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La Mindfulness raccontata da una professionista

Nell’articolo precedente sulla Mindfulness vi abbiamo presentato in linea generale dove nasce, come si sviluppa, quali sono i principi cardine su cui si fonda e alcuni esempi di aziende leader nel proprio settore che stanno implementando questa tecnica di presenza mentale nelle loro strutture. Abbiamo avuto il piacere di intervistare una professionista del settore, la Dott.ssa Silvia Mecca, la quale ci ha aiutati a capire il funzionamento e i benefici della Mindfulness in ambito aziendale raccontandoci la propria esperienza e dandoci qualche consiglio su come praticare questa tecnica.

Silvia Mecca, Formatrice e Grief Counselor, nel suo sito si descrive come una persona con molte passioni, tra cui lo studio, in particolare delle tragedie e dei miti greci, la ricerca di sé stessa in maniera autentica, l’osservazione degli umani e dei loro comportamenti, le camminate in spazi aperti ed incontaminati, le nuotate per ascoltarsi, la meditazione per abitare la sua isola di pace interiore, la lettura, l’amore, le risate e il vivere in maniera autentica.

Silvia è una persona piena di vitalità e sempre con il sorriso sulle labbra che è riuscita a trovare un collegamento tra le proprie passioni diplomandosi prima alla Libera Accademia Progetto come facilitatrice olistica e successivamente all’ISPACounseling. Oggi è pronta a svelarci, tramite alcuni aneddoti, il cammino che l’ha portata a diventare una professionista della Mindfulness e i benefici che può apportare questa tecnica di presenza mentale in ambito aziendale.

Ciao Silvia, raccontaci di te

Sono una giovane donna di 38 anni, libera professionista, mi occupo di facilitare i processi di cambiamento, attraverso corsi di formazione e sessioni individuali. Ho iniziato la mia carriera in modo molto tradizionale, dopo il liceo e la laurea magistrale in Economia Aziendale, ho trovato lavoro in una società americana di consulenza e formazione, ricoprendo il ruolo di responsabile dell’amministrazione e organizzazione corsi della sede milanese. Questo è stato il primo di molti semi che hanno contribuito a far sbocciare la mia passione per la formazione.

Parallelamente, a partire dal 2003, ho iniziato il mio cammino di ricerca interiore e di crescita personale. Quello che mi è parso chiaro fin da subito, è che il percorso accademico tradizionale non insegna a nessuno come migliorare e implementare le proprie soft skills, le competenze trasversali, che includono le qualità personali, l’atteggiamento in ambito lavorativo e le conoscenze nel campo delle relazioni umane. Altrettanto evidente è stato, per me, il fatto che sono proprio queste competenze a fare la differenza nella nostra capacità di raggiungere gli obiettivi. Posso infatti essere la persona più preparata del mondo sul piano teorico, ma se affondo come un galeone al primo fallimento, se non sono in grado di comunicare le mie idee e di coinvolgere gli altri a cooperare con me per realizzarle, se non so cosa significhi costruire delle relazioni di valore, allora sarà molto difficile avere successo nella vita. Almeno per come intendo io il successo.

Come ti sei avvicinata alla Mindfulness?

Ho iniziato a praticare la meditazione a 25 anni. Mi sono avvicinata a questa pratica con la curiosità, oserei dire scientifica, di comprendere e apprendere a controllare la propria mente. Ho praticato in questi anni diverse tecniche di meditazione e ho scelto di vivere in alcuni centri di meditazione in Europa. In particolare, ho vissuto circa un anno a Plum Village, seguendo gli insegnamenti diretti del Ven. Maestro Zen vietnamita Thich Nhat Hanh, per me il più grande Maestro di Mindfulness vivente, ed è qui che ho appreso i principi della Mindfulness e come integrarli nella mia vita.

Plum Village

Ci potresti spiegare meglio cosa significa praticare la Mindfulness?

Ho sempre avuto una passione grandissima: osservare gli esseri umani.
Avete mai incontrato qualcuno che vi racconta un evento doloroso della propria vita con una evidente intensità di emozioni e, solo alla fine del racconto, realizzate che sta parlando di qualcosa che è accaduto un decennio fa? A me è successo molte volte.

