
Per chi ha appena terminato gli studi ed è interessato a trovare un impiego nel settore ambientale, è arrivato il momento di scrivere una lettera di presentazione, da inviare insieme al Cv agli enti che si occupano di ambiente.
È fondamentale che la lettera di presentazione sia scritta in modo corretto, per dare la giusta luce non solo alle proprie competenze, ma anche alle motivazioni che ci spingono a offrire il nostro contributo in settore così importante.
Studiare il clima per uno sviluppo sostenibile
La lotta ai cambiamenti climatici è senz’altro ai primi posti fra le priorità in materia di sostenibilità ambientale.
I cambiamenti climatici sono provocati da numerosi fattori, uno dei quali è rappresentato dalla produzione intensiva di carne, che comporta significative emissioni di CO2.
La necessità di diminuire l’impatto dell’industria della carne ha portato alla ricerca di fonti alternative a questo alimento, che possano auspicabilmente ridurre le emissioni di CO2 e quindi l’effetto serra, come ad esempio la produzione di carne sintetica.
Per analizzare i cambiamenti climatici occorre un approccio multidisciplinare
Chi si occupa di cambiamenti climatici utilizza ogni possibile misura diretta e indiretta per studiare l’intera storia del clima terrestre, dalle più recenti osservazioni satellitari ai campioni di ghiaccio preistorico estratti dai ghiacciai.
I dati utilizzati dai ricercatori per la conoscenza del clima del passato possono provenire, ad esempio, da:
- Registrazioni storiche
- Biomarcatori
- Diatomee (alghe microscopiche unicellulari con scheletro siliceo)
- Foraminiferi (protozoi per lo più marini o d’acqua dolce, provvisti di guscio)
- Coralli
- Ammassi di detriti dovuti a topi di bosco del genere Neotoma (Pack rat midden)
- Carote di ghiaccio e di sedimenti oceanici e lacustri
- Rapporti isotopici (separazione di specie isotopiche diverse dello stesso elemento nei processi chimici, fisici e biologici)
- Analisi elementari (determinazione di elementi chimici)
Una parte considerevole dei lavori degli scienziati di tutto il mondo è sottoposta al vaglio dell’IPCC, il cui compito fondamentale è di far progredire le conoscenze scientifiche sui cambiamenti climatici causati dalle attività umane.
Cos’è l’IPCC e come funziona?
L’IPCC è un organismo intergovernativo delle Nazioni Unite, istituito nel 1988 dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) e dal Programma Ambientale delle Nazioni Unite (UNEP). L’IPCC ha sede a Ginevra, in Svizzera, ed è amministrato da 195 Stati membri.
L’IPCC informa i governi sullo stato delle conoscenze in materia di cambiamenti climatici.
A tal fine, esamina la letteratura scientifica rilevante sull’argomento. Questo include la valutazione dell’impatto ambientale e i rischi naturali, economici e sociali legati agli effetti del cambiamento climatico.
In tutto il mondo, migliaia di ricercatori specialisti in campo ambientale ed esperti di altre discipline si prestano volontariamente per revisionare le pubblicazioni scientifiche sottoposte a peer review (valutazione tra pari: la revisione critica che un documento o una pubblicazione ottiene da parte di specialisti con competenze simili a quelle di chi ha prodotto il lavoro).
L’IPCC non svolge ricerche indipendenti. Realizza valutazioni complete dello stato delle conoscenze sui cambiamenti climatici. Inoltre, prepara rapporti su argomenti specifici rilevanti per il cambiamento climatico, e anche metodologie.
Queste ultime aiutano i Paesi a stimare le loro emissioni di gas serra, come la CO2 e il metano, e il relativo assorbimento naturale, anche per promuovere i necessari investimenti in un’ottica di sviluppo sostenibile.
L’IPCC è un istituto riconosciuto a livello mondiale
L’IPCC è un’autorità universalmente riconosciuta in materia di cambiamenti climatici.
I rapporti dell’IPCC hanno un ruolo fondamentale nei negoziati annuali sul clima organizzati dalla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC).
Il Quinto Rapporto di Valutazione dell’IPCC ha avuto un’influenza importante sullo storico Accordo di Parigi del 2015. L’IPCC ha ottenuto riconoscimenti molto importanti, come il Premio Nobel per la Pace 2007 per i contributi alla comprensione dei cambiamenti climatici, condiviso con l’ex vicepresidente degli Stati Uniti Al Gore.
È possibile collaborare con l’IPCC in molti modi
Le modalità di collaborazione con questo importante istituto possono essere in qualità di:
- Autore e revisore – ha la responsabilità collettiva dei contenuti dei differenti capitoli inclusi nei rapporti di valutazione
- Autore di contributi – offre conoscenze o competenze specifiche in un determinato settore
- Scienziato dei capitoli – supporta la verifica incrociata tra i risultati presentati nelle diverse parti del rapporto, nella verifica supplementare dei fatti e nella gestione dei riferimenti
- Revisore esperto – commenta l’accuratezza e la completezza della valutazione scientifica contenuta nelle bozze
- Collaboratore per la letteratura – contribuisce al corpo della letteratura pubblicata attraverso articoli peer-reviewed su riviste scientifiche e pubblicazioni tecniche.
Chi è interessato a collaborare con l’IPCC, può controllare sul sito dell’ente gli inviti a presentare candidature, e anche contattare i referenti dei governi o delle organizzazioni partecipanti all’IPCC per ulteriori informazioni. È anche possibile rivolgersi ai rappresentanti dell’Ufficio di presidenza.