
Scrivere può essere davvero un lavoro difficile. Non tutti riusciamo a metterci al lavoro e a trasformare subito in parole chiare e semplici ciò che abbiamo in testa. Anzi, a volte capita di non riuscirci proprio. Ma come facciamo a superare questi momenti?
Il blocco dello scrittore, ma anche di qualsiasi professione che abbia a che fare con le parole scritte, è sempre dietro l’angolo, e non capita solo agli esordienti! Ci sono però dei piccoli correttivi che, se applicati con costanza, ci aiutano a superarlo.
Come ci ha raccontato Luisa Carrada durante la prima edizione del MARKETERs Festival, dobbiamo tenere presente una cosa fondamentale: “Scrivere bene è conversare“.
In un tempo come questo, dove domina l’abbondanza di informazioni, il lettore quando cerca risposte in modo frettoloso, concedendo a chi scrive pochi secondi per conquistarlo.
Per esprimersi mantenendo alta la soglia d’attenzione di chi legge occorre quindi essere chiari, diretti e semplici. Di conseguenza dobbiamo evitare di affidarci a frasi lunghe e arzigogolate per scrivere un articolo, e soprattutto dobbiamo farlo senza paura.
Già, perché è proprio la paura il freno più pesante della nostra creatività. Non si può piacere a tutti: ecco perché quando iniziamo a comporre dei testi, qualsiasi essi siano, non dovremmo tenere conto di quello che penserà il nostro lettore ma, al contrario, dobbiamo focalizzarci sul modo migliore per trasmettere contenuti e informazioni.
Come scrivere quando si è in difficoltà
Il blocco dello scrittore può essere definito semplicemente come la difficoltà, o l’incapacità, di cominciare o proseguire la scrittura di un testo.
Per superarlo occorre ridimensionare il problema, prendendo coscienza che non si tratta di una condizione duratura ma di una situazione temporanea che si risolve nel momento stesso in cui scriviamo qualsiasi cosa.
Sappiamo tutti che iniziare a scrivere non è facile, e devo ammettere che anch’io, prima di iniziare questo pezzo, sono stato un po’ bloccato. Quando si è ispirati infatti scriviamo sempre di getto. Ma quando non lo siamo?
Non possiamo certo aspettarci di mettere le mani sulla tastiera e iniziare subito a digitare i tasti fino a realizzare il nostro articolo. Dobbiamo creare la situazione giusta che ci permetta di “entrare nella zona”, ovvero il mood giusto per cominciare a scrivere concentrati e senza distrazioni.
Scrivere senza rileggere
Il mio consiglio è quello di non fermarsi mai ad analizzare quello che scrivete. Passare continuamente dalla creatività alla logica può portare a dimenticare cosa si sta scrivendo, creando un incentivo a smettere.
Tuttavia, se si comincia con idee confuse il risultato potrà essere solo confuso. Dobbiamo cercare di far uscire le nostre idee con ordine, in modo che il testo abbia senso logico. Se così non è, allora sarà meglio prendersi una pausa.
Come evitare di non avere nulla da dire
Se eliminare il blocco dello scrittore può risultare davvero difficile, esistono degli esercizi che se ripetuti con costanza possono aiutarvi a superare il blocco creativo.
Scrittura libera
Su carta, pc, telefono, dove vi pare. Ottimo modo per allenarsi: ci permette ad esempio di scrivere l’andamento della nostra giornata, inserendo più dettagli possibili, ricreando situazioni, inventando quello che vi sarebbe piaciuto succedesse.
Scrivere al buio
Se non potete far a meno di rivedere una frase dopo averla scritta, dovete assolutamente provarlo. Quando si scrive in una stanza buia, la creatività del vostro cervello verrà amplificata. Affinché questo esercizio possa essere efficace, dovrete scrivere su carta. Una possibile alternativa è quella di scrivere con lo schermo del pc spento.
Purtroppo evitare quei momenti dove ci sembra di non avere più nulla da scrivere è impossibile. In questi casi meglio alzarsi dalla sedia, fare una passeggiata, parlare con qualcuno, vedere un film o qualcosa che ci faccia tornare l’ispirazione.
E quindi?
Come avrete intuito, non esistono metodi infallibili per superare il blocco dello scrittore e ciascuno ha il proprio (noi vi avevamo dato alcuni consigli a questo proposito). Per trovare quello più adatto a noi ci vogliono pratica e determinazione ma anche (e soprattutto) una profonda conoscenza di se stessi.
Siamo sotto pressione? Non ci interessa quello che scriviamo? Quali sono le situazioni che ci aiutano a scrivere meglio? Una volta fatta chiarezza nella nostra testa, tutto apparirà certamente più semplice.