
Che un viaggio sia di piacere o per lavoro (o per entrambi, se avrete la fortuna di amare il lavoro che fate), un Marketer non può assolutamente sottovalutare la composizione del proprio bagaglio, che dovrà contenere tutto ciò che potrà rivelarsi essenziale ovunque si trovi, perché i veri Marketer non smettono mai di pianificare, nemmeno davanti ad una birra scura in un pub inglese o sdraiati al sole di Ibiza.
Ma dal momento che non siamo più nel 1992, quando nei nostri viaggi eravamo addirittura costretti ad utilizzare cose come la macchinetta fotografica usa-e-getta per immortalare luoghi e momenti indimenticabili, le schede telefoniche (o i gettoni) per chiamare i nostri cari e le cartoline per far sì che sapessero dove fossimo stati, oggi potremmo parlare più che altro di un “bagaglio virtuale”, composto da tutti quei dispositivi e quelle app entrati di diritto nella lista “mai più senza” dei nostri viaggi.
Dire che lo smartphone è fondamentale sarebbe eufemistico: sembra impossibile che, solo fino a 10 anni fa, eravamo costretti ad usare tutti gli oggetti sopra citati e dovevamo aspettare il nostro ritorno per mostrare ai nostri amici i diversi momenti della nostra vacanza. Oggi, con un piccolo agglomerato di plastica e circuiti elettronici, abbiamo in tasca lo strumento necessario per compiere tutte queste azioni, ma vi chiediamo un favore: per mostrare le foto usate gli album di Facebook oppure Instagram, non un gruppo Whatsapp, consentendoci di risparmiare tempo, spazio – e pazienza dei nostri amici.
1) Kindle Reader
Ovviamente anche libri cartacei vanno assolutamente bene, tuttavia preferiamo il lettore e-book in quanto “ottimizzazione” è una parola che, a partire dal primo anno di università, è entrata di diritto nella top10 del vocabolario di ogni Marketer. Il Kindle di Amazon, oltre ad essere l’offerta migliore sul mercato per il suo settore, potrete utilizzarlo in qualsiasi occasione, che voi siate in aereo, treno o autobus, che sia giorno o sera; occupa fisicamente poco spazio e può contenere una quantità potenzialmente infinita di libri, saggi e altri materiali (da cui l’ottimizzazione di spazio). Infine, si adatta perfettamente a voi, alla vostra frequenza e costanza di lettura: se vi portaste via un solo libro cartaceo, che si rivela essere quel libro che vi appassiona così tanto da finirlo in una sola notte, come fareste per il resto del vostro viaggio?
2) Carica-batterie
A prescindere che siate smartphone-addicted o meno, trovarvi senza caricabatterie mentre siete lontani da casa (peggio ancora se all’estero) potrebbe rivelarsi simpatico quasi quanto perdersi in un quartiere malfamato alle 3 di notte con un Rolex al polso. Certo, oramai esistono i caricatori universali che si adattano ad ogni device e che si trovano in ogni supermercato o catena di informatica, a cifre anche contenute, ma se ve lo ricordaste sin da subito, evitereste di andare incontro a crisi d’ansia e terrore. Ah, ovviamente ricordatevi di procurarvi anche una presa universale se la vostra destinazione è all’estero.
3) Spotify Premium
Se viaggiate per lavoro (o siete amanti dei pellegrinaggi solitari), è altamente probabile che vi troverete a passare da soli alcuni momenti della vostra giornata: e allora quale miglior compagnia, se non quella della musica per ovviare a questo problema? Grazie all’upgrade di Spotify potrete raggiungere diversi obiettivi: impoverirvi di 9,99 €/mese; scaricare le vostre playlist e canzoni preferite offline, così da poterle ascoltare anche in assenza di connessione Internet (utile soprattutto all’estero); evitare di sentire la pubblicità del nuovo cd di Mengoni ogni 4 canzoni; evitare di sentire gli improbabili ed assurdi discorsi dei vostri vicini di treno/autobus/metro.
4) Avere un copy sempre pronto
Se la vostra meta è una città o un Paese che non avete mai visitato in precedenza, significa che avrete la mente totalmente libera da pregiudizi ma, soprattutto, che qualcosa di instagrammabile è sempre dietro l’angolo. Per cui, per non farvi trovare completamente impreparati, prima di partire ripassatevi le quotes più famose che conoscete, o le canzoni che più si potrebbero sposare con tramonti/dettagli urbani/foglie che cadono/selfie con stranieri. E, se proprio volete essere accòrti al massimo, prima di partire cercate anche quali sono gli hashtag più usati su Instagram, in relazione al Paese o città di destinazione: vedrete aumentare a dismisura la vostra fan base.
5) Google Maps + Translate
Parafrasando il celeberrimo payoff di un altrettanto celebre brand di gioielli, “don’t touch my Google”. Ci sono poche situazioni in cui non è necessario utilizzare qualche app del pacchetto del colosso di Mountain View, e un viaggio non è sicuramente una di queste. L’app Maps è fondamentale per non perdersi (andare in giro con mappe/cartine/atlanti non è per niente sexy, e nemmeno vintage) e anche per scoprire nuovi posti nei dintorni, siano essi ristornati con cucina tipica, musei d’arte moderna o centri commerciali. Se vi recate all’estero, sappiate che adesso è stata abilitata anche la fruizione offline delle mappe, così che non vi sentirete più costretti a scaricare app simili (tipo Navmii) o a rimanere il più a lungo possibile collegati al wi-fi dell’hotel per imparare a memoria il percorso prima di uscire; inoltre, all’estero vi tornerà utilissima anche l’app di Traduttore, grazie alla quale potrete imparare a dire “Qual è la password del wi-fi?” in tutte le lingue del mondo.
Infine, se proprio volete mostrarvi geek all’ennesima potenza, potete utilizzare anche Swarm, la più celebre app di geolocalizzazione, il cui principale punto di forza sta nella gamification, nella competizione tra voi ed i vostri amici a chi visita il maggior numero di posti e quelli più particolari. Per ognuno di questi avrete in cambio delle monete virtuali, che vi faranno scalare la classifica dei vostri amici, per cui approfittatene per geotaggarvi in qualsiasi luogo visiterete, fosse anche il bar più malfamato della zona (a patto, però, che abbiano il wi-fi).