
È innegabile che l’ambiente in cui si sviluppano le startup determini gran parte del loro successo. Per essere competitiva ed efficace, una startup necessita infatti di capitale, di esperti e di opportunità. L’insieme di questi servizi crea uno startup hub o startup ecosystem.
Al giorno d’oggi molti Paesi offrono diverse occasioni per imprenditori di ogni tipo. In particolare, le città che detengono il primato come migliori startup hub sono note per la loro popolarità nel mercato, per l’affluenza di investitori e per l’esperienza nel settore. La classifica parte dalla rinomata Silicon Valley affiancata da New York City e Los Angeles.
L’ambiente economico di Dubai
Sebbene quindi gli Stati Uniti siano stati storicamente sede di molte startup di successo, esistono oggi altre realtà che si stanno via via affermando nel mondo dell’imprenditoria globale.
In particolare gli Emirati Arabi Uniti sembrano voler emergere nello scenario economico globale, proponendosi come centro di eccellenza per lo sviluppo di nuove imprese. Negli ultimi mesi infatti, molte sono state le notizie riguardanti importanti manovre del governo Emiro nel proporre Dubai come centro di innovazione mondiale del 2021. Tra le più importanti c’è sicuramente lo stanziamento di circa 82 miliardi di dollari in fondi per la ricerca scientifica e tecnologica, volti maggiormente a rendere la “knowledge economy” del paese più competitiva ed efficiente.
Inoltre, in vista dell’EXPO di Dubai 2020 sulla cooperazione e innovazione tecnologica, gli Emirati Arabi Uniti vogliono aprire la strada ad un’economia meno incentrata sul petrolio e più orientata verso l’imprenditoria. Per questa ragione è stato finanziato il progetto Innovation Hub.
Cos’è l’Innovation Hub?
Simile al ben noto ai Marketers H-Farm, ma di dimensioni maggiori, questo progetto propone la costruzione di una struttura capace di ospitare 15.000 aziende tra cui start-up, PMI, e multinazionali, offrendo inoltre servizi di incubator, accellerator e tutoring. Questo centro focalizzerebbe l’attenzione sul settore tecnologico e scientifico, proponendosi come valida alternativa alla Silicon Valley. Inoltre, per rendere Dubai una meta ancora più interessante per imprenditori e creatori di impresa, l’approvazione di nuove leggi ha reso possibile l’esenzione delle tasse per aziende operanti in determinati settori lavorativi, in aggiunta a molti altri benefici offerti dal gruppo TECOM Free Zone stanziato a Dubai.
Quest’ultimo, conosciuto anche come TECOM Investiments, è il più grande centro di sviluppo imprenditoriale in tutta l’area MENA ( Middle East North Africa ) e potrebbe essere paragonato ad una mini città, formata da imprese e multinazionali che lavorano una accanto all’altra. Attualmente all’interno di questo gruppo esistono vari distretti, come la “media city” (media business), “studio city”(movie production business), “science city” (science business) e molte altre. Oltre a queste, a partire dal 2021, verrà aggiunta al gruppo anche la Innovation hub. L’insieme di queste “business communities” divise per diversi distretti, ospitano un totale di 4.650 aziende tra cui startup, PMI, shared offices e multinazionali producendo circa 74.000 posti lavorativi. Il progetto previsto per il 2021, quindi, metterà a disposizione ulteriori spazi per imprenditori e aziende offrendo allo stesso tempo numerosi servizi legati al mondo dell’economia.
Perché Dubai?
Molti inoltre sono stati i segnali positivi che hanno dato prova della forza dell’UAE nel proporsi come ambiente economico competitivo capace di produrre startup di successo.
Soprattutto negli ultimi 5 anni l’ambiente imprenditoriale del paese è stato protagonista di una crescita esponenziale. Infatti, per gli standard regionali, i risultati economici dell’UAE sono strabilianti. Nelle classifiche mondiali per la competitività globale, per indice di opportunità, imprenditorialità globale e per prosperità, gli Emirati Arabi Uniti superano tutti i paesi presenti nell’area MENA, classificandosi nella top 30 tra le nazioni più di successo.
Un’interessante notizia arriva dal settore tecnologico. Grazie infatti all’azione congiunta tra IBM e alcune prestigiose agenzie di sviluppo imprenditoriale locali, a Novembre 2015 è stato portato il supercomputer Watson a disposizione di tutta l’area MENA. Questo traguardo aiuterà in particolare il vaglio dei Big Data per le imprese ( in questo articolo trovate maggiori informazioni sui Big Data ) e supporterà la crescita di app per il “ data analysis” e per la “ business intelligence”.
Seppur quindi Dubai sembri emergere a livello internazionale, ci sono ancora alcuni fattori che impediscono al paese di entrare a pieno titolo nel podio delle mete più ambite dagli imprenditori stranieri.
Sebbene gli Emirati Arabi Uniti stiano infatti primeggiando in tutto il Medio Oriente per l’adozione di tecnologie all’avanguardia, le problematiche legate allo scambio commerciale con i paesi esteri rimangono ancora acute, vanificando in parte la posizione strategica di Dubai nell’area MENA.
Uno dei maggiori ostacoli però, resta ancora la legge sulla bancarotta, per la quale i debitori insolventi rischiano di affrontare il carcere. Sebbene la rimozione di questa legge sia stata motivo di ampi dibattiti, ancora oggi non è presente un responso definitivo.
Che opportunità si prospettano per il futuro di Dubai?
È chiaro quindi che, tra l’essere una tra le economie trainanti dell’area MENA e diventare uno startup hub di successo mondiale, c’è molta differenza. Se il primo obiettivo è stato ampiamente raggiunto, molto resta da fare per portare a compimento il secondo.
Con l’avvento del 2020, grazie all’apertura dell’Expo, si aspettano grandi risultati per Dubai sia dal punto di vista economico che culturale. Questa occasione infatti, porterà con sé molte aspettative, tra cui quella di aprire le porte ad una maggiore internazionalizzazione degli UAE e di aumentare il prestigio del paese. Solo il tempo rivelerà se gli Emirati Arabi Uniti potranno veramente sviluppare un’economia indipendente dal petrolio e risorse naturali, dando vita finalmente ad un fiorente mercato attraente ed economicamente competitivo a livello globale.