
Nel mondo del lavoro le soft skills stanno assumendo un’importanza sempre maggiore, e non vanno affatto sottovalutate. Le soft skills sono capacità che si acquistano prevalentemente con l’esperienza piuttosto che sui libri, e richiedono di sapersi mettere in discussione periodicamente.
Le competenze trasversali, chiamate in gergo anche “soft skills” sono quell’insieme di conoscenze, abilità e qualità che ognuno di noi si porta con sé nella propria quotidianità, nelle situazioni personali e professionali, e alle quali attinge per trovare la soluzione migliore per il contesto in cui si trova.
Un esempio? La capacità di gestire e organizzare il proprio tempo, l’empatia (capacità di comprendere lo stato d’animo della persona che ci sta di fianco e, di conseguenza, porci verso di lui nella maniera corretta), la capacità di saper parlare in pubblico, la capacità di saper lavorare in team, la capacità di gestire situazioni di conflitto, la capacità di saper analizzare un problema trovando la soluzione migliore (il così detto problem solving), la capacità di sapersi concentrare e focalizzare la propria attenzione.
La trasversalità di questo insieme di metodologie e conoscenze può essere applicata a due livelli:
- alle competenze, che se all’apparenza sembrano essere distinte, in realtà si influenzano tra di loro (ad esempio l’empatia condizionerà anche la capacità di lavorare in team);
- all’applicazione delle competenze che non appartengono a un determinato settore o a una determinata posizione lavorativa, ma possono essere applicate in qualsiasi contesto e per questo sono utili a chiunque, indipendentemente da cosa si faccia.
Proprio per questa loro caratteristica di trasferibilità le soft skills stanno assumendo sempre più rilevanza nell’ambito della formazione personale e spesso, in momento di colloqui, sono considerate più importanti delle competenze tecniche. Mentre infatti le competenze tecniche si apprendono studiando, le competenze trasversali si acquisiscono tramite l’esperienza e sono quindi più difficili da trovare.
L’importante in sede di colloqui o nel momento ci compilazione del proprio CV, è contestualizzare le proprie affermazioni; non sarà, quindi, sufficiente affermare di saper lavorare in team o di avere capacità di leadership, ma è consigliabile far sapere il perché si pensa di avere questa competenza raccontando un’esperienza andata a buon fine, ad esempio: ho gestito un team di 20 persone per l’organizzazione di un evento, confrontandomi con loro quotidianamente e gestendo situazioni conflittuali all’interno del gruppo. Questo mi ha aiutata a sviluppare le mie capacità empatiche e di lavoro in team.
Come si può fare allora per accelerare la propria esperienza?
#1 Aggiornamento continuo
Spesso molte competenze si danno per scontate, si pensa che siano cose ovvie o, ancora peggio, che basti improvvisare, ma non è assolutamente così. Si può avere una particolare propensione verso una certa competenza, come ad esempio la capacità di parlare il pubblico o la capacità di saper gestire il proprio tempo, ma è sempre possibile migliorarsi e il modo migliore per farlo è confrontarsi con persone che abbiano una certa esperienza ad affrontare determinate tematiche, magari partecipando a workshop specifici dai quali portarsi a casa consigli utili o un metodo per riuscire ad aumentare le proprie abilità.
#2 Auto-consapevolezza
Il metodo migliore per aumentare le proprie competenze è mettersi in discussione e riflettere sul proprio agire, cercando di non cedere alla convinzione che una certa cosa la sappiamo già fare, o che il modo giusto per farla sia il nostro, ma osservando invece i nostri comportamenti rispetto al contesto in cui ci troviamo con occhio critico.
#3 Creare un proprio metodo
Un ultimo consiglio utile in merito allo sviluppo delle soft skills è quello di attingere e prendere ispirazione dall’esperienza altrui, ma trovare poi un proprio metodo personale applicato alle proprie personali attitudini e caratteristiche.
I workshop e le letture possono senza dubbio aiutarci a indirizzare al meglio le nostre abilità, ma le competenze trasversali rimangono comunque qualcosa di personale che troveranno la loro migliore applicazione se arricchite anche dalla nostra personale esperienza.
Fonti, spunti e approfondimenti sulle soft skills
Per approfondire, vi lasciamo alla lettura di questi due articoli di ricerca sulle soft skills, l’intelligenza emotiva e la leadership:
- “Primal Leadership: The Hidden Driver of Great Performance” di Goleman, D., Boyatzis, R. E., McKee, A. dall’Harvard Business Review di dicembre 2001: questo articolo spiega i fondamenti della teoria dell’intelligenza emotiva poi approfondita da Goleman, che porta migliori risultati aziendali, e della definizione delle competenze emotive e trasversali poi modellizzate da Richard Boyatzis
- “The Soft Skills of Great Digital Organizations” di Alexandra Samuel, dall’Harvard Business Review, agosto 2016: l’articolo analizza l’impatto della tecnologia digitale all’interno delle organizzazioni e di come la risorsa più strategica per essere competitivi in questo ecosistema sia basata sulle persone.