Mi sono chiesta allora: “Quanto può essere efficace per una persona prendere decisioni nel presente, mentre, ha una parte della mente intrappolata nel passato?”
Lo stesso vale per chi proietta tutte le proprie energie nel futuro “Quando sarò…, quando avrò fatto…, quando accadrà questa cosa…allora potrò…”, perdendo di vista tutte le occasioni che sono già manifeste nel presente.

Possiamo pensare alla nostra mente come a uno smartphone.
Se lasciate lo smartphone acceso senza utilizzarlo, in quanto tempo si scarica la batteria e perché?
Vi è mai capitato di sentirvi completamente stanchi, senza aver fatto nulla di particolare durante la giornata?

Sul nostro smartphone abbiamo installato una serie di applicazioni, che si attivano e utilizzano memoria ed energia autonomamente, non occorre che le apriamo, accade comunque. Si collegano, aggiornano le informazioni, sono attive anche quando “non ci stiamo pensando”. La nostra mente funziona allo stesso modo. Ci sono centinaia di pensieri che vengono prodotti continuamente. Questi pensieri occupano spazio e prendono energie. Questo è tanto più vero quanto più a questi pensieri sono agganciate delle emozioni forti.

Mindfulness App Bell

Gli orientali dicono che la nostra mente è come una scimmia che salta da un ramo all’altro dell’albero. Praticare la Mindfulness significa apprendere ad addestrare la scimmia.
La Presenza Mentale si allena attraverso tecniche di consapevolezza del respiro e di concentrazione.
L’aspetto meraviglioso di queste tecniche è che si possono utilizzare liberamente, in qualsiasi momento della giornata.

Siamo abituati a pensare alla meditazione come a qualcosa che richiede moltissimo tempo, una stanza adatta, un buon cuscino su cui sedersi e ginocchia allenate a tenere la posizione del loto -gambe incrociate stando seduti a terra- per qualche ora. Si potrebbe fare questa esperienza, se si volesse approfondire le tecniche di meditazione. Tuttavia possiamo avere dei meravigliosi risultati anche iniziando da piccoli gesti quotidiani.

Vi invito, a proposito di smartphone, a cominciare in modo semplicissimo scaricando la App Mindfulness Bell. Al suono del gong, prendete il tempo di fare tre respiri consapevoli. Inspirando dal naso potete ripetere mentalmente “Inspiro e so che sto inspirando” ed espirando dalla bocca “Espiro e so che sto espirando”. Portate l’attenzione al vostro corpo e ai vostri pensieri, chiedendovi:
Dove era la mia mente quando è suonato il gong? Era con quello che stavo facendo o altrove?
Quali sono le sensazioni che provavo nel corpo in quel momento? Come mi sento ora che ho fatto tre respiri?
Provate ad osservare anche come impiegate il vostro tempo e le vostre energie.

Stilate un elenco di tutte le attività della vostra giornata, e classificatele in tre categorie: quelle che sono veramente nutrienti per voi, quelle neutre e quelle che invece ti tolgono energia.
Lo stesso vale per i pensieri che abitano la vostra mente: qual è la loro qualità?

In ambito lavorativo come può essere applicata nonostante si abbia un’infinità di impegni?

Rispondo con qualche domanda provocatoria: “Abbiamo davvero un’infinità di impegni o impieghiamo solo molto tempo a definire la scala di priorità e a trovare soluzioni efficaci? Come ci fa sentire avere un’infinità di impegni? Qual è il valore che diamo al nostro tempo?” Io credo che ci sia un’abitudine culturale ad “essere sovraccarichi di impegni”, è una sorta di status che definisce la nostra importanza. Si basa però su un’idea distorta di efficienza, a mio avviso. Essere oberati di lavoro e stare in ufficio fino alle 21 non è sinonimo di essere produttivi.

Meditazione

Mi ricordo, a questo proposito, la testimonianza di un uomo indiano, che lavorava a Londra in finanza. Era in visita al Plum Village e un giorno offrì la sua esperienza. “I miei colleghi entrano in ufficio, come me, prima delle 8. Io esco dall’ufficio alle 17:30 perché desidero avere del tempo di qualità da dedicare alla mia famiglia. I miei colleghi escono dall’ufficio mediamente alle 21 e tornano il giorno dopo più stanchi di prima. La cosa interessante è che, da quando ho iniziato a praticare la Mindfulness, non solo ho tre ore mezza in più di tempo libero al giorno, ma il rendimento medio degli investimenti che seguo è del 30% superiore a quella dei miei colleghi. Così, dopo 9 mesi di questi risultati, i manager dell’azienda per cui lavoro mi hanno convocato per chiedermi come sia possibile. Io ho spiegato che attraverso le tecniche di Mindfulness ho migliorato la mia capacità di prendere decisioni in breve tempo e di stare concentrato.

