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BCube e Ceres: campioni di Branding

da 28 Marzo 2016Marzo 30th, 2016Nessun commento
Il 7 aprile si terrà a Venezia l’attesissimo #MakeIt16, dove avremo la fortuna di incontrare oltre a Coca-Cola, Lavazza e Durex anche i geni e irriverenti creativi dell’agenzia BCube. Sì, avete capito bene, proprio quelli che gestiscono la comunicazione online di Ceres!

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L’instant marketing è il trend del momento nel mondo dell’advertising. E in fondo non c’è da stupirsi: è divertente, puntuale, rapido e dà quel senso di “live” che oggi è essenziale nel rapporto tra clienti e brand. Per questo le aziende di svariati settori che da un paio d’anni a questa parte lo stanno utilizzando sono decisamente aumentate.

Ma da dove arriva tutta questa passione da parte dei brand verso questa forma di advertising? Abbiamo scovato i responsabili, il cui nome suona ormai come una certezza: BCube. Questa agenzia, facente parte del gruppo Publicis e dove lavorano attualmente 42 persone che, come si legge nella mission statement “Hanno talento. Hanno cervello. Hanno voglia di fare” e sempre secondo le loro parole, “BCube significa B3: Brilliant Ideas, Beautifully Crafted, for Brave Clients”.

Marketing a tutta birra

Per scegliere un’agenzia come BCube bisogna appunto essere un po’ coraggiosi, e c’è un marchio che per anni ha fatto del coraggio e dell’irriverenza la base del proprio marketing, trovando quindi in BCube un partner ideale: sì, stiamo proprio parlando di Ceres.

La storica birra danese, già nota fin dagli anni ‘90 per i suoi spot certamente non convenzionali per il settore, ha scelto BCube per gestire la sua comunicazione nel 2013, e forse non aveva previsto un simile successo e soprattutto una simile influenza sul resto del mondo del marketing.

E quali sono gli ingredienti che hanno portato Ceres, post dopo post, ad assumere lo status di icona del social media marketing? Perché su Facebook la pagina ufficiale è seguita da più di 600.000 persone, sempre pronte a “piacciare” e a condividere?

La formula è semplice ma precisa:

  1. Essere sempre sul pezzo. Come è noto sin dalla commedia classica di Aristofane, l’effetto comico si basa molto su situazioni familiari e contingenti; in parole povere, ironizzare a caldo su un evento recente è sempre un metodo efficace nell’attirare l’attenzione del pubblico.
  2. Irriverenza e autenticità. Il linguaggio e i contenuti social di Ceres prodotti da BCube sono sicuramente fedeli allo spirito e adatti al target commerciale del brand, e ormai è vista come consolidata la personalità social di Ceres, che è metaforicamente l’amico che nella compagnia ha sempre la battuta pronta su tutto.
  3. Nessun argomento è tabù. Sport, cinema, gossip e sì, persino la politica. Per Ceres nessun argomento è estraneo all’ironia, con cui affronta i temi dell’attualità senza mai forzare la mano e alzare i toni, ma sempre con grande onestà e intelligenza.

Dieci esempi di instant marketing come si deve

Vediamo dunque dieci esempi chiave di ciò che BCube ha saputo creare per il marketing Ceres:

1. Il pluripremiato film di Alejandro G. Iñarritu subito parodiato nella locandina.

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2. Lo “scandalo” che portò alla luce l’esistenza del social media manager di Gianni Morandi viene minimizzato così.

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3. La devastazione della fontana della Barcaccia da parte di tifosi incivili a Roma prima della partita Roma – Feyenoord, colpa dell’alcolismo irresponsabile.

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4. Un evento naturale come l’eclissi, e le sue naturalissime conseguenze.

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5. La sfidante per l’incarico di presidente della Regione Veneto è Alessandra Moretti: con quel cognome era davvero difficile scamparla.

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6. L’edizione speciale di Ceres per il Gay Pride di Roma: via le etichette.

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7. Un outfit un po’ troppo fantasioso per Daniela Santanchè alla prima della Scala. Nessuna paura a citare apertamente, contro tante convenzioni del marketing, un concorrente per rendere ancor più trasversale l’ironia.

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8. #SanremoCeres: Appostamento social durante il Festival della Canzone Italiana, esperimento decisamente riuscito. 

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9. Le catastrofi naturali sono l’occazione per fare del bene: ecco Ceres quindi che va in soccorso della pasta Rummo (citata con il font) e crea un evento di solidarietà alla popolazione campana colpita dall’alluvione.

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10. Tutti sanno chi è Ceres. Provare invece a confondere il pubblico, creando un fake che di Ceres non ha niente? Ecco Ceres Soft Ale al gusto di lampone e zenzero, accolta tra lo sconvolgimento e la rabbia generale, che si rivelerà poi un geniale pesce d’aprile.

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#MakeIT16: Ceres c’è

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Ciò che si può dire di Ceres è che dalla sua strategia di marketing traspare non solo un uso esemplare dell’instant marketing ma, ancora più importante, che l’instant marketing stesso sia stato scelto in quanto rispecchia perfettamente lo spirito del brand: Ceres è giovane, fresca e irriverente, e questo i ragazzi di BCube l’hanno capito perfettamente e hanno saputo muoversi in sintonia rispetto ai valori del marchio, diventando prima di tutto campioni nella coerenza di marca.

Ora non resta che aspettare l’intervento di Alessandro Sciarpelletti, Head of Digital di BCube al #MakeIt16 il 7 aprile, sperando che oltre a quattro chiacchiere potremo scambiare anche una bella Ceres fresca.

Francesco Ongaro

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