
Barilla festeggerà alla grande il suo 145° compleanno lungo tutto il 2022.
Il brand, infatti, farà un salto nel futuro, assumendo un posizionamento identico a livello internazionale. Barilla ha già dato prova di saper sfruttare le nuove tendenze digitali e di adottare le nuove piattaforme per andare incontro alle esigenze delle persone. Nonostante l’età, l’azienda è sempre stata sul “pezzo”, nel vero senso della parola.
Se vi ricordate, per fare qualche esempio, a inizio dello scorso anno Barilla aveva avviato una collaborazione con Spotify, creando otto playlist brandizzate. Con il claim “Cucina la pasta a tempo di musica”, Playlist Timer di Barilla invitava i consumatori a utilizzare un timer alternativo per una perfetta cottura della pasta, coinvolgendoli in un’esperienza “uditivo-gustosa”, stimolando il gusto, l’udito attraverso la musica e la vista grazie a illustrazioni accattivanti. E non solo!
Barilla è anche approdata su TikTok con una campagna da top player: un progetto a 360° che ha coinvolto musica, creator e il linguaggio nativo della piattaforma per celebrare il “Rigatoni Day” in collaborazione con Khaby. La campagna ha generato oltre 27 milioni di visualizzazioni e 2 milioni di interazioni.
145 anni e non sentirli 😉
Barilla ha fatto da trisnonna, bisnonna, nonna, genitore e figlia, e ora festeggia il suo 145° compleanno con un nuovo look e una nuova immagine aziendale. Si tratta del più grande rebranding nella storia dell’azienda, il tutto, però, strizzando l’occhio al passato.
Come sostiene Gianluca di Tondo, Chief Marketing Officer di Barilla: “Questa nuova visual identity e l’impegno verso la sostenibilità avvicinano ancora di più il brand Barilla alla nostra visione di futuro: la pasta come gesto d’amore non solo per le persone, ma anche per il pianeta grazie a scelte quotidiane più consapevoli. Oggi celebriamo i nostri 145 anni, abbracciando le sfide dei nostri tempi per evolvere come Marca insieme alle persone”.
Ma ripercorriamo per un attimo la storia aziendale.
1910: Primo stabilimento… primo logo
Con l’apertura del primo stabilimento nel 1910 si avvertì la necessità di dare un’identità all’azienda. Lo scultore Emilio Trombara raffigurò un bambino garzone, detto “al putén” in dialetto parmigiano, mentre rovescia il tuorlo di un gigantesco uovo all’interno di una madia piena di farina bianca per preparare la pasta fresca.
Cosa richiama l’attenzione? L’uovo sproporzionato, segno di abbondanza, di vita e di prosperità. Si vuole “rassicurare” la folla incuriosita dietro al ragazzino che ci sarà pasta fresca per tutti. L’immagine serviva per aggirare l’analfabetismo, perché solo una piccola frangia dei consumatori sapeva leggere.
1936: La firma che conta
Verso la fine degli anni Trenta il logo del putén appariva ormai obsoleto e venne definitivamente mandato in “pensione”. Il garzone venne accantonato in favore della semplice firma Barilla con varianti del logotipo sinuose ed eleganti in stile Liberty e più solide e squadrate in stile Novecento. Il maggior livello di istruzione e l’aumento dell’alfabetismo contribuirono a sostituire la rappresentazione grafica con una “semplice” firma.
I consumatori associavano ormai il prodotto pasta a una determinata marca: Barilla.
Il passaggio dall’immagine del garzone alla firma Barilla fu segno di garanzia e di continuità. Dal 1927 in poi i logotipi si “alleggerirono”: diventarono più dinamici e assomigliarono sempre di più a una firma personale. Il colore nero della firma venne abbandonato, subentrarono il colore rosso che ricorda il tuorlo d’uovo e il blu che evoca sicurezza e naturalezza.
Barilla, a parte la breve parentesi azzurra, non ha mai più abbandonato il blu. Fortuna o intuizione? In realtà, in un’epoca dove le botteghe erano poco colorate e il colore marrone scuro del legno era predominante, il colore giallo della pasta e il colore carta da zucchero delle confezioni davano vivacità e leggerezza.
