Skip to main content
search
BrandingBusiness&SocietyStories of Food

“Miscusi, un EspressOh per favore”: quando il brand è il tuo migliore amico

Un ristorante di pasta fresca con un unico grande credo (“la pasta unisce e rende felici”) e il primo indie brand beauty italiano che porta alla ribalta un make up essenziale ma forte, esattamente come un espresso. Cos’hanno in comune? La semplicità. Ecco cosa accade quando, grazie al proprio tone of voice, il brand si fa amico del consumatore e conquista la sua fiducia

Alle origini di Miscusi: cosa significa essere slow

“Benvenuti a casa” è il messaggio che appare su uno zerbino all’ingresso degli uffici di Miscusi, a Milano, in zona Loreto. Come sentirsi a casa fuori casa? Un buon piatto di pasta ci riporta alle domeniche a casa della nonna, perchè un piatto di pasta può essere il giusto carico di energie dopo un’escursione ad alta quota, un pranzo veloce da condividere con i propri amici o più semplicemente un piatto che consola i cuori spezzati. “Maccarone, m’hai provocato e io ti distruggo” pronunciava Alberto Sordi davanti a un ricco e abbondante piatto fumante. La correlazione tra la pasta e l’italianità è una tematica alquanto scontata e quanto la pasta “profumi di casa”, sia essa un nido sicuro a cui ritornare oppure un posto da cui scappare, lo testimonia la pellicola di Ferzan Ozpetek “Mine Vaganti” in cui il protagonista ritorna a casa dopo lungo tempo, per tenere le redini del pastificio di famiglia.

miscusi-family 

Miscusi è il primo pastificio con cucina: nasce così nel febbraio 2017 a Milano, ed è seguito da una community piuttosto eterogenea e molto affezionata a piatti sempre molto vari, appetitosi e creativi. Quella di Miscusi è una community che è stata attratta in modo perspicace e sfidante. I due fondatori hanno infatti condiviso in un articolo uscito su Forbes Italia che “La sfida era quella della cena e alla fine siamo riusciti a superarla: il 70% del fatturato arriva durante la sera e il target di clienti è per l’80% composto da donne”. Questo a fronte da un lato delle diete povere di carboidrati e ricche di proteine e dall’altro dei trend di poké bar e ristoranti fusion. La sfida più importante, per questa come per moltissime altre realtà, è stata quella di implementare l’online durante il periodo del primo lockdown – sfida che però ha anche rivelato l’ironia e la creatività del brand. Dalle maglie targate DPCM, acronimo di “due paccheri con miscusi” al miglioramento del servizio di delivery, fino ad arrivare alle Miscusi box di pasta da cucinare a casa, in occasione di San Valentino. Per coronare questa attività, è nata la Miscusi Farm, un progetto che ha l’obiettivo di aderire alla sostenibilità e che ha previsto il recupero di un casale come centro di produzione, ricerca e formazione per servire tutti i ristoranti della catena, per lavorare a contatto con i produttori e per promuovere un modello di alimentazione sostenibile.

Miscusi-Farm

 

Quando chiedi un EspressOh e ti ritrovi un amico

Un make up semplice che rispetta l’ambiente, totalmente cruelty free – nuovo trend delle beauty company – e capace di rivelare la vera natura di ogni persona. EspressOh, brand di cosmetica 100% made in Italy che prende ispirazione da un caffè espresso, nasce dall’idea imprenditoriale di Chiara Cascella, origini abruzzesi ma milanese d’adozione, convinta che nel make-up ci sia bisogno di un ritorno alla semplicità. Il brand propone una routine di trucco facile e essenziale per un look autentico e valorizza la texture naturale dell’incarnato con uno spirito di comunità che condivide la stessa visione di bellezza: le basi, l’essenziale, i prodotti alla portata di tutti, quelli che non mancano mai in ogni brauty routine che si rispetti. EspressOh ricerca le migliori formule cosmetiche, prestando sempre attenzione agli ingredienti e alle materie prime, il tutto realizzato in Italia ma soprattuto con un processo tutto italiano: “crediamo che la vera bellezza risieda nella semplicità. E non c’è niente di più potente della semplicità”. “Un look audace non significa necessariamente strati e strati di trucco: uno sguardo audace parte dalla nostra autostima e il trucco gli dà la giusta spinta!” 

