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Saghe cinematografiche: un mondo da scoprire

allegiant locandina
Il 2015 è stato l’anno di Star Wars, Hunger Games, Fast and Furious, Avengers, Transformers, 50 Shades of Grey (giusto per citarne alcuni). Nel 2016 il primo ad aprire le danze è Allegiant – Part 1, la prima parte dell’ultimo capitolo della serie Divergent. Di cosa stiamo parlando? Ovviamente di saghe cinematografiche: volete scoprire i retroscena di uno dei generi di film più in voga negli ultimi anni?

Negli ultimi 20 anni il fenomeno dei “franchise movies”, ovvero delle saghe cinematografiche, si è affiancato sempre di più alle proiezioni singole fino a diventare essenziali nei ricavi dei film trasmessi al cinema. Se è vero che la produzione di questo formato di film ha avuto una crescita abbastanza costante nei 2 decenni passati, l’impatto notevole che ha avuto nel botteghino è invece una novità degli ultimi 10 anni.

Anche se si riferisce a dati americani, l’immagine qui sotto mette in evidenza la crescita appena citata: la percentuale di ricavi grazie alle saghe (sequel/franchise) ha raggiunto il 30% del totale nel 2014, più di 4 volte il contributo che questa tipologia di film dava al botteghino nel 1994.

crescita dei film franchise

I motivi di questa diffusione sono molti, primo fra tutti: le case cinematografiche grazie ai sequel e ai franchise possono prendersi “meno rischi” rispetto alla produzione di un film singolo, perché sanno che la trama piacerà. Inoltre, riescono a sfruttare al massimo le possibilità che offre un brand di successo. Pensate a James Bond, Fast & Furious o i film della MARVEL: fino a quando gli spettatori saranno interessati ad andare al cinema a vedere i propri eroi in azione, continueranno ad essere prodotti sequel del brand in questione.

Non pensate però che sia tutto così semplice: spesso si rischia di cadere nel banale, o nel “già visto” in altri film della stessa saga. E comunque, non sono da dimenticare i costi da affrontare per rimanere sempre ad un livello elevato, sia nella qualità della produzione del film, sia nella campagna di marketing che accompagna la nuova uscita. La chiave è riuscire a non deludere i propri spettatori.

Sequel, adattamenti, saghe: come distinguerli?

Se provate a cercare la storia delle saghe cinematografiche e quali siano quelle che hanno veramente cambiato la storia, non troverete una risposta così facilmente. Il motivo? In realtà non esiste una sola tipologia di questo genere ma, anzi, ne esistono almeno tre.

La loro origine ed evoluzione è dipendente e influenzata dalle altre, quindi non è così semplice creare una linea del tempo ben definita. Non solo, in alcuni casi non è neanche così scontata la divisione dei “sottogeneri” del movie franchise: diverse sono le sfumature e le interpretazioni che si possono dare allo stesso film.

Ciò che ho cercato di fare per voi è individuare essenzialmente tre sottocategorie, che possano contenere tutti (spero) i film prodotti in serie che vi vengano in mente.

SEQUEL o CINEMA SERIALI

sequel movies

James Bond, Indiana Jones, Fast & Furious, Pirati dei Caraibi, American Pie, Toy Story, Shrek, Cattivissimo me: solo per citarne alcuni. Sono le serie di film in cui ogni singola proiezione è indipendente dalla precedente e dalla successiva, ovvero quei film che continuano ad essere prodotti perché hanno successo. Sono i famosi sequel che hanno come unico (o quasi) punto in comune con gli altri della serie solo i protagonisti e il tema trattato.

Le avventure che i personaggi affrontano non sono legate da una trama più “ampia”, se non qualche labile collegamento, che solitamente riguarda la storia del protagonista (evoluzione di vita, vicende amorose). Possono essere definite come tante storie che vivrebbero anche individualmente e non hanno bisogno delle altre: ciò che le unisce è lo stesso “brand”.

Questo tipo di saghe continua ad essere prodotto fino a quando gli spettatori smettono di essere interessati al brand, o, per usare termini economici, fino a quando i ricavi al botteghino giustificano i costi di produzione, promozione e distribuzione. Purtroppo in quest’ambito capita spesso che, pur di continuare a cavalcare l’onda di queste serie fortunate, si rischi di perdere il scintillio dei primi film e, di conseguenza, anche l’interessamento dei fan.

ADATTAMENTI DA FUMETTI

marvel studios

In due parole: DC Comics e MARVEL. Probabilmente non servirebbe altro per spiegare questo genere, ovvero i film che raccontano le vicende dei supereroi prendendo ispirazione dai fumetti.

La caratteristica principale è ovviamente la presenza dei supereroi, che affrontano diverse avventure per salvare il mondo. Potenzialmente in questo genere potrebbero essere creati film all’infinito, perché le storie da raccontare sono moltissime. E probabilmente non stuferebbero mai gli spettatori, che non vedono l’ora di vedere i propri eroi in azione.

