
Prima ancora che un evento meramente sportivo, le Olimpiadi sono un evento sociale, economico e politico impossibile da trascurare, poiché nessun altro evento catalizza l’attenzione globale come questo. Ogni 4 anni, subito dopo gli Europei di calcio, ci riscopriamo esperti di coefficiente di difficoltà nei tuffi, di scherma, di criteri di assegnazione dei punti nel judo, e rimaniamo svegli fino alle 3 di notte per vedere come finisce Canada-Brasile di rugby a 7 femminile (#truestory).
In quanto appassionati anche noi di sport, non potevamo certo esimerci dal rivelarvi cosa pensa un MARKETERs quando ci sono le Olimpiadi.
- La cerimonia d’apertura è stata frizzante come una lezione di Economia Politica alle 13.45.
- Si chiede se il Comitato Organizzativo e Google usino le stesse palette di colori.
- Il portabandiera possiamo considerarlo come un “first mover”?
- Il calendario delle gare lo vede più come un piano editoriale.
- La medaglia di bronzo sta al like come l’argento sta al commento come l’oro sta alla condivisione.
- Le gare sui 100 metri e sui 200 metri in atletica rappresentano perfettamente gli ultimi 2 giorni prima della deadline di un progetto importante.
- Neanche Bolt è così veloce da riuscire ad affrontare 3 appelli in una settimana.
- Coefficiente di difficoltà is the new CFU.
- Quelli che prendono 30L ad ogni esame li inizi a vedere più come tuffatori cinesi.
- In che senso il Podio non è un programma per fare presentazioni?
- Le gare a staffetta sono come i lavori di gruppo: c’è sempre uno più scarso che fa perdere tutti.
- Quando invece prendi il massimo dei punti in un lavoro di gruppo, ti senti come Michael Jordan e il Dream Team del ’92.
- Skeet e Dressage sono entusiasmanti come gli esami a scelta da 2 CFU.
- Va a confermare la competenza Teamwork a quelle di nuoto sincronizzato.
- Si destreggia tra le tabelle pivot con la stessa leggiadria della Nazionale Russa di Ginnastica.
- Filtro bellezza su Snapchat is the new doping.
- Preferirebbe correre una maratona da 42,195 km che rifare Diritto Privato.
- L’oro di Yuri Chechi del 1996 non è niente in confronto a un 30 in Economia Industriale Avanzato.
- Chissà se adesso gli atleti iridati useranno Snapchat o Instagram Stories per raccontare la loro vittoria.
- Se Bertrand e Cournot si fossero dati al Badminton, il mondo sarebbe stato un posto migliore.
P.S.: Grazie al compagno di tuffo sincronizzato Riccardo Buson!