
Presentare il proprio brand. Raccontare la propria storia. La narrazione della propria azienda è un passo fondamentale per fornire a tutti gli stakeholder la carta d’identità al fine di fare emergere l’immagine ed il volto che si vuole dare all’impresa. Con l’avvento del digitale oggi le imprese riescono a comunicare in modo più forte, veloce e vincente il “chi siamo”, ovvero la loro essenza più intima.
Ogni vita economica è espressione di una vita dell’anima.
(O. Spengler, Il tramonto dell’Occidente)
Quante volte ci è capitato di dire: “però, bella questa azienda!”, “non c’è paragone, batte tutte le altre!” ed altre esclamazioni di questo tipo. Ma cosa ci spinge ad affermare che una è migliore di un’altra, che proprio quella vogliamo prendere come modello di case study?
La maggior parte delle volte, il primo passo che compiamo è andare a visitare il sito web dell’impresa che ci interessa, per approfondire la nostra personale conoscenza e soddisfare la curiosità. Certo, il sito deve essere attraente, coinvolgente, e perché no, interattivo. Ma è sufficiente? Basta solo questo per spingerci a valutare positivamente o negativamente l’azienda? Rifletteteci per un attimo: sono sicura che la vostra risposta sarà no.
A prescindere dal tipo di settore a cui essa appartiene, è fondamentale capire e studiare chi è l’azienda che ci troviamo davanti, cosa fa e come lo fa, quali sono le strategie d’azione che utilizza al fine di emergere nel mercato.
Ecco che entra in gioco il ruolo fondamentale del Company Profile. Si tratta, in qualche modo, dell’ingrediente segreto (a volte nascosto) che ogni azienda possiede, il lato specifico ed “intimo” che la caratterizza e che la rende speciale e diversa da tutte le altre, concorrenti e non.
Il Company Profile si tratta di un vero e proprio strumento grazie al quale si può comunicare all’esterno chi sei, cosa fai, come lo fai, le esperienze ed il background, i valori e gli obiettivi aziendali. Di fatto è la brand identity dell’azienda: non si tratta di un semplice biglietto da visita, ma di una vera e propria carta di identità che racconta al mondo che ruota intorno ad essa la sua storia, la sua evoluzione, i suoi progetti e traguardi.
Vi starete domandando: e come si fa a costruire un Company Profile ad hoc? La risposta è molto semplice. Una volta, quando ancora l’uso di internet sembrava una cosa difficile, irraggiungibile e complicata e quando la cultura del mondo digitale non era ben sviluppata, il mezzo utilizzato dalle imprese era la classica brochure. Questa rappresentava una specie di istantanea dell’azienda, in cui si illustrava la storia, la mission, i valori e la filosofia, sia attraverso dei brevi testi, sia attraverso l’uso di immagini e fotografie. Oggi, con l’avvento della digitalizzazione dei mezzi di comunicazione, questo “biglietto da visita” viene trasformato in uno strumento ad altissimo valore innovativo, capace di far conoscere e diffondere in tempo reale l’essenza dell’azienda.
Grazie al Company Profile siamo in grado di conoscere chi è l’impresa, in che contesto opera, quali sono i principi sui quali si fonda la sua integrità, la sua immagine, la sua coerenza e, su questi solidi argomenti capire come intende muoversi ed agire nel futuro.
Per coinvolgerci emotivamente e stimolare la nostra curiosità è necessaria la presenza di una storia che funga in qualche modo da filo-conduttore, in grado di legare in maniera esaustiva e coerente tutti i punti chiave e strategici che caratterizzano l’azienda stessa.
Ed ecco che ci viene d’aiuto il web, il quale rappresenta il motore di evoluzione del Company Profile, trasformandolo da cartaceo a digitale.