Tra i più famosi di DC Comics che hanno segnato la storia: Superman, Batman (soprattutto la trilogia diretta da Tim Burton) e la serie de Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan. Per quanto riguarda MARVEL Cinematic Universe, i film prodotti dal 2008 sono poco meno di una ventina, e costituiscono la saga che, fino ad ora, ha incassato di più al botteghino: circa 9 miliardi di dollari in tutto il mondo.

Inoltre, è da ammirare come riescano a continuare a produrre film spettacolari, seppur sempre (circa) con gli stessi personaggi, ma dando tagli diversi alle varie storie. Come? Utilizzando crossover, ovvero l’unione di due o più ambientazioni diverse in un’unica narrazione, e spin-off, ovvero un’opera sviluppata dalla principale che mantiene la stessa ambientazione ma narra le vicende in modo parallelo focalizzandosi su personaggi diversi. Con esempi concreti, rispettivamente: gli intrecci tra Avengers e Capitan America o tra Batman e Super Man e le serie televisive Agents of S.H.I.E.L.D., Arrow e Flash.

Nel 2016 vedremo l’ennesima sfida tra i due titani per gli adattamenti da fumetti: MARVEL con Captain America: Civil War e DC Comics con Batman v Superman: Dawn of Justice.

SAGHE (principalmente TRILOGIE)

harry potter

Eccoci arrivati alle saghe cinematografiche vere e proprie, tratte da sceneggiature originali. Ogni film della saga potrebbe essere parzialmente indipendente dall’altro: il finale non è lasciato aperto, quindi una conclusione del capitolo è sempre presente. Allo stesso tempo, però, c’è una storia di fondo, che evolve per la durata di tutti i film e si conclude definitivamente solo con l’ultimo episodio.

I primi a presentare queste caratteristiche sono stati: Star Wars, Mad Max, Il Padrino, Ritorno al Futuro e Matrix. In alcuni casi, in particolare negli ultimi due appena citati, ci sono state delle eccezioni alla formula spiegata sopra: in Ritorno al Futuro e Matrix il secondo film non è poi così indipendente dagli altri, anzi viene usato principalmente per collegare gli altri due.

Fino a qualche anno fa questo genere non era poi così diffuso: erano molto più utilizzati gli altri due sottogeneri di film in serie citati sopra. Poi qualcosa è cambiato, soprattutto grazie a tre grandi saghe che hanno puntato l’attenzione a questo tipo racconto. Quali sono? Harry Potter, Twilight e Il Signore degli Anelli.

Dal successo planetario di queste trasposizioni di serie di romanzi (nel caso delle prime due) e romanzi singoli raccontati in più film (nel caso dell’ultimo) si diffonde il genere delle saghe cinematografiche più utilizzato degli ultimi anni. Le saghe più frequenti nei nostri cinema oggi nascono infatti dall’adattamento di libri a proiezioni.

maze runner hunger games divergent

In particolare, il sottogenere che più sta spopolando è quello delle trilogie fantasy, ovvero film che nascono dalla trasposizione di trilogie di romanzi fantastici come Hunger Games, Divergent, Maze Runner. In questi casi i libri presentano già la struttura ideale per una saga: la trama principiale si sviluppa nell’arco dei tre elaborati, ma ognuno presenta delle vicende e peripezie che portano ad una conclusione, anche se momentanea.

Ci sono anche altre caratteristiche che contraddistinguono questo genere di trilogie e che rimangono – essenzialmente – costanti in ogni nuova saga. Possono essere riassunte, a mio avviso, in 5 brevi punti.

TRILOGIA. Come dice la parola stessa la storia viene divisa in 3 parti, numero che fin dall’antichità è definito perfetto per raccontare la trama in modo dettagliato, e allo stesso tempo per non perdere l’attenzione dello spettatore che con più capitoli probabilmente rischierebbe di stufarsi. In particolare, ogni parte ha il proprio “ruolo” all’interno della trilogia:

  • Primo: AMBIENTAZIONE. Serve per far abituare lo spettatore al contesto in cui è ambientata la storia e fare in modo che se ne senta parte. Viene quindi presentata nel dettaglio la realtà in cui avvengono le vicende, i protagonisti e le loro prime vicissitudini che scombussolano lo status quo iniziale.
  • Secondo: AVVENTURE. Vengono presentate tutte le peripezie e difficoltà che il/la protagonista deve superare per continuare la sua opera di “rivoluzionare il mondo”. In questa fase è molto importante riuscire a tenere alta l’attenzione del proprio interlocutore: solo così lo spettatore tornerà a vedere anche la parte finale della trilogia. Spesso in questa fase vengono suscitate emozioni e pathos attraverso numerosi colpi di scena.
  • Terzo: RISOLUZIONE. Semplicemente, succede di tutto: la terza parte è quella cruciale per giungere al finale e deve lasciare lo spettatore colpito e soddisfatto. Nella trasposizione in film l’ultimo libro viene diviso in due parti: un po’ per permettere di creare più suspense e sfruttare di più il brand, un po’ perché effettivamente capitano così tanti avvenimenti che è impossibile presentarli tutti in 2 ore. Tra la prima e la seconda parte il finale è aperto, proprio per spingere i fan a tornare per l’ultimissimo capitolo, che è quello in cui si risolvono tutte le lotte e solitamente arriva – finalmente – il lieto fine per il/la protagonista.

