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Casa Paladin: la tradizione fa rebranding

da 29 Maggio 2016Maggio 30th, 2016Nessun commento
casa paladin
In occasione di Vinitaly 2016, una delle principali fiere mondiali dedicate al mondo del vino che si è svolta a Verona e giunta alla cinquantesima edizione con numeri da record, noi di This MARKETERs Life (certo, non potevamo mancare) siamo stati ospiti di Casa Paladin, storica cantina veneta, con cui abbiamo voluto parlare un po’ (anche) di marketing, nella fattispecie di rebranding.

Ma facciamo un passo indietro. L’eccellenza enologica italiana è sicuramente uno dei più grandi totem nel mercato enogastronomico globale, e da anni tutto il Belpaese si appassiona nel portare in alto i colori della produzione nostrana, in una infinita sfida con la Francia. Storico, a tal proposito, il sorpasso raggiunto lo scorso anno nella quantità di vino prodotto, ma certamente molto più acceso e interminabile rimane il dibattito su quale Paese produca i vini di maggior qualità.

Certo, i nomi dei vini parlano da soli e sono entrati da tempo nella cultura di massa: ovunque nel mondo Spumante o Chianti non solo evocano gusto, profumo, perlage, ma rappresentano anche i simboli di una cultura da cui il prodotto stesso nasce e che lo caratterizza e distingue. Non solo: una cultura anche in senso latino, per cui il vino è sì il risultato della vendemmia, ma soprattutto il riflesso di luoghi e di storie che parlano di metodi classici e tecnologie moderne, di vicende storiche e vicende familiari, di natura e di economia.

Casa Paladin cantine

In una parola, casa.

Casa è proprio la parola chiave per capire come sta cambiando una cantina già consolidata come il Gruppo Paladin. Fondato da Valentino Paladin ad Annone Veneto nel 1962, ad oggi è formato da 4 cantine, collocate nei terroir più vocati e rinomati d’Italia, oltre a winebar e relais per la degustazione dei vini dell’azienda. La produzione dell’azienda è incentrata su tre principali vini: Prosecco nel Veneto Orientale, Franciacorta sul Monte Orfano in Lombardia e Chianti Classico in Toscana.

Questa presenza diffusa in più regioni vinicole d’Italia è frutto della visione dei fratelli Lucia, Carlo e Roberto che hanno voluto avviare un percorso di viticoltura rispettosa e adattata alle particolarità di ciascun territorio, secondo due elementi principali: Terra e Passione. Al recupero di antichi paesaggi viticoli e alla viticoltura concepita in armonia con i ritmi della natura piuttosto che del mercato, infatti, si abbinano una costante ricerca di abbattimento dell’impatto ambientale e un coinvolgimento del pubblico nella storia della cantina.

Logo Casa Paladin

Brand di famiglia

Ma la vera novità con cui il Gruppo Paladin si è presentato a Vinitaly 2016 è stata ciò che può sembrare un piccolo accorgimento grafico, ma che in realtà esprime ancora più chiaramente la vocazione dell’azienda: il brand Casa Paladin. Appunto il termine casa: per quanto le cantine del gruppo – Bonomi in Franciacorta, Castelvecchi in Chianti, Paladin e Bosco del Merlo in Veneto Orientale – siano anche geograficamente distanti tra loro, come dei membri di una famiglia riconoscono il loro punto di partenza, proprio la casa. E in questo contesto ritrovano le loro radici nelle tradizioni, nei metodi, nelle persone e nelle storie che passano per questa dimora.

Questo rebranding parte dal geniale logo di Casa Paladin, in cui gli interstizi tra le colonne nella facciata della dimora di Annone prendono la forma di quattro bottiglie, a simboleggiare il ruolo portante di ciascuna cantina nell’identità dell’azienda.

Paladin

Quattro tenute, quattro zone e quattro storie diverse, ognuna delle quali però mantiene intatto il proprio essere, in accordo con il principio di cui parlavamo prima. Nel mercato enologico il vino in sé, specialmente agli occhi dei consumatori stranieri, è una parte del prodotto: la qualità è importante, ma è quasi altrettanto importante lo storytelling dell’esperienza che sta dietro al vino, che incorpora non solo una produzione portata avanti con metodi, tecnologie e ricerca particolari, ma anche la filosofia stessa dello stile di vita italiano.

Casa Paladin, insomma, è una vera casa con porte e finestre aperte, una casa che anche attraverso gli eventi cerca di coinvolgere il pubblico: da lunedì a sabato compreso la dimora di Annone Veneto è aperta per accogliere tutti in una quotidiana celebrazione del vino, per conoscere, assaggiare ed acquistare i prodotti dell’azienda e la bellissima famiglia che da più di cinquant’anni infonde impegno e passione nella produzione di vini eccellenti. Cosa state aspettando?

Francesco Ongaro

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