1952: Le basi di un rinnovo che guardano verso ∞
Venne chiusa la storica bottega di pane fresco per sviluppare la presenza del marchio sul mercato della pasta. Per questo motivo, Barilla incaricò Ernesto Carboni, grafico e architetto parmense, di dare un nuovo volto all’azienda. Il signor Carboni realizzò un logo in bianco e nero con il naming Barilla all’interno dell’ormai affermato “uovo”.
Il nuovo logo accompagnò la fase di ricostruzione che il nostro Paese stava allora vivendo. L’industrializzazione e la società dei consumi stavano accendendo i motori. Barilla cominciò a investire nelle prime tecniche di marketing moderno che venivano importate dagli Stati Uniti.
Un esempio? Il packaging. L’azienda diventò pioniera delle confezioni in cartoncino standard per accogliere la pasta che all’epoca veniva venduta sfusa. Due anni dopo Carboni decise di effettuare un restyling cromatico del logo, dipingendolo di rosso vivo.
Ma perché vennero ripresi l’uovo e la firma? “Nostalgia canaglia”? In realtà no. La forma ovale, se da un lato può ricordare vagamente, nel gioco cromatico tra rosso e bianco, l’uovo, dall’altro trasmette armonia, equilibrio, perfezione e unità. La grafia della firma che assomiglia a una firma “personale”, testimoniava la centralità del nome come metafora del ruolo cruciale della famiglia nello sviluppo della marca. Che fosse l’inizio della Customer Journey?
Carboni non sviluppò soltanto l’eterno logo, ma rinnovò l’intera immagine aziendale studiando anche le confezioni, le campagne stampa, gli stand fieristici e i mezzi di trasporto.
Finita la collaborazione con Carboni, nel 1969 la Lippincot & Margulies rivisitò il logo Barilla in occasione dell’annunciato processo di diversificazione. L’azienda lanciò la nuova linea di prodotti Mulino Bianco con l’obiettivo di rassicurare gli Italiani e rilanciare i prodotti genuini e casalinghi di una volta. Come traslare questo cambiamento nel logo? L’agenzia di design creò armonia tra le componenti plastiche e figurative.
Le lettere della scrittura manoscritta vennero sostituite da un’estetica sobria e venne data una maggior enfasi al gioco cromatico tra i due colori: fondo bianco, macchia rossa e lettere bianche, nello stesso tempo “ritagliate” e inserite nel rosso. Questa tipografia arrotondata e la forma ovale, praticamente invariata dal 1969, trasmettevano maternità, fertilità e generosità. Non a caso, tra il 1965 e il 1970 la cantante Mina divenne protagonista di una serie di filmati per “Carosello” per la televisione italiana incarnando la nuova concezione di donna: una donna libera, single, sposata, mamma che cucina per piacere e con passione.
Da un punto di vista figurativo, il colore rosso balza subito all’occhio, da un punto di vista connotativo, il rosso trasmette intensità, gusto e sapore. Il logo dinamico rappresenta il progresso e il rinnovamento per la famiglia Barilla.
Nel 1996 il designer Gio Rossi rese il logo più stabile allargando la forma ovale e nel 2000 la Future Brand lo “schiacciò” leggermente.
Nel 2002, in occasione del suo 125° compleanno il logo divenne luminoso. Si passa dal linguaggio figurativo al linguaggio plastico. In che senso?
È un percorso che tanti marchi affrontano. All’inizio il logo si faceva carico di significati, successivamente, una volta consolidato, il logo divenne veicolo di valori acquisiti, diventando una sorta di “simbolo”. Dal 2002 ci sono state altre due leggere modifiche fino ad arrivare al… 2022!
Le novità che spaccano!
Barilla ha sempre accompagnato e sostenuto l’Italia nei momenti di difficoltà come guerre, epidemie e crisi economiche e nei periodi di successo come boom economici e cambiamenti culturali e sociali.