Mi è stato chiesto di iniziare ad insegnare la Mindfulness anche ai miei colleghi. Tengo regolarmente corsi di Mindfulness in azienda e la produttività complessiva è aumentata notevolmente.” Non sono forse la lucidità di pensiero, la capacità di individuare velocemente tutti gli elementi fondamentali di una certa situazione, la capacità di proiettare la propria vision nel futuro, la rapidità con cui facciamo una scelta strategica a renderci efficaci nel nostro lavoro? Praticate la Mindfulness e i benefici non tarderanno ad arrivare.

Ci sono aziende che si stanno impegnando per adottare questa tecnica all’interno della loro organizzazione in modo tale da migliorarla? Quali sono i benefici per un lavoratore e per l’azienda nell’adottare questa tecnica?

Ci sono molte aziende nel mondo che hanno già attivato dei programmi di Mindfulness al loro interno. Negli ultimi anni sono state pubblicate oltre 1.450 ricerche sulla Mindfulness su riviste scientifiche ufficiali e oltre 84.000 articoli e pubblicazioni divulgative. In queste ricerche sono dimostrati statisticamente, con analisi biochimiche, analisi elettrofisiologiche (EEG, ECG, GSR=galvanic skin response), test psicologici e gruppi di controllo, follow-up, i rilevanti effetti clinici, fisiologici, emotivi, relazionali e psicologici della pratica della meditazione e delle tecniche di presenza mentale.

Gli studi hanno evidenziato dei benefici come: una stabilizzazione dell’attività del SNA (Sistema Nervoso Autonomo) ed un abbassamento dei livelli di cortisolo (B. M. Jones, 2001) , l’effetto è una migliore risposta allo stress giornaliero (T. Murata, T. Takahashi et al., 2004), un significativo incremento delle difese immunitarie (R. J. Davidson, J. Kabat-Zinn et al.,2003; L. Aftanas & S. Golosheykin, 2005), un miglioramento della trasmissione dei segnali nel sistema nervoso, da cui una maggiore velocità di percezione e di decisione, un aumento della capacità di attenzione e delle prestazioni a livello mentale (F. Travis, A. Arenander, 2006).

Tra le aziende più note che hanno già sottoscritto programmi di Mindfulness possiamo citare: Apple, AOL, AstraZeneca Pharm, BASF, eBay, General Motors, Google, IBM, Lucent I., McKinsey, Procter & Gamble, Reebok, Starbuck, Texas Instruments, Toyota, Volvo, Xerox, Yahoo.

Vorrei sottolineare che esiste un filone specifico della Mindfulness applicata all’ambito aziendale incentrata sulla creazione di nuovi stili di leadership. Per chi fosse interessato ad approfondire consiglio di visitare il sito dell’Institute for Mindful Leadership. L’obiettivo della pratica della Mindfulness in azienda è, in modo trasversale, quello di creare organizzazioni dove le persone siano stimolate a coltivare la propria capacità di focalizzazione, la chiarezza mentale, la creatività e la compassione. Allora sì che il valore del potenziale umano sarà pienamente espresso! Buona pratica!

È noto oramai che per essere produttivi e diventare delle persone di successo occorre sviluppare le competenze trasversali. Silvia in questa intervista ha sottolineato più volte come il miglioramento delle proprie soft skills sia una tecnica per differenziarsi in ambito lavorativo. Tutte le imprese, oramai, danno per scontato le conoscenze teoriche che sono state acquisite durante il proprio percorso di studi, ma non è così per quanto riguarda le competenze trasversali. Le aziende stanno già creando le fondamenta per cambiare e voi?

Ringraziamo Silvia per la sua disponibilità e per averci dedicato il suo tempo prezioso.

Fonte foto in evidenza: Marco Cattaneo Photographer

Francesco Cannarozzo

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