
Nella scelta del posto di lavoro ideale i fattori in gioco sono molti e la paga è sicuramente un elemento da tenere in conto insieme ad altri aspetti “tecnici”. Le nuove generazioni di professionisti cercano un ambiente di lavoro che offra un quid in più e che possa rendere il posto di lavoro un luogo meno grigio e più stimolante.
“Treat employees like they make a difference and they will.”
James Goodnight – CEO SAS
I cosiddetti “millennials” sono giovani professionisti che si affacciano al mondo del lavoro e che saranno i futuri dirigenti delle aziende nelle quali ora muovono i primi passi. Si tratta di giovani che, come noi, hanno molti interessi, cercano sempre nuovi stimoli, si guardano attorno con uno spaziando a 360 gradi sul mondo. Nella loro visione del lavoro, che si differenzia parecchio dalla concezione standard, le parole chiave sono più flessibilità e creatività.
Recentemente la rivista “Fortune” ha stilato una classifica delle 100 aziende che presentano un ambiente di lavoro che corrisponde alle richieste dei millennials.
L’azienda che si è guadagnata il nono posto in classifica è la SAS, azienda sviluppatrice di software con base nel North Carolina e che ha degli uffici anche in Italia.
La SAS, che è al quarto posto in un’altra classifica delle migliori compagnie stilata da Fortune, è riuscita a rendere i suoi uffici a misura di lavoratore: la sua sede principale negli U.S.A. dispone di…una piscina! La loro mensa ha un pianista che allieta ogni giorno le pause dei dipendenti. In generale, l’ambiente di lavoro alla SAS è dinamico e, a differenza di altri datori di lavoro, essa incoraggia la creatività dei dipendenti; quest’ultimo elemento a ben guardare è un’ottima strategia per aumentare la produttività.
“95 percent of my assets drive out the gate every evening. It’s my job to maintain a work environment that keeps those people coming back every morning.”
Jim Goodnight – CEO SAS
E’ oramai opinione diffusa che un ambiente di lavoro dinamico ed orari flessibili siano ottimi alleati di qualsiasi lavoratore. Implementare strategie che riconoscano l’importanza di questi due fattori diventa indispensabile per attrarre i migliori talenti presenti nel mercato del lavoro. Come detto in precedenza, un lauto stipendio non basta più per accaparrarsi i professionisti migliori. Ora contano anche l’atmosfera che si respira in azienda, la flessibilità dei ritmi di lavoro e la possibilità di lavorare in maniera innovativa in un contesto creativo. Non è quindi un caso se recentemente Richard Branson, CEO del Virgin Group, abbia abolito gli orari standard di lavoro, concedendo ai suoi manager ritmi di lavoro totalmente flessibili, incentrati non su un monte ore prestabilito ma sul raggiungimento degli obbiettivi fissati.
La SAS è riuscita a raggiungere un altro grande risultato: un tasso di turnover dei propri dipendenti pari a solo 3.6 percento a fronte di una media di settore del 15 percento. In questo modo, meno impiegati che abbandonano l’azienda si traducono in notevoli risparmi sui costi di training dei nuovi assunti e fa si che il sapere costruito all’interno dell’azienda vi rimanga più a lungo, riducendone la dispersione.
Si può concludere quindi che un approccio al lavoro più creativo e flessibile, che riesca a valorizzare appieno i dipendenti, facendoli sentire apprezzati e realizzati, non sia solo una strana teoria “alternativa” ma una strategia vincente. Se implementata in maniera coerente, questa strategia può porre le basi per la nascita di una cultura aziendale innovativa che costituirà un fattore di vantaggio per quelle aziende lungimiranti che sapranno farla propria, come la SAS.