Emerge quindi la grande potenzialità della nuova carta d’identità, che viene oggi chiamata “Digital Company Profile”. Essa permette di raccontare e condividere i valori del brand attraverso un susseguirsi interattivo di immagini, video, parole, musiche, che sono in grado di trasmettere in modo immediato e veloce la storia aziendale, offrendo emozioni e suscitando interesse e curiosità. Grazie al web è possibile costruire giorno per giorno, minuto dopo minuto, nuove relazioni, nuovi contatti, nuovi passaparola, aumentando il numero di interazioni con altre persone, aziende, partners o futuri clienti.
Ripercorriamo assieme l’excursus storico degli strumenti utilizzati al servizio di un perfetto Company Profile. Come già affermato, la brochure rappresenta da sempre il mezzo più utilizzato. A patire dal 2000, con l’avvento e la diffusione dell’era digitale, sono nati altri strumenti, come ad esempio il linguaggio html, i file pdf e i documenti word, utili e più facili da gestire e da condividere sul web. A partire dal 2004 si iniziò a parlare di power point e dell’uso delle slide, ovvero di nuovi formati grafici in grado di rendere più creativo, artistico ed originale il modo in cui presentare il Company Profile. Un’ulteriore svolta arriva nel 2006 con la divulgazione dei video, utilizzati dalla aziende attraverso CD o DVD per raccontare la loro storia attraverso un susseguirsi continuo di immagini, musiche, parole, effetti grafici, estremamente attrattivo ed interattivo per chi guarda, un vero e proprio salto di qualità in termini di stile di racconto e narrazione. L’apice del successo che sancisce la sua evoluzione in Digital Company Profile avviene con i Social Network, che rappresentano delle piattaforme di condivisione sociale, dinamiche, fruibili da tutti in modo illimitato e gratuito e condivisibili in tempo reale. Tutti gli stakeholder attorno all’azienda riescono in questo modo ad interagire tra loro e coinvolgere altri utenti attraverso l’uso di commenti, like, tweet, condivisioni di contenuti.
Il Company Profile assume oggi una nuova immagine grafica ed estetica, grazie anche al contributo di software di presentazione come le infografiche, le quali sono in grado di rappresentare un vero e proprio visualstorytelling, in cui emerge in maniera forte e dirompente la personalità ed i valori del brand. Questi nuovi strumenti digitali sono di fondamentale importanza per l’azienda, al fine di creare un efficace ed emozionante racconto. Ed è proprio questo concetto la chiave del successo: narrare una storia. Non basta solo descrivere chi è il brand, qual è la mission aziendale e la sua filosofia. Occorre studiare in maniera puntigliosa e dettagliata i contenuti da inserire all’interno del Company Profile, in modo da coinvolgere e stupire il lettore. Mi piace l’idea di paragonare la narrazione del profilo aziendale alla stesura di un libro di ricette: il Company profile è il piatto da preparare e ciò che occorre illustrare sono gli elementi da utilizzare e il modo in cui combinarli. Nel nostro caso gli ingredienti che ci interessano far emergere sono gli aspetti vincenti che caratterizzano la storia e l’etica dell’azienda. Tutto nasce e si sviluppa dalle persone, da chi ha fondato il brand, da chi crede nella forza e nelle capacità dell’azienda di emergere nel mercato e di saper dominare i concorrenti, ma soprattutto di attirare l’attenzione dei clienti.
Il Company Profile è dunque oggigiorno uno strumento indispensabile, che va oltre il semplice biglietto da visita o la carta d’identità dell’azienda. Si tratta di un vero e proprio mezzo multimediale, che si adatta sempre più alla narrazione interattiva dell’essere aziendale, in grado di far emergere il lato più nascosto ed i punti strategici del brand e dell’impresa stessa. Tutto è iniziato da una semplice (talvolta insignificante) brochure, per passare poi ai documenti in formato digitale ed arrivare oggi alla creazione interattiva di uno storytelling. Il passo successivo quale sarà? Non ci resta che aspettare e vederne l’evoluzione futura.