
Negli ultimi anni l’advertising Out Of Home (OOH per gli amici) è tornato alla carica con delle trovate creative eccezionali (vero Fearless Girl?). Dai billboard al guerrilla, dagli stunt alle installazioni, la pubblicità outdoor ci regala ancora grandi gioie e, come vedremo, in qualche caso anche grandi riflessioni. Diamo insieme un’occhiata alle campagne più interessanti del 2018!
Il cliché delle classifiche di fine anno
Fra 73 giorni è Capodanno. Ora, lo sappiamo tutti che questa ricorrenza è solo un complotto delle grandi multinazionali che fabbricano calendari; ma latitanze da colletta e fastidiosissimi gruppi WhatsApp a parte, gli ultimi mesi dell’anno servono principalmente a fare i maxi bilanci. Siccome le tradizioni sono importanti, non possiamo esimerci dal darvi un bell’elenco per allietare le vostre serate da MARKETERs. Abbiamo raccolto per voi le campagne vincitrici dei più prestigiosi premi in campo pubblicitario.
Per rimanere in tema: Spotify e il data-driven fatto bene
Ok, tecnicamente questa è stata lanciata nel 2017, ma dato il soggetto ha tutto il diritto di essere inserita in questa lista. Stiamo parlando della campagna “2018 goals”.
Dimenticate i noiosi “mi iscrivo in palestra”, “smetto di bere”, “solo una puntata al giorno”; ci pensa Spotify a darvi qualche idea originale per i buoni propositi del nuovo anno. Il colosso dello streaming musicale ha sviluppato in-house una serie di billboard raccogliendo le abitudini più particolari dei suoi utenti. Al di là delle riserve sulle campagne data-driven, questi billboard risultano essere divertenti e di buon gusto, oltre ad essere estremamente sincronizzati con i consumatori.
“2018 goals” ha fatto vincere a Spotify una bella Wood pencil agli D&AD Awards.
Billboard: “Follow the arches” di McDonald’s Canada
L’agenzia Cossette Toronto si è portata a casa il Gran Prix nella categoria Outdoor al Festival di Cannes con un’idea semplice, ma estremamente efficace. Gli iconici Golden Arches del logo McDonald’s sono stati ritagliati per formare delle indicazioni stradali. Il visual è immediato e minimalista: fondo rosso e sezione della “M”. Il copy recita, a seconda del billboard, indicazioni tipo: “on your left,” “on your right” o “just missed us”. Niente packshot (foto del packaging di prodotto), niente logo completo, niente nome del brand. Non c’è bisogno di ulteriori elementi: tanto lo sai che si tratta di McDonald’s.
La campagna è un divertente esempio di quanto i Golden Arches siano riconoscibili anche quando il consumatore vede solo una porzione del logo.
– Andrew Mumford, regional marketing supervisor di McDonald’s.
Oltre ad avere un grande impatto visivo e un design diverso dal solito, i billboard “Follow the Arches” svolgono egregiamente la loro funzione di cartelli stradali: sono semplici e intuitivi, riducendo al minimo la distrazione dei conducenti.
Chris Garbutt, chief creative officer di TBWA Worldwide e presidente di giuria della categoria Outdoor dei Cannes Lions, ha sottolineato come l’idea di rivisitare il classico cartello stradale sia stato un insight vincente:
(Il premio) è stato veramente meritato. Se vivi in Canada o negli Stati Uniti, ci sono tutti questi orribili billboard per strada che ti indicano la prossima uscita verso un ristorante. (McDonald’s) Ha preso qualcosa di esistente e ha fatto un’operazione di reframing. È iconico. È sicuro di sé.
Print: “Hot and Spicy” di KFC Hong Kong
Ogilvy & Mather Hong Kong firma la campagna vincitrice di un Golden Lion a Cannes e di una Wood Pencil agli D&AD Awards. Qui l’idea è molto semplice, il gioco lo fa tutto l’esecuzione. In una serie di immagini (razzi, auto da corsa eccetera), il fuoco di esplosioni e propulsioni viene abilmente sostituito da del pollo fritto. Tutto qui.
Sì, tutto qui. Una buona idea non deve essere per forza qualcosa di astratto e complicato. In queste Visual Ad (pubblicità senza testo) la metafora è diretta e azzeccata (il prodotto promosso è la ricetta Hot & Spicy di KFC), il messaggio è adeguato al pubblico e al mezzo (la maggior parte della diffusione è stata in-store) e il visual è accattivante e gioca con il consumatore.