Matilda-de-Angelis-espressoh

È questo il mantra di EspressOh, dedicato a chi presta attenzione agli ingredienti e alle materie prime senza trascurare la cura dell’estetica. Dopo aver lavorato nel mercato della bellezza per marchi di fascia alta sia a Milano che a Parigi, Chiara è stata testimone di un significativo divario nel settore cosmetico. I suoi viaggi hanno saputo unire la  visione di marchio di nicchia con l’orgoglio del made in Italy, per donne come lei: sirene indie con poco tempo da perdere

Quando si parla di bellezza pulita, EspressOh comprende la complessità dell’argomento: non esiste una definizione riconosciuta di cosa sia “pulito”. “Prodotto pulito” come affermazione di marketing non è supportata e definita da alcuna legge vigente e ogni marchio può, quindi, fare la propria dichiarazione strategica. Essere un marchio pulito implica seguire due principi fondamentali: essere trasparenti e privi di ingredienti tossici.

La trasparenza suggerisce onestà con se stessi e con i consumatori, sapendo meglio come vendere eticamente ai potenziali clienti prodotti con ingredienti chiari e controllabili nell’e-commerce ufficiale. Secondo EWG (Environmental Working Group), tutte le formule utilizzate sono prive di ingredienti pericolosi, mentre la fragranza del caffè proveniente dalla Sicilia è aggiunta al prodotto finale.

Inoltre, i prodotti destinati a contattare la pelle delicata del viso non vengono profumati: il correttore ABC e il blush Glassy sono totalmente privi di profumo. L’azienda è in grado di mantenere minime le emissioni di carbonio, sostenendo l’ecologia nazionale, e cerca di lavorare esclusivamente con fornitori di imballaggi italiani, per ridurre ulteriormente l’impatto sull’ambiente. Nel 2020, EspressOh ha raggiunto il suo primo obiettivo di sostenibilità eliminando la plastica da tutti gli imballaggi secondari, inclusa la consegna. Da marzo 2021 è diventata un’azienda a impatto zero, compensando le emissioni di CO2 con investimenti nel rimboschimento in Cambogia, Perù e Kenya. 

espressoh-milano-edicola-retail-guerrillia-marketing

 

La forza dell’authenticity: come passare da community a family

Il minimo comun denominatore tra queste due esperienze di marca – peraltro entrambe sorgono in prima battuta a Milano – è che non esiste brand emergente che al giorno d’oggi possa muovere i primi passi senza una forte community alle spalle. La Miscusi family e le lettrici di OhBar (blog ufficiale di EspressOh) hanno formato un network, attratti dalla genuinità e dell’autenticità comunicate dai brand. Nel presentare i piatti della catena di pasta fresca e i cosmetici di derivazione naturale non c’è filtro, reale o IG che regga! Il ritorno al new normal passa quindi anche attraverso una percezione della realtà che sia “verace” nel vero senso della parola. Come può il marketing intercettare i bisogni di pragmaticità e realismo delle persone? Utilizzando un tone of voice friendly, a tratti ironico o autoironico e proponendo consigli, più che perentorie verità: in un universo dominato dall’informazione, dove l’economia dell’attenzione è una realtà quotidiana, sfondare il muro dello scetticismo per sedersi accanto al consumatore e aiutarlo a ri-conoscere i propri gusti e le proprie necessità “è un lavoro da maestri o da mastri artigiani”.

Francesca Marchese

Lascia una risposta

Close Menu