
Un mese, un significato: giugno è il mese in cui chi sostiene l’amore, in ogni sua forma, scende in piazza per rivendicare il diritto di amare liberamente e di esprimere la propria identità senza barriere.
A giugno, le strade delle città di tutto il mondo si riempiono di membri della comunità LGBTQIA+ e di sostenitori della medesima, i quali marciano per un diritto fondamentale: la libertà di poter esprimere il proprio orientamento sessuale e ottenere diritti che spettano a tutti.
A giugno, le aziende di tutto il mondo (eccezion fatta per alcuni Paesi) si preparano al cambio d’abito per mostrare il loro sostegno alla causa, ponendo l’attenzione sul tema inclusività.
Sia chiaro: spesso e volentieri il messaggio che passa è quello di voler cavalcare il trend del momento. Ma questa volta ti vogliamo parlare di tre operazioni ben riuscite.
La storia del Pride Month, in breve
Il mese di giugno ha acquisito un significato speciale non a caso. Il Pride Month cade in questo particolare mese in ricordo della retata risalente al 27-28 giugno 1969. Durante quella notte, infatti, un gruppo di persone appartenenti alla comunità LGBTQIA+ rimase coinvolto mentre si stava ribellando ai soprusi della polizia perpetuati in un bar gay sito nel quartiere Greenwich Village di New York.
Un evento storico che diede il via ai cosiddetti Stonewall riots: l’intera comunità gay iniziò a marciare per mostrare la propria esistenza al mondo, richiedendo a gran voce ascolto e accettazione all’interno della società. In memoria di così tanto coraggio, il mese di giugno ha acquisito un importante significato, diventando il mese dell’orgoglio gay.
Nel corso dei decenni si è potuta notare una sempre più crescente sensibilizzazione in merito a queste tematiche: per quanta strada si debba ancora fare, passo dopo passo si sta andando nella giusta direzione soprattutto grazie all’attivismo di appartenenti alla comunità.
Il Pride Month è molto più di quanto si possa pensare; è un’occasione per chi appartiene alla comunità LGBTQIA+ di manifestare per i propri diritti, ma anche un’opportunità affinché chiunque possa sostenere quello che dovrebbe essere un diritto fondamentale della persona.
Oltre ai singoli individui, anche le imprese possono appoggiare la causa con campagne di sensibilizzazione: in questo modo il marketing diventa solidarietà, sostegno, inclusione, comprensione. Il mese di giugno è un mese simbolo per una battaglia che andrebbe portata avanti tutto l’anno.
Pride Month, Gay Pride e marketing aziendale
Molte aziende hanno saputo sensibilizzare i loro consumatori attraverso campagne pubblicitarie volte all’inclusione verso la comunità LGBTQIA+.
A partire da aziende di make-up fino a quelle che producono biscotti, sono tante le realtà che hanno voluto inserire persone queer all’interno dei loro spot, per creare “l’abitudine all’inclusività” e la consapevolezza che al giorno d’oggi questi temi non sono più da considerarsi tabù.
Tra i vari messaggi comparsi su carta stampata, cartellonistica OOH e spot vari, abbiamo deciso di mostrartene tre.
Findus 4 Salti ‘Microonde e gustose sorprese’
Qui l’azienda ha deciso di mandare in onda uno spot che trattasse il tema della famiglia a tavola. L’inquadratura della scena non permette di vedere i volti dei commensali ma fa intendere che si tratta di un coming out dove il figlio presenta ai genitori il proprio fidanzato.
Pantene #HairHasNoGender
In questo spot, Pantene UK tratta il tema del nascondere il proprio genere/orientamento sessuale sul lavoro. La libertà di essere se stessi viene espressa con la libertà di portare i capelli come si vuole.
IKEA No Gender Reveal Party
Con questo spot pubblicato l’8 marzo, IKEA invece coglie l’occasione della giornata internazionale della donna per trattare l’argomento di Gender Reveal Party che spopolano sempre di più negli ultimi anni. In arrivo dagli Stati Uniti, sono feste per scoprire e rivelare il sesso del futuro bebè. IKEA si dichiara contraria a questo tipo di rito sostenendo che per l’azienda «il talento non ha genere».
MARKETERs Reaction 2023: Beyond Labels
Proprio il concetto di inclusività sarà il tema portante del terzo e ultimo evento dell’anno accademico del MARKETERs Club comitato di Torino. Ti invitiamo venerdì 16 giugno alle 17:00, presso il Talent Garden Fondazione Agnelli di Torino.
Per informazioni sugli ospiti e su come partecipare puoi passare da questo link.
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