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Nintendo Classic Mini: Retro Marketing e nostalgia

Luglio 2016 si sta rivelando un mese decisamente caldo nel settore dei videogame. In questi ultimi giorni non si fa altro che parlare di Pokémon Go ed è sempre da Nintendo che arriva l’ultima novità, se così può essere definita, chiamata “Nintendo Classic Mini: Nintendo Entertainment System”.

Ultimamente Nintendo sembra proprio voler far parlare di sé. Risale a qualche giorno fa il lancio di Pokémon Go, prodotto video-ludico il cui modello di gioco riduce al minimo il divario tra mondo reale e finzione, utilizzando la realtà aumentata per permettere alla persone di trovare un Charmander selvatico davanti al liceo della propria città. Un’idea geniale e assolutamente non scontata; i fan si sarebbero accontentati di una trasposizione per smartphone di Pokémon Blu e Rosso, invece Nintendo decide di rivoluzionare l’intera esperienza di gioco, rendendola meravigliosamente armoniosa con il contesto odierno.

Il DNA innovatore di Nintendo

La tendenza ad invertire gli schemi è insita nel DNA di Nintendo. Nel 2006 rivoluzionò il mondo delle console da gioco con l’introduzione di Nintendo Wii, entrando in competizione diretta con giganti apparentemente inarrivabili del calibro di Sony e Microsoft, in un modo estremamente furbo: cambiò del tutto l’esperienza di fruizione dei videogame, targetizzando persone che fino a poco tempo prima non erano per nulla attratte da tale passatempo virtuale. Nintendo Wii abbatteva le barriere di accesso ad un mondo considerato elitario e piuttosto solitario, lasciando da parte la rincorsa al miglioramento grafico ed introducendo elementi di intuitività, semplicità e socialità. Da quel momento in poi, tutti avrebbero potuto giocare senza il bisogno di imparare complesse combinazioni di pulsanti.

Tuttavia la storia di Nintendo vanta molti altri successi, risalenti in particolare agli anni ‘80 e ‘90. Sono ormai celebri nella cultura popolare le console NES (Nintendo Entertainment System), Game Boy e SNES (Super Nintendo Entertainment System), introdotte rispettivamente nel 1983, nel 1989 e nel 1990.

 

img2Super Nintendo Entertainment System

Tali piattaforme erano davvero competitive nel periodo storico in cui furono lanciate sul mercato e spesso venivano trainate da giochi di successo, uno su tutti Super Mario Bros. Si tratta di videogame e dispositivi quasi leggendari, capaci di rievocare sentimenti nostalgici in ogni persona che ha avuto la fortuna di utilizzarli. Le nuove generazioni faticheranno a comprendere la pixelata bellezza di giochi in cui l’antialiasing era ancora solo un’utopia, ma chi c’era capirà.

Ed è proprio tra coloro i quali capiranno, che Nintendo vuole agire. Di certo l’azienda giapponese ha intuito l’esistenza di un forte richiamo ai prodotti “vintage”, esteso peraltro a svariati settori; si pensi ad esempio all’introduzione di Fiat 500 e Mini, pensate per far rivivere in chiave moderna due miti del passato.

Il lancio di Nintendo Classic Mini in chiave Retro Marketing

Nintendo ha dunque deciso di produrre una riedizione del NES, “Nintendo Classic Mini: Nintendo Entertainment System”, completa di 30 giochi preinstallati, ridotta in dimensioni e dotata di piena compatibilità con i televisori moderni.

img3

Un lancio di prodotto basato interamente sul concetto di retro marketing, con l’intento di far leva sui ricordi e sulle emozioni più care che molte persone condividono in riferimento a determinati oggetti o situazioni legate al passato.

Abbiamo ripercorso alcuni dei momenti fondamentali in cui Nintendo si è rivelata un’azienda innovatrice e fuori dagli schemi, ma in questo caso ha deciso di offrire qualcosa ai fan più affezionati, cogliendo l’occasione per ricordare a tutti come il successo moderno derivi da una lunga tradizione di titoli e piattaforme che hanno scritto la storia del gaming.

Posizionamento e pricing

Per quanto riguarda il pricing e la data di disponibilità al pubblico, Nintendo Classic Mini potrà essere acquistata per 60€ a partire dal giorno 11 Novembre 2016. Tale livello di prezzo sembra piuttosto coerente con l’idea alla base del prodotto. L’offerta si rivolge chiaramente ad un target nostalgico che desidera rivivere i momenti in cui, vestendo i panni di una simil-luna gialla, scappava dai famelici fantasmini colorati (sì, Pac-man era e sarà presente in NES e in Nintendo Classic Mini). Per ovvi motivi, Nintendo non avrebbe mai potuto posizionare la console nella fascia di prezzo in cui risiedono Xbox e Play Station. Inoltre, la scelta di restare sotto la soglia dei 100€ aiuta a far percepire il prodotto come uno sfizio da potersi togliere senza troppe difficoltà. Le persone a target dispongono presumibilmente di una discreta capacità di spesa, sicuramente tale da poter garantire un’eventuale considerazione d’acquisto.

Nintendo Classic Mini sembra dunque avere tutte le carte in regola per essere un prodotto di successo, in riferimento agli obiettivi ad esso correlati, di certo diversi da quelli imputabili ad un lancio di console new generation.

Una prima conferma deriva dalle attuali classifiche di vendita Amazon. Il gigante statunitense ha infatti reso disponibile l’ordine in prevendita del nuovo Nintendo Classic Mini, al quale non è servito troppo tempo per posizionarsi al primo posto nella classifica dei  videogiochi best seller negli store italiano e del Regno Unito.

videogiochi NintendoSaranno dunque felici i nostalgici, quelli per cui le serate passate cercando di salvare la bionda principessa non erano mai abbastanza. Ebbene, se qualcuno ancora non ci fosse riuscito, ora con Nintendo Classic Mini avrà un’altra possibilità.

Andrea Saccarola

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