
Ho fatto un’indagine: ho provato a chiedere ad una Community di Marketers composta da 450 ragazzi tra i 18 e i 28 anni quali fossero, secondo loro, gli spot più famosi degli ultimi 20 anni. Era necessario che, oltre allo spot, si ricordassero il brand e il prodotto protagonista del video.
Consiglio di guardarli tutti fino alla fine perché ci sarà una bellissima sorpresa. Ma facciamo prima un breve preambolo.
Perché ci ricordiamo le pubblicità dopo 20 anni?
Giuseppe Morici, nel libro Fare Marketing rimanendo brave persone divide il cervello in 3 parti:
- Parte frontale: è la parte razionale, quella della responsabilità. ‘’Se bevi, non guidi’’. Gioca un ruolo centrale in meccanismi complicati come la memoria, la concentrazione, il pensiero, il linguaggio e la coscienza.
- Il cuore, o anche detto cervello limbico o intermedio: parte legata alle emozioni, al comportamento, alla memoria a lungo termine e infine all’olfatto che ci riconduce alla memoria emozioni fortissime. ‘’Questo profumo mi ricorda qualcosa del mio passato”.Citando il Libro di Giuseppe Morici, il sistema limbico è costituito da una serie di strutture cerebrali che segnalano alla corteccia gli stimoli motivazionali associati a reazioni di paura e ricompensa, che sembrano implicati nelle reazioni emotive e nell’attrazione sessuale, nelle risposte a stress e panico.
- Infine, abbiamo il cervello rettiliano, rimasto fedele a quello che facevano i suoi antenati, non amante della novità. Questa è la parte dove risiedono gli istinti animali dell’uomo, quelli legati alla sopravvivenza, alla riproduzione e al soddisfacimento del piacere e degli altri bisogni elementari. Xiaomi e timidamente Apple, quando lanciano un prodotto, lo annunciano dichiarando pezzi limitati. E cosa succede? Viene chiamato in causa il nostro cervello rettiliano facendo emergere il nostro istinto di prendere una cosa prima che finisca (come il cibo). Questo in parte (non totalmente) contribuisce nel portarci all’acquisto del prodotto.
Concentriamoci adesso su quella centrale, quella limbica, quella che va a colpire le nostre emozioni, i sentimenti e le passioni. Quella insomma che, se il marketing la centra, è fatta.
Se uno spot colpisce questa parte del cervello, allora chi ti guarda ti ricorderà per almeno 20 anni. Non ci credi? Ecco le prove.
Gli spot indimenticabili
Come non ricordare questa magnifica pubblicità nella splendida Venezia? (Riccardo Buson)
Chi non ha mai detto “Buonaaaaseeera’” con lo stesso tono? (Matteo Iorio)
Solo a vedere questo spot mi veniva una sete incredibile. (Valentina Giusto)
Questa è semplicemente geniale. (Andrea Saccarola)
Questo numero lo sognavamo anche la notte. (Alvise Strati)
Un claim che avevamo sempre in testa: quattro, quattro, quattro.. (Piergiorgio Ivan d’Onofrio)
Ogni volta che vedevo questa pubblicità, mi alzavo e andavo a mangiarne uno.
Call-To-Action magistrale. (Riccardo Coni)
Un bel Tè fresco nelle torride estati italiane… (Marco Antonio Rizzo)
No Martini??? No Party! (Diego Bassi)
Come si stappa il Ronco? (Laura Occhi)
Questa fa malino per i calciofioli. (Gian Battista Piras)
Questo è un regalino che vi lasciamo, dandovi appuntamento al MARKETERs Day che si terrà a metà Giugno.
E voi? Quali sono i vostri spot indimenticabili? Scrivetemelo nei commenti!