrare difficile crederci, perché le storie degli eroi sono le prime che sentiamo da bambini, le sole che studiamo da ragazzi e le uniche che ci ispirano da adulti.
La figura del campione solitario è esaltante, ma non appartiene alla nostra norma: è l’eccezione. La vita quotidiana, invece, è fatta invece di imprese degne di nota compiute da persone del tutto comuni che hanno saputo mettersi insieme e fidarsi le une delle altre.
Grazie ad uno sforzo comune è nata Wikipedia, è stato svelato il codice segreto dei nazisti in guerra e la lotta al razzismo è entrata in tutte le case di chi nel ‘68 guardava le Olimpiadi.
L’eroismo è la strada di pochi, ma la collaborazione creativa è un superpotere che appartiene a tutti. Noi MARKETERs lo sappiamo bene.