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MANIpolare: tecnologia, gioco e funzioni sociali

da 6 Febbraio 2016Febbraio 15th, 2016Nessun commento

L’innovazione tecnologica al servizio del benessere dell’individuo e della collettività e la voglia di reinventarsi e di creare qualcosa che favorisca la partecipazione, l’integrazione e la comunicazione, nel suo senso più profondo: tutto questo in un gioco chiamato “MANIpolare per comunicare”. La Dott.ssa Dall’Antonia ed il suo progetto innovativo per agevolare la comunicazione nonostante le disabilità.

“Bisogna comunicare e bisogna comunicare bene.” E’ la sintesi di una delle definizioni di comunicazione, quella più comune al mondo dei marketers e delle imprese.

Parlare di comunicazione, ancor prima, però, corrisponde a parlare contemporaneamente di punti di contatto, partecipazione, e, quindi, integrazione.

Sebbene siamo più orientati dalla vita di tutti i giorni all’utilizzo della parola “comunicazione” per indicare ciò che perviene a noi dai mass media o per riferirci agli strumenti che usiamo sempre, dai social network sino addirittura ai servizi di messaggistica istantanea, spesso abusando della parola stessa e deformando il suo significato, il suo ruolo principale resta quello di permettere allindividuo di ritagliare un vero e proprio posto nella realtà per la sua interiorità

Eproprio in questa quotidianità, in cui diventa a tratti petulante lattenzione a determinate sfaccettature della comunicazione, che restano marginali determinate fattispecie, determinanti, invece per la realizzazione e lefficacia concetto nel suo senso stretto: esiste una minoranza della popolazione mondiale (secondo lOrganizzazione Mondiale della Sanità WHO circa il 5%) con disabilità come sordità e sordo-cecità, il cui corretto sviluppo psicologico e sociale è compromesso proprio dallimpossibilità di comunicare allo stesso modo degli altri.

Sebbene gli individui privi di udito possano utilizzare la lingua dei segni italiana LIS e comunicare attraverso i segni (sordo segnante), utilizzare la lingua italiana per esprimersi, quindi leggere il labiale e parlare (sordo oralista), oppure utilizzare entrambi i metodi di comunicazione, lingua dei segni e italiano (bilinguismo), e gli affetti da sordo cecità altri tipi di comunicazione tattile (come la LIS tattile, il Braille, il Tadoma, il Malossi, ecc), rimangono evidenti le difficoltà di approccio a quella tradizionale.

LIS

 

Lattenzione a questa minoranza e la sensibilità nel rendersi conto che poco ci vuole affinchè un limite umano diventi un limite sociale, hanno costituito gli input per il progetto MANIpolare per comunicare.

Elena DallAntonia, dottoressa in Comunicazione Multimediale e Tecnologie dellInformazione, mentre svolgeva il tirocinio presso lo Scientific FabLab di Trieste, ha incontrato una scolaresca che faceva visita al laboratorio per visitarlo: tra gli studenti, c’era una ragazza sorda con la sua assistente alla comunicazione. Equesto incontro che ha spinto Elena a dedicarsi ad un progetto ambizioso, che sviluppa presso lo Scientific FabLab di Trieste (allAbdus Salam International Centre for Theoretical Physics) tra agosto ed ottobre 2015.

Analizzando le tue tipologie di sussidi progettati nel tempo, modelli di mani robotiche (fingerspelling hand) che utilizzano la dattilologia e giochi interattivi che sfruttano la multimedialità in 2D, ha deciso di costruire un kit che riuscisse a mettere insieme le due logiche. Nasce così MANIpolare, una mano robotica che riproduca e insegni la dattilologia LIS sotto forma di gioco ed in modo interattivo e tridimensionale. Nel dettaglio, il kit è costituito da 26 manine modellate e stampate in 3D (una per ogni lettera dellalfabeto LIS) che possono essere stampate velocemente e a basso costo. Oltre alle manine, il kit comprende una mano robotica controllata da Arduino, piattaforma particolarmente vantaggiosa perché offre numerose possibilità e permette di costruire ottimi prototipi in modo economico, veloce, semplice e performante. Con essa infatti è possibile costruire prototipi e oggetti che riescono ad interagire con altri oggetti, persone, macchine, computer e reti e, dunque, è utilizzabile insieme alle manine stampate per ricreare dei giochi interattivi per i bambini. 

MANIpolare3

I tratti distintivi del kit sono leconomicità, in quanto il fine principale è abbracciare il maggior numero di utenti e la possibilità di personalizzare lo stesso, in quanto ciascuno può costruire la mano e ricreare il gioco che più preferisce. Inoltre, il fine di non assolvere unicamente la funzione di mezzo di comunicazione per i disabili, ma di strumento per avvicinare chiunque al linguaggio dei segni sia a livello personale che per impieghi didattici, in modo da favorire unintegrazione bilaterale è testimoniato dal fatto che il progetto è Open Source e tutti i file per la realizzazione sono disponibili in modo gratuito sul sito di MANIpolare : ciò rende possibile disporre dei file e della documentazione necessaria per ricrearlo autonomamente.

Il risultato finale è un kit durevole nel tempo, leggero e portatile, facile sia da assemblare che da replicare, aggiustare e, soprattutto, utilizzare, oltre ad essere un espediente innovativo e divertente.

Il feedback di esperti nel settore ha riconosciuto al progetto una grossa valenza nellambito del miglioramento delleducazione dei bambini: è possibile riscontrare miglioramenti della funzione mnemonica, ortografica e per lo sviluppo di abilità di corretta scrittura e decodifica della LIS; anche in termini di memoria visiva possono essere ottenuti numerosi progressi. Infine, anche la motricità nei bambini normodotati può essere beneficiaria: il kit di manine può aiutare i bambini a sviluppare e coordinare meglio i movimenti delle dita.  

MANIpolare per comunicarecostituisce un perfetto esempio di applicazione dellinnovazione al benessere dellindividuo e del reinventarsi in modo creativo ed originale per soddisfare un bisogno troppo spesso individuato ma sottovalutato: manipolare i limiti imposti dalla natura per dimostrare che la possibilità di essere uguali e la voglia di comunicare non ha ostacoli.

Non resta che andare a dare una manoanche noi, costruendo la nostra.

Manipolare2

Caterina Certo

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