E oggi? Oggi Barilla lancia il suo nuovo look, rinnovando la brand identity. Le novità sono diverse, vediamole in anteprima:
1. Nuovo logo: rappresenta l’anno di nascita su un fondo di colore rosso
2. Nuovo packaging: ritorna il look total blu con un tocco di rosso
3. Nuova bottega: il 20 marzo 2022, è stata aperta La Bottega che si trova nello stesso posto dove tutto ebbe inizio 145 anni fa, in via della Repubblica a Parma
4. Nuova pasta: nasce la nuova linea trafilata “Al Bronzo” con lavorazione grezza, ottenuta con i migliori grani italiani
5. Agribosco: il bosco che fa “nascere” i prodotti Barilla
6. Campagna di comunicazione rivoluzionaria: “Pasta Is Born Again” è il messaggio di rinascita che nel presente fonda il passato con il futuro
1. Il logo
Come abbiamo visto, nel corso degli anni il logo ha subito quattro restyling e l’ultimo risale a venti anni fa (2002). Con l’ultima appena lanciata, le versioni sono state in tutto venti.
Il nuovo logo è così strutturato:
- l’anno di nascita (1877) diventa un elemento fondamentale del logo
- l’ovale bianco che faceva riferimento alla pasta all’uovo sparisce
- l’ovale rosso è rimasto
- la tonalità del rosso, più intensa e viva, trasmette passione e calore
- i nuovi caratteri del logotipo trasmettono stabilità e sicurezza
L’azienda, nata per la produzione di pasta fresca fatta in casa, è diventata una delle più grandi multinazionali del food. Il nuovo logo testimonia la solidità, la qualità e la presenza dell’azienda su scala globale, rispecchiando la sua ampia gamma di prodotti, più differenziata e inclusiva.
Ultima “sciccherìa”? Il simbolo del marchio registrato ® like a boss 😉
2. Packaging
“Al cuor non si comanda”, soprattutto in casa Barilla. Il pacco blu rappresenta l’anima dell’azienda. Dopo un breve periodo azzurro, colore scelto nel 2020 per confermare l’autenticità del grano 100% italiano, Barilla abbraccia il blu ponendo al centro della scatola il logo rosso. Il logo è una sorta di cuore che batte per il nostro pianeta: infatti l’azienda ha tolto la finestra in plastica, riducendone la produzione. Dalla seconda metà del 2022, le confezioni della gamma Barilla Classica saranno realizzate solo in cartone.
Ma la linea “Al Bronzo”? La branding agency milanese Robilant Associati firma la visual identity di “Al Bronzo” presentando un packaging ad hoc: rosso sgargiante con le scritte blu. Il retro del pacchetto racconta la nuova pasta al consumatore. Le confezioni in cartoncino sono 100% riciclabili e rispettano completamente le nostre amiche foreste! Le potremmo ammirare nei nostri scaffali a partire dalla seconda metà del 2022.
3. La Bottega
Come diceva lo slogan… “Dove c’è Barilla, c’è bottega” 😉
L’antica bottega diventa incubatore di nuovi progetti e vedute, dove passato e futuro si abbracciano nel presente in un’esperienza multisensoriale. La visita inizia dalla vista: i visitatori, attraverso schermi interattivi, scoprono le caratteristiche e gli ingredienti della “Lavorazione Grezza”; successivamente la speciale “Ruota Sensoriale della Pasta” attiva l’olfatto evocando sensazioni e ricordi al visitatore; il tatto viene attivato dalla ruvidità e dalla texture della pasta “Al Bronzo” (il rugosimetro è lo strumento scientifico che misura e garantisce costantemente la ruvidità), caratteristica data dalla trafilatura e dalla qualità delle materie prime; l’originale esperienza di ASMR, suoni che fanno riferimento a diverse fasi della produzione, trasforma la pasta in musica per le nostre orecchie e infine grazie agli schermi touchscreen si possono scoprire le 10 ricette ideate appositamente dagli chef Barilla per esaltare al meglio le qualità della pasta. E nel retrobottega, dentro all’antico laboratorio, gli chef Barilla celebrano l’ingrediente principale attraverso gustosi piatti, rivisitando ricette e antiche preparazioni.
Per il consumatore moderno, mangiare non è un semplice gesto, ma è un’esperienza da vivere, da raccontare, da condividere con le persone.
