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#BLACKLIVESMATTER: i brand uniti contro il razzismo

da 25 Giugno 2020Febbraio 24th, 2021Nessun commento

In molti si aspettavano che questa pandemia portasse maggiore sensibilità e cambiamenti positivi, soprattutto nel modo di porsi. La morte di George Floyd, però, ha deluso queste aspettative. Il razzismo e la discriminazione in generale continuano a persistere ancora in molti paesi. I brand hanno deciso di prendere posizione e far sentire la loro voce a riguardo. Nike spicca tra tutti, ma non è l’unica.

“For once, Don’t Do It”

Dopo le proteste di Minneapolis, Nike decide di prendere posizione creando una campagna ad hoc. Uno spot divulgato sui profili ufficiali del Brand (YouTube, Twitter e Facebook) con il copy “Let’s all be part of the change”.

La forza sta tutta nelle parole: 60 secondi per spingere il cambiamento e sconfiggere le discriminazioni.

Don’t pretend there’s not a problem in America.
Don’t turn your back on racism.
Don’t accept innocent lives being taken from us.
Don’t make any more excuses.
Don’t think this doesn’t affect you.
Don’t sit back and be silent.
Don’t think you can’t be a part of change”.

Altri brand

Dopo quanto accaduto in America, moltissimi brand si sono uniti al grido #BlackLivesMatter. A prendere posizione a sostegno della comunità nera contro la violenza delle forze di polizia è stata anche l’azienda produttrice di gelati Ben&Jerry’s. Con un tweet il Brand ha voluto ricordare quanto questa problematica sia pericolosamente attuale.

L’etichetta discografica Capitol Records, invece, ha scelto di pubblicare un’immagine dove la parola “lives” cambia di frase in frase, per ricordare che i diritti dei neri hanno la stessa importanza e lo stesso valore di quelli di chiunque altro.

Gli account ufficiali dei social network

A prendere posizione sono stati anche Facebook, WhatsApp, YouTube, Instagram e Twitter, le cui immagini dei profili social si sono tinte di nero.

  • Twitter e Instagram

Twitter ha preso parte al movimento #BlackLivesMatter, mentre Instagram ha promosso l’iniziativa #ShareBlackStories, chiedendo ai propri utenti di condividere storie a sfondo nero per supportare la protesta.

https://www.instagram.com/p/CA4WJuyMwY_/?igshid=18q8z5oxjtyt2

  • TikTok

Anche TikTok ha pubblicato una dichiarazione a sostengo della lotta dei neri contro le violenze subite in America. Kevin Mayer, CEO di TikTok, ha espresso il suo pensiero riguardo le proteste attraverso il suo primo clip ufficiale. 

Il social network cinese ha donato, inoltre, 3 milioni di dollari, presi dal suo fondo soccorso COVID-19 di 250 milioni di dollari, alle associazioni no profit che aiutano la comunità nera.

“In addition, we are committing another $1 million toward fighting the racial injustice and inequality that we are witnessing in this country. This is just a first step, and we will further develop our ongoing efforts in this space as we work to support underrepresented groups as a whole”.

  • Snapchat

Nel frattempo, Evan Spiegel, CEO di Snapchat, attraverso una lettera al suo staff, ha dichiarato di essere “affranto e arrabbiato” per la battaglia contro il razzismo in corso negli Stati Uniti.

Come spiegato da Spiegel: “Some of you have asked about whether Snap will contribute to organizations that support equality and justice. The answer is yes. But in my experience, philanthropy is simply unable to make more than a dent in the grave injustices we face. While our family has and will continue to contribute meaningfully to create opportunity for the underprivileged, and donate to the guardians of justice, these circumstances call for a more radical reorganization of our society. Private philanthropy can patch holes, or accelerate progress, but it alone cannot cross the deep and wide chasm of injustice. We must cross that chasm together as a united nation. United in the striving for freedom, equality, and justice for all”.

Potete leggere l’intera comunicazione qui:

  • Pinterest

Pinterest ha donato $ 250,000 per la ricostruzione delle imprese locali danneggiate durante le proteste e fornirà ulteriori $ 750,000 alle organizzazioni no profit che sostengono la giustizia razziale.

Secondo Ben Silbermann, CEO di Pinterest: “With everything we do, we will make it clear that our black employees matter, black Pinners and creators matter, and Black Lives Matter”.

Potete leggere la dichiarazione completa di Silbermann qui:

Personaggi noti

Non solo brand, ma anche personaggi famosi, come Mark Zuckerberg e Barack Obama, hanno postato contenuti sui loro profili social dopo la morte di George Floyd.

https://www.facebook.com/zuck/posts/10111969612272851

Si può dire che quella delle discriminazioni razziali sia una “never ending story” e non finirà di sicuro grazie a queste campagne. Le iniziative lanciate, però, hanno sicuramente contribuito ad amplificare il messaggio di unione e uguaglianza.

Pamela Marcon

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