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CSR strategica: una soluzione innovativa

da 15 Aprile 2020Nessun commento
CSR strategica

I momenti difficili fanno emergere la sensibilità umana, anche la più nascosta. In un mondo globalizzato è necessario che anche le imprese riscoprano la propria sensibilità e la rendano finalmente parte di sé stesse, fino a farla diventare strategica. Ora più che mai è necessario mettere in campo azioni di strategic CSR, perseguibili attraverso azioni di social business.

Il 2015 è stato un anno importante per tutti i cuori green del mondo, ma soprattutto per il nostro Pianeta. L’anno, infatti, è stato caratterizzato da due eventi importantissimi, a pochi mesi l’uno dall’altro.

Il primo in ordine temporale è quanto accaduto il 25 Settembre 2015 a New York, quando 193 Paesi, nella cornice epocale del palazzo di vetro delle Nazioni Unite, hanno dato ufficialmente vita all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. L’Agenda, che sicuramente conosceranno tutti ormai (me lo auguro), contiene i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) che i firmatari si pongono di raggiungere, almeno in parte, entro il 2030.

Il secondo evento, invece, ci riguarda più da vicino, prettamente in termini territoriali: stiamo parlando dell’Accordo di Parigi del Dicembre 2015. L’Accordo può di essere definito il protocollo di Kyoto del XXI° secolo, non tanto per il contenuto, non onorato dopo nemmeno due anni dagli USA a guida Trump (ma questo è un altro discorso), ma per il suo valore simbolico.

Con l’Accordo sul clima del 2015, 195 Paesi hanno riconosciuto i problemi del nostro Pianeta, problemi generati e derivanti da uno sviluppo economico non più sostenibile, che rischia di condannare in modo irreversibile la madre Terra.

Corporate Social Responsibility: la sostenibilità come imperativo categorico

Vi starete chiedendo il perché di una premessa così pomposa, domanda lecita. Tale premessa risulta necessaria poiché il 2015 rappresenta una milestone importantissima per lo sviluppo della coscienza sociale delle imprese di tutto il mondo. La parola sostenibilità, infatti, da quel meeting di Parigi ha assunto un valore diverso, un imperativo categorico o uno sponsor, a seconda dei punti di vista.

Sostenibilità è direttamente collegata a Corporate Social Responsibility, o CSR per gli amanti delle sigle, una responsabilità che non è più solamente sociale, ma anche economica. Perché economica? Perché se usata a dovere può rappresentare una vera e propria leva di business.

L’obiettivo di questo articolo è fare il punto sull’utilizzo strategico della CSR, un utilizzo che quindi non si ferma alla semplice raccolta fondi o donazione, ma che individua nella responsabilità sociale di impresa una vera e propria strada per perseguire il proprio core business aziendale.

Una presa di posizione forte delle imprese di tutto il mondo ora più che mai è necessaria per aiutare tutti a uscire il più velocemente possibile dalle tenebre del Coronavirus e di tutte le conseguenze nefaste che si porta dietro.

CSR strategica: un’azione strategica necessaria

Sicuramente in molti conosceranno il significato della CSR strategica, non solo gli addetti ai lavori, ma credo che una spiegazione risulti doverosa per contestualizzare al meglio il problema.

La CSR strategica, detta anche SCRS (Strategic Corporate Social Responsibility), poggia le sue basi sulla responsive CSR, che si focalizza su temi social generici, non sempre riferibili al business dell’impresa, con l’obiettivo di ridurre gli eventuali danni creati dall’attività di impresa (es. British Petroleum che adotta una balena).

È chiaro sin da subito che la responsive CSR ha un’utilità limitata, poiché risulta essere legata a fattori imprevedibili e può essere facilmente fraintesa come azione di facciata. In aggiunta, iniziative del genere non creano un mutamento del contesto competitivo avvantaggiando in qualche maniera l’impresa.

La CSR strategica, invece, non è vista come un eventuale azione accessoria, ma entra a far parte della strategia aziendale. Un’azione di CSR strategica ha l’obiettivo di massimizzare i possibili benefici sociali creati dall’impresa, ma anche il profitto economico.

CSR strategica: focus sui bisogni degli stakeholders

La CSR strategica si sviluppa partendo dai bisogni del territorio, della comunità o dei clienti dell’impresa, per provare a creare una soluzione al problema manifestato. Uno dei primi esempi di applicazione della CSR strategica nelle decisioni cruciali dell’impresa è rappresentato da Toyota.

La casa automobilistica giapponese, infatti, è stata la prima a creare un modello ibrido di automobile, anticipando il mercato di quasi vent’anni. Come ci è riuscita? Semplicemente ascoltando i propri clienti e la crescente consapevolezza della necessità di una riduzione delle emissioni.

Con l’auto ibrida Toyota è stata capace di posizionarsi per prima su un mercato inesistente, accaparrandosi una fetta nuova di clienti, da zero, che per decenni è riuscita a soddisfare in solitaria, prima dell’arrivo degli altri colossi dell’auto.

Casi del genere dimostrato le potenzialità della CSR strategica, capace di far emergere dei lati nascosti di un business, generando un vero e proprio vantaggio competitivo. Tale vantaggio, tuttavia, è diverso da qualunque altro perché non solo permette di generare maggiori profitti o di posizionarsi meglio sul mercato, ma permette di fare del bene per la comunità e di essere percepito come diverso dall’opinione pubblica.

CSR strategica e Social Business: possibili soluzioni per uscire dalla crisi

La CSR rende quasi tangibile l’impatto sociale generato da un’impresa, non più visibile solamente con la creazione di posti di lavoro, attività importantissima sia chiaro, ma anche con azioni che arrivano al “cuore” di tutti, anche a chi non è direttamente coinvolto nella sfera di influenza aziendale.

Una particolare derivazione della CSR strategica è il Social Business, teoria economica creata qualche decennio fa dall’economista bengalese Muhammad Yunus, nonché premio Nobel per la Pace nel 2006. Dov’è la connessione tra teoria economica e premio Nobel per la pace? C’è, perché il Social Business ha salvato milioni di vite e può salvarne ancora.

Vi racconteremo come nei prossimi articoli, provando a far innamorare anche voi di questa fantastica e innovativa teoria che, ora più che mai, potrebbe essere un toccasana per la nostra Italia e il nostro mondo ferito. Stay tuned!

Paride Rossi

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