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Unioni Civili: l’inizio del niche marketing LGBT?

Ieri il Parlamento italiano ha approvato le Unioni Civili, anche per le coppie gay e lesbiche. Senz’altro un passo avanti nel progresso dei diritti civili e dell’inclusione ma anche un evento di portata non indifferente per quanto riguarda il panorama del marketing italiano nel prossimo futuro.

Come? Vi state chiedendo perché? Beh forse siete stati poco attenti ma negli ultimi mesi sono stati parecchi i brand che hanno mostrato apertamente il proprio sostegno a questa iniziativa legislativa e, più in generale, alla comunità LGBTQI italiana.

Reazioni sui social network

Noi ne avevamo già parlato in merito all’iniziativa #LoveWins volta a supportare la causa del riconoscimento delle unioni omoaffettive. Nelle ultime ore sono stati tanti i brand che hanno rinnovato il loro supporto a questa causa.

Diverse aziende sono state pronte nel cogliere la palla al balzo, dedicando azioni di real-time marketing a questa notizia. I social sono stati presi d’assalto dalle agenzie di comunicazione e c’è da aspettarsi che già da ieri fossero pronte con grafiche ad hoc. Alcuni esempi di Tempo, Vitasnella e Google:

Tempo Unioni Civili Twitter

 

Vitasnella Unioni civili

 

Google Twitter Unioni civili

 

Queste iniziative sono state tacciate da alcuni come mere azioni di Digital PR, fatte per cavalcare l’onda del momento ma senza un cultura aziendale veramente inclusiva alle spalle. E’ così? Le aziende stanno facendo buon viso a cattivo gioco? Non proprio, perché in ogni caso i brand si sono esposti, prendendo una posizione netta su un tema che, purtroppo, in Italia viene ancora considerato come “scottante”. Uno statement così forte su un argomento spinoso non è cosa da tutti i giorni e chi lo ha fatto, deve averlo fatto perché convinto e soprattutto conscio delle possibili ricadute negative.

Ma ovviamente noi marketers sappiamo bene che alla fine devono quadrare i conti ed il ROI è li che ci guarda minacciosi. Questo lo sanno bene anche le aziende che si sono impegnate in campagne pro-diritti civili e difatti la scelta può portare numerosi vantaggi anche da un punto di vista economico.

Opportunità di mercato

Questa novità introdotta nella legislazione e quindi nella cultura, italiana segna di fatto anche l’inizio di nuove opportunità di mercato, specialmente per alcuni settori.

  • Turismo

Storicamente nel nostro Paese il marketing rivolto alla comunità omosessuale è stato rappresentato da sporadiche iniziative concentrate nel settore del turismo. Alcune agenzie o tour operator che rivolgendosi a gay e lesbiche proponevano pacchetti con mete riconosciute storicamente come gay: Sitges e Mas Palomas in Spagna, Mykonos in Grecia, Brighton in Inghilterra. Torre del Lago in Toscana e più recentemente Gallipoli in Puglia. Sarà ragionevole aspettarsi un ampliamento di questa offerta si in termini di player coinvolti che di mete proposte.

Sebbene le coppie omoaffettive già esistessero prima di questa legge, evidentemente, ora godono di un riconoscimento giuridico che le rende più facilmente “profilabili” – molto presto ci saranno registri pubblici delle unioni. Stiamo assistendo alla nascita, in Italia, di un nuovo soggetto che dovrà essere targetizzato dalle campagne di marketing.

  • Catering e Organizzazione Eventi

Non è difficile immaginare che ben presto ci sarà un fiorire di iniziative dedicate all’organizzazione di cerimonie legate alla celebrazione delle Unioni civili, di cui beneficerà tutto il settore catering ed eventi se saprà cogliere le esigenze specifiche di questa nicchia.

  • Settore Finanziario ed assicurativo

“Metter su famiglia” vuol dire anche pensare all’acquisto di una casa insieme e quindi si aprirà questa opportunità anche per il settore finanziario, relativamente alla stipula di mutui, prestiti e sul versante assicurativo, polizze assicurative. A livello internazionale le maggiori banche, fra le quali Barclays e Credit Suisse, già offrono servizi finanziari mirati specificamente a questo segmento di mercato, confermandone il potenziale.

Barclays LGBT

Per quanto riguarda il canale dell’affiliate marketing, potremmo aspettarci un incremento degli investimenti relativi a siti e blog a tematica LGBTQI che già oggi sono spesso oggetto di interesse da parte di numerose aziende.

Verso un marketing LGBT-oriented

Con le unioni civili si apre un capitolo nuovo per l’economia italiana che da ora in poi dovrà confrontarsi con esigenze e desideri specifici relativi ad una nicchia di mercato, quella LGBTQI, che vanta una disponibilità a spendere e redditi in media maggiori rispetto al resto del mercato. Senz’altro un’opportunità ghiotta per le aziende che vorranno e sapranno coglierne la portata.

Di fatto stiamo parlando di niche marketing ossia azioni di marketing rivolte ad una nicchia di mercato che, in questo caso, come visto prima, rappresenta un interessante segmento.

In sintesi, ci troviamo ad assistere ad un momento di potenziale fermento per quanto riguarda il marketing, non capita di certo tutti i giorni che si apra una nicchia di mercato così interessante. Starà alle aziende saper cogliere questa occasione e non avere un atteggiamento miope dettato dalla chiusura mentale che mal si addice ad un vero marketer.

Taffo Unioni civili

Piergiorgio Ivan d'Onofrio

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