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Lifehack

Digital detox: pillole per ritrovare il proprio benessere

da 3 Novembre 2018Novembre 11th, 2018Nessun commento
digital detox

Voi! Sì, proprio voi. Voi che pensate di non avere una dipendenza da mondo digitale e che pensate di poter smettere in qualsiasi momento, vi sfidiamo.  Vi bastano pochi minuti per leggere questo articolo. Alcuni di voi si renderanno conto di avere un rapporto sano con il mondo digitale, e allora bravo!, tanti complimenti. Altri, invece, scopriranno di avere bisogno di un percorso di digital detox, ma fortunatamente avranno anche qualche spunto in più per migliorare il proprio rapporto con la tecnologia. 

Innanzitutto, vediamo se vi riconoscete nel profilo del digital-dipendente.

Dipendenza e abuso digitale per principianti

La dipendenza da digital è particolarmente subdola. Siamo tutti scusati perché “il mondo adesso funziona così”, “la tecnologia è utile”, bla bla bla; ma ormai per molti guardare lo schermo è un po’ come una pausa sigaretta da fare ogni 5 minuti per tutto il giorno. Non esattamente quello che potremmo definire un atteggiamento “salutare”.

Parliamo in particolare di smartphone: in quante occasioni preferiamo servirci di questo dispositivo, quando potremmo benissimo utilizzarne un altro? Tante. Pare infatti che lo smartphone abbia assorbito in sé tutte le funzioni: è libro, televisione, telefono, bloc-notes, computer, sveglia, agenda; solo per citarne alcuni. Per forza non ce ne separiamo mai, è diventato un prolungamento del nostro braccio più della mano stessa.

Per quanto tempo e quanto spesso interagite con il vostro smartphone? Ci avete mai fatto caso? Vi proponiamo un veloce test.

Nelle Impostazioni del vostro smartphone potete scoprire con quali applicazioni trascorrete la maggior parte del vostro tempo e quanto tempo trascorrete in totale nell’arco della giornata. E non ci interessa neanche sapere quali, il punto è: ci state trascorrendo buona parte della vostra giornata e che forse è il caso di cambiare le vostre abitudini. Finché si tratta di dipendenza siamo ancora in una zona sicura, ma è nel caso di abuso, invece, si possono notare dei cambiamenti comportamentali che vanno a interferire significativamente con la routine giornaliera. I disordini causati dall’uso compulsivo di dispositivi elettronici e di internet sono oggetto di discussione e di grande attualità sin dall’arrivo del primo iPhone più di 10 anni fa.

Mamma, ho perso il benessere digitale!

Arrivare alla consapevolezza, già maturata oppure no, ha poca importanza. È il primo passo per il digital detox. Eh sì, perché il benessere digitale è una cosa importante e i nostri lettori sono ancora più importanti. Ci teniamo a voi, non dimenticatelo.

Vediamo quindi qualche esempio di calo del benessere digitale, ovvero di un’evidente dipendenza da smartphone, perché il tempo trascorso sullo schermo può essere un indice di valutazione, ma vedremo che non è l’unico. Non vi daremo una scala scientifica stile Richter per valutare la vostra dipendenza, ma più una simile alla Mercalli per la misurare la gravità della situazione.

Pronti? Avete bisogno di digital detox se:

  • Prendete lo smartphone per controllare l’ora, finite a controllare tutti i vostri profili social e lo rimettete via senza sapere ancora che ore sono, così da capo per un numero imprecisato di volte;
  • Cominciate a fare swipe sullo schermo del PC;
  • Andate a un concerto e trascorrete due ore di fila con le braccia all’aria perché il video di tutta la performance dovete proprio farlo, anche se  intanto i bicipiti si stanno gonfiando di acido lattico e non li potrete usare per almeno una settimana;

  • Siete al ristorante e mettete lo smartphone tra forchetta e coltello;
  • Lo portate anche in bagno, non sia mai di perdere qualcosa di fondamentale in quel lasso di tempo;
  • Attraversate la strada scrivendo al telefono e senza guardare naturalmente.