Souvenir? È possibile acquistare la pasta.
4. Pasta “Al Bronzo”
“Bello come un bronzo”, eh sì…
Il metodo tradizionale della trafilatura al bronzo conferisce alla pasta una nuova sensazione, una nuova texture e la capacità di “prendere meglio” il sugo. Per la gamma “Al Bronzo” Barilla ha selezionato i 10 formati più classici e più amati (4 lunghi e 6 corti), inclusi Linguine, Spaghettoni, Fusilloni e Mezzi Rigatoni, conferendogli un colore giallo ambrato.
Ma attenzione, il “bronzo di Riace” si differenzia dalla linea Classica per la sua inedita confezione rossa. La carta del pacchetto, dalla finitura grezza, trasmette la sensazione del prodotto stesso. La nuova gamma debutterà quest’anno in 9 paesi, tra cui 8 mercati europei, Italia compresa, e l’Australia.
L’hai già assaggiata? Fallo, perché proverai un’emozione simile al profumo della madeleine di Proust 😉
5. Agribosco
“Là dove c’era l’erba ora c’è”… l’Agribosco!
In occasione di Cibus 2022, l’azienda ha regalato alla sua città un cuore sostenibile che si divide in tre parti:
- sostenibilità ambientale: la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas serra di prodotti e processi; riforestazione e tutela di 6 aree boschive italiane; l’utilizzo di fibra vergine da foreste gestite in modo responsabile per le confezioni in cartoncino della pasta Barilla. I campi coltivati entrano quindi in simbiosi con il bosco riportando la biodiversità persa;
- sostenibilità sociale: dipendenti e comunità locali si incontrano. I dipendenti Barilla possono godersi una pausa pranzo ricreativa e sociale e condividere gli orti e i frutteti aziendali. L’Agribosco aprirà alle scuole, associazioni e organizzazioni no profit per spiegare l’agricoltura sostenibile, l’apicoltura, la tutela della biodiversità;
- sostenibilità economica: crea ricchezza per la comunità e per l’azienda stessa.
6. Campagna pubblicitaria
Il lancio della nuova brand identity è al centro di un’importante campagna di comunicazione integrata firmata Publicis Italia, che include spot televisivi, campagne digital e social e attivazioni sui punti vendita, considerati sempre più strategici.
Il nuovo logo Barilla è stato visto per la prima volta, a inizio aprile, nello spot “Il Gusto Amato da Tutti” dove si presentava il nuovo pesto. Vi starete preoccupando per il gusto? Tranquilli, nuova gamma, nuovo design, ma emozione culinaria garantita con il basilico da agricoltura sostenibile.
E la pasta “Al Bronzo” quando la vedremo? La vedremo con un’esplosione… di gusto! Il filmato mostra un’esplosione, una sorta di big bang dove tutto nasce. La rinascita della pasta diffonde un’intensità di gusto senza precedenti garantendo ai consumatori un’esperienza completamente inedita. “Nella bocca proverete una nuova sensazione”: questo è l’obiettivo della nuova campagna pubblicitaria internazionale firmata da Publicis Italia, on air dal 24 aprile in 9 Paesi: Italia, Francia, Germania, Australia, Belgio, Spagna, Austria, Svizzera e Svezia.
“Pasta Is Born Again” (in Italia: “Nasce Barilla Al Bronzo”) è il messaggio di rinascita che nel presente fonda il passato (lavorazione grezza della pasta) con il futuro (connessione tra gusto e emozione).
Barilla e consumatore “parlano la stessa… pasta”
Negli anni 2000, Barilla ha intravisto un’opportunità di sviluppo nel digitale e senza perdere tempo ha cavalcato l’onda!
Come diceva lo slogan di Barilla: “Dove c’è Barilla c’è casa”, oggi potremmo rivisitarlo con “Dove c’è Barilla c’è… community online”.
Nel tempo, Barilla ha infatti lanciato tre piattaforme: “Nel Mulino Che Vorrei”, “Guardatustesso.it” e “iPasta”, dove gli utenti possono raccontare la propria vita quotidiana ed entrare in contatto con l’azienda.