GIOVANE PROTAGONISTA. Al centro della storia c’è sempre un(a) giovane protagonista che lotta per cambiare il proprio mondo, e trasformarlo in un posto migliore. Molti si chiedono perché piaccia così tanto guardare dei giovani combattere in situazioni di guerra. Ebbene, ciò che veramente interessa allo spettatore è vedere questi Young Adult che possono avere il potere ed essere responsabili: diventano degli eroi pronti ad affrontare diverse difficoltà, lotte pericolose ed eventualmente a sacrificare la vita per salvare il proprio mondo.

FUTURO APOCALITTICO E TIRANNICO. Questo genere di trilogie è sempre ambientato in un futuro molto scuro e cupo, quasi apocalittico, in cui vengono portate all’estremo alcune caratteristiche della nostra attualità. Un esempio fra tutte è l’accentuazione della divisione tra le varie classi sociali: in Hunger Games appaiono come i distretti e in Divergent come le fazioni. A capo di questo mondo estremamente rigido è posto un dittatore, convinto che il controllo sulle persone sia la chiave per la tranquillità nella sua città. Ovviamente, costituisce anche l’acerrimo nemico del(la) protagonista.

EPICA. È L’elemento che non può mancare al genere che continua proprio la tradizione delle avventure dei poemi antichi. La storia è infatti sempre ricca di peripezie da affrontare che sembrano quasi infinite e, molto spesso, impossibili, alternate a momenti di suspense e colpi di scena. Il pathos è un fattore essenziale per coinvolgere gli spettatori e mantenerli interessati.

STORIE D’AMORE. Come in ogni storia non può mancare il sentimento più forte, che spinge i protagonisti ad agire in primis: l’amore. Sono sempre presenti gli intrecci amorosi tra i protagonisti principali, che si sviluppano nell’arco di tutto il racconto. Ma l’amore non è solo inteso in questi termini: molto spesso vengono presentati anche i legami tra familiari e/o tra amici, che costituiscono un elemento fondamentale per la storia dei personaggi.

Le caratteristiche cambiano se si considera un’altra trilogia che ha avuto molto successo nello scorso anno, pur trattando di argomenti molto diversi: 50 Sfumature di Grigio. In questo caso la trama e l’ambientazione si discostano molto da quelle appena descritte e i motivi della viralità dei libri e del film sono ben altri.

Perché hanno così tanto successo?

gross box-office franchise

Ora che avete messo a fuoco tutti i sottogeneri che compongono la categoria dei “franchise films” pensate a quanti ne avete effettivamente visti al cinema, o di quanti ne avete almeno sentito parlare. Vi accorgerete che effettivamente le saghe stanno diventando un genere sempre più diffuso e che piacciono, e anche molto. Ma quali sono i motivi di questo successo?

Innanzitutto agli spettatori piace identificarsi con i protagonisti che in questi film superano diverse avventure e peripezie, ma alla fine riescono sempre ad arrivare al loro lieto fine. E, se ci appassioniamo ai personaggi e quindi al loro “brand”, torniamo al cinema per i sequel o le altre parti delle saghe, per vedere come continua la storia del nostro eroe.

Ma non è tutto merito della suspense e del pathos dei film se questo genere ha così tanto successo. Molto, come in tutte le cose, è dovuto anche al marketing. Per i film, soprattutto franchising, la cosa più importante è mantenere sempre alto l’hype intorno all’uscita del nuovo film.

Come? Essenzialmente la chiave è riuscire sia a suscitare le sensazioni provate guardando i film precedenti della serie sia, allo stesso tempo, a creare la voglia, la curiosità e la suspense di vedere ciò che accadrà nel nuovo capitolo. Un esempio spettacolare in questo è stato il marketing sviluppato intorno all’uscita di Star Wars VII – Il risveglio della forza (per saperne di più: Star Wars: Il risveglio del marketing).

Nel 2016 vedremo molti nuovi episodi di franchise films: dal new entry nei sequel Zoolander 2, all’ennesimo capolavoro della MARVEL Captain America: Civil War al primo capitolo dell’ultima parte di Divergent Allegiant – Parte 1, ce ne sono per tutti i gusti.

Noi non vediamo l’ora che arrivino nel sale. E voi? Qual è la saga di cui state aspettando ardentemente la prossima uscita?

Giada Carlassara

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