Vi riconoscete in alcune di queste abitudini o forse tutte? O forse ne avete altre ancora che potrebbero andare a rimpolpare questo elenco? Bene, allora è ora di dirvi, con estrema sincerità:  Houston, abbiamo un problema!

Compiti a casa per una sana e consapevole disintossicazione digitale

Quello che vi possiamo consigliare non è una dieta a base di verdure, beveroni carichi di vitamine e tanto esercizio fisico. Proveremo a proporre un cambio di routine per la vostra giornata in cui escludere l’uso di tecnologie, internet e smartphone il più possibile. Il punto di partenza è riconoscere che c’è qualcosa che non va, che si sta esagerando, che l’uso estensivo dello smartphone non rende migliore la vostra giornata né quella delle persone intorno a voi.

Per ora tutto molto semplice, perché se siete arrivati a leggere fino a qui vuol dire che pensate di averne bisogno, giusto? Bene. Purtroppo, però, cari lettori, oltre a essere propositivi serve tanto impegno. È proprio come quando iniziate una dieta: tutti carichi, ma poi serve costanza, altro che “comincio domani” e non stiamo parlando di partire per un rifugio in mezzo alle montagne e di dedicarvi a una settimana tech-free, ma di fare un uso giornaliero della tecnologia più assennato.

Non vogliamo guidarvi in un percorso dedicato al recupero del benessere digitale della durata di una settimana perché sappiamo che non funzionerà. Se la nostra concentrazione e soglia di attenzione sono sempre più brevi, figuriamoci a mantenere questo sforzo per sette giorni. Forse non riusciremmo neanche per sette ore. Allora proponiamo una cosa più semplice: noi vi diamo sette compiti per casa e voi vi impegnate a farli, senza date di consegna.

Cominciamo: 

Gli aiutini per uscire dal tunnel

Se le nostre dritte non sono bastate a farvi staccare le dita e gli occhi dallo schermo, potete chiedere aiuto a delle applicazioni dedicate. Anche se significa appoggiarsi alla tecnologia, un tentativo e per uno scopo superiore non può fare male. Eccone tre da provare subito:

  • SPACE – Break Phone Addiction: per impostare un programma personalizzato in base ad abitudini e personalità e seguire i progressi fatti in un determinato arco temporale;
  • Off the Grid – Digital Detox: per regolare la propria vita digitale e filtrare le comunicazioni in arrivo solo dalle persone più importanti;
  • Forest – Stay focused: per chi vuole vuole regolare il proprio tempo lontano dallo smartphone e aumentare la propria produttività dandosi degli obiettivi temporali “costruendo una foresta”.

Bene, adesso tocca anche a noi dare il buon esempio e cominciare il nostro percorso di digital detox: lo stress accumulato per la scrittura di questo articolo e il tempo trascorso davanti allo schermo ci obbligano ora a un certo numero di ore screen-free.

Ma il mondo digital è davvero così cattivo come lo abbiamo disegnato? No, e soprattutto ormai fa parte a pieno titolo delle nostre vite e non sarebbe giusto negare che ha apportato miglioramenti significativi. Il tutto sta nel ritrovare il giusto mezzo e ricordarsi che forse, a volte, si può scrivere la lista della spesa su un pezzo di carta invece che sul cellulare.

Bene ora che avete letto tutto, potete spegnere.

Buon digital detox a tutti!

Ah, già, dimenticavo! Fermi tutti! Se il digital detox è già sulla lista delle cose da fare, ma siete anche interessati a sviluppare altre digital soft skills, allora non potete mancare al MARKETERs Festival. Vi consigliamo caldamente di prendere una penna e segnare subito la data sulla vostra agendina, oppure di compiere un ultimo atto prima di disintossicarvi dal digital e acquistare il biglietto qui

Alessia Bortolotto

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