La pasta è l’alimento che aggrega le famiglie italiane e non solo. Attraverso Instagram e Facebook, il brand promuove il coinvolgimento dei consumatori, liberi di poter dare suggerimenti e opinioni per far evolvere il brand in un’ottica customer-oriented. Soprattutto su Instagram propone contenuti emotivi, sostenibili e“gustosi”. La strategia è diretta e proattiva adottando la pubblicazione di post in orari specifici, creando una maggiore interazione tra utente e azienda. Barilla entra nelle case dei consumatori, diventando “membro della famiglia”, e il consumatore che posta una foto o un video menzionando Barilla, si sente ambassador dell’azienda se riceve un like e/o un commento dalla medesima. Si genera così un circolo virtuoso tra l’azienda e il consumatore, caratterizzato dallo scambio di feedback, che rinnova l’offerta anticipando così la concorrenza. Società e azienda evolvono assieme!
Con il lancio della nuova brand identity, molte persone dello spettacolo e influencer come Caterina Balivo, Luca Argentero e la moglie Cristina Marina ed Elisabetta Gregoraci, hanno raccontato, mentre cucinano un piatto di pasta, cosa rappresenta Barilla e quali ricordi evocano i prodotti dell’azienda.
Perché alla fine…
Per il suo 145° anno di storia Barilla si è rifatta il look e al grido “Pasta Is Born Again” ha rinnovato la sua sfida ovvero “credere che il buon cibo possa unire il mondo”.
Secondo noi, l’azienda parmense nasconde altri assi nella manica che usciranno nel corso del 2022, ma sicuramente non abbandonerà mai l’impegno verso:
- QUALITÀ: Barilla sceglie con amore le materie prime. La migliore selezione di materie prime e le più innovative tecnologie di lavorazione danno vita ai prodotti.
- FAMIGLIA: l’azienda porta avanti i valori dell’impresa familiare italiana nel mondo.
- MADE IN ITALY: la nuova brand identity ha l’obiettivo di “riscoprire” il made in Italy e il prodotto tipico/tradizionale, realizzato con materie prime italiane.
- SMART: i prodotti Barilla si adattano alle esigenze del consumatore, rispettando il know-how e la tradizione da pastaia, garantendo esperienze gustose e di alta qualità.
- SOSTENIBILITÀ: i prodotti Barilla, dal campo alla tavola, tutelano il nostro pianeta e incentivano uno stile di vita sano.
Fonti:
Barilla apre a Parma la sua Bottega che celebra il passato e racconta il futuro della pasta
Barilla: per il 2022 una nuova immagine e l’arrivo della linea trafilata al bronzo
Barilla compie 145 anni e riapre bottega storica del 1877
La storia della nostra azienda
Barilla, il nuovo logo debutta nello spot per la rinnovata gamma del pesto
Barilla rinnova immagine, pack e lancia una nuova pasta Al Bronzo
Barilla, nuovo posizionamento internazionale con Publicis e Robilant Associati. Arriva la linea Al Bronzo
Riapre Bottega Barilla, dove tutto è nato
1877-2022: Buon compleanno Barilla
Publicis Italia firma la campagna di lancio di Barilla Al Bronzo
Barilla: il nuovo logo è la prima novità 2022
Nuovo logo Barilla, l’azienda di pasta cambia dopo 66 anni
Barilla, per il suo 145° anniversario nuovo logo e confezione più sostenibile
Barilla compie 145 anni e riapre bottega storica del 1877
L’evoluzione nel tempo della strategia di marketing di Barilla
Barilla, la campagna pubblicitaria per il lancio della linea Al Bronzo al via a fine aprile
Nel nuovo spot Barilla un Big Bang celebra la nuova pasta Al Bronzo
Barilla lancia la nuova linea di pasta premium “Al Bronzo” con uno spot di Publicis Italia
Nasce l’agriBosco Barilla, dove l’agricoltura sostenibile convive con la natura
Barilla apre Agribosco assorbirà 13mila kg di CO2 ogni anno
L’agriBosco Barilla: 2.850 alberi in 55mila metri quadrati
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