Hot & Spicy dà un’esplosione di calore infuocato a ogni morso. Tuttavia la sua texture croccante e il colore sono simili a una vera palla di fuoco. Quindi questa dualità visiva è diventata la nostra ispirazione – e siamo molto orgogliosi di come si sia tutto sintetizzato in questa maniera così semplice e universalmente comprensibile.
– John Koay, Creative Director – Ogilvy Hong Kong
Ancora non siete convinti? Vedere per credere!
Ambient: “Dead Whale” di Greenpeace Philippines
L’11 Maggio 2017 l’internet viene sommersa da foto raffiguranti una balena in decomposizione scattate su una spiaggia di Naic, Filippine. In realtà questa si rivela essere una statua di 22 metri realizzata con rifiuti di plastica commissionata da Greenpeace Filippine in concomitanza con l’A.S.E.A.N. summit sullo sviluppo costiero e marino.
L’installazione è stata realizzata sotto la direzione creativa di Biboy Royong ed è tristemente ispirata da un fatto reale accaduto nel Dicembre 2016, quando la carcassa di un giovane capodoglio è comparsa sulla costa di Davao; causa del decesso: l’ingestione di plastica.
L’obiettivo era ovviamente aumentare la consapevolezza sul tema dei rifiuti che stanno irreparabilmente rovinando l’ecosistema marino di molte zone del mondo. E l’awareness è arrivata: in tre settimane la campagna ha totalizzato più di 100 milioni di impression in più di 100 paesi e ha ottenuto una copertura mediatica mondiale.
Dentsu Jayme Syfu, l’agenzia che ha creato “Dead Whale”, ha vinto numerosi premi internazionali per questa campagna, tra cui un Gold Clio e un Gold Lion for Outdoor. Proprio durante il discorso di ringraziamento sul palco di Cannes, Merlee Jayme, Chairmom e Chief Creative Officer dell’agenzia, ha dichiarato:
Per prima cosa, vorremmo ringraziare il nostro cliente, Greenpeace, per averci dato l’opportunità di ideare e dare vita a questa idea. In secondo luogo, questo Gold Lion è un ottimo modo di rendere i Filippini coscienti del serio problema dell’inquinamento da plastica nei nostri mari. Il fatto che l nostro paese sia il terzo maggior produttore di rifiuti plastici nel mondo non dovrebbe essere preso alla leggera. È tempo di agire
Takeover: “The most German supermarket” di EDEKA
Diciamocelo, il clima sociale e politico in cui viviamo oggi non è esattamente quello che ci si aspetterebbe da millenni di evoluzione della specie.
Eppure qualche speranza ce l’abbiamo ancora. Accanto al caso Nike, un altro esempio magistrale è lo stunt della catena di supermercati tedesca EDEKA che ha fatto provare sulla pelle dei consumatori cosa vuol dire vivere in un mondo senza diversità. In un punto vendita di Amburgo (seconda città più popolosa della Germania dopo Berlino) sono stati tolti dagli scaffali tutti i prodotti non tedeschi (circa 20.000).
Il risultato? Questo:
Sugli espositori desolati del negozio, una serie di cartelli recita:
“È così vuoto uno scaffale senza stranieri”
“Questo scaffale è alquanto noioso senza varietà”
“La nostra gamma ora conosce i confini”
“Saremo più poveri senza diversità”
Forte, incisiva, diretta. Dove la crisi spinge le persone a prendere posizioni “di pancia”, è proprio sulla pancia che colpisce EDEKA con questa straordinaria campagna. Poche cose sono emotive e necessarie come il cibo, e con questo stunt i consumatori sono costretti a fare i conti con le conseguenze di un pensiero estremista.
https://www.youtube.com/watch?v=AaohzsW4c70
Edeka sta dalla parte della varietà e della diversità. Nei nostri negozi vendiamo numerosi cibi che sono prodotti in varie regioni della Germania. […] Ma solo insieme, con prodotti di altri Paesi, è possibile creare la varietà eccezionale che i nostri consumatori apprezzano. Siamo contenti che la nostra campagna abbia causato così tante reazioni positive.
– Portavoce Edeka
L’agenzia creatrice di “The most German supermarket”, Jung von Matt/Alster, ha vinto sia un Grand Clio ai Clio Awards, che una Graphite pencil ai D&AD awards
Nel caso non si fosse capito, “The most German supermarket” è la nostra campagna preferita della lista, ma EHI, la varietà è bella!
Quindi fatevi avanti e fateci sapere quali sono le campagne outdoor che vi hanno fatto fare: “OOH!”