
Burger King è nostalgico! La celebre catena internazionale di fast food si rifà il look e punta a un ritorno al passato. Uno stile vintage che ha già sedotto clienti reali e digitali.
Il colosso americano festeggia l’arrivo del 2021 con un nuovo look e una nuova immagine aziendale; si tratta del più grande rebranding in 20 anni. La catena di fast food, però, non si è fermata solo al cambio del logo. Questa riprogettazione, infatti, toccherà anche i ristoranti, l’arredamento, il packaging e le divise dei dipendenti.
In cosa consiste il rebranding di Burger King?
Partiamo da una delle modifiche più lampanti, ossia quella del redesign del logo, che nasce con obiettivi ben precisi. “È l’inizio di una nuova era: siamo più reali, più desiderabili, più freschi, raddoppiando ciò che ci rende eccezionali” recita lo spot di Burger King.
https://www.youtube.com/watch?v=6DgtheeJSkY&feature=youtu.be
Il restyle è opera della Jones Knowles Ritchie Global di New York: “Per il primo rebranding globale di Burger King da oltre due decenni, abbiamo deciso di rendere il marchio meno sintetico e artificiale, più reale, desiderabile e gustoso. Siamo stati ispirati dal logo originale del marchio e da come è cresciuto fino ad avere un posto iconico nella cultura. Il nuovo logo rende omaggio all’eredità del marchio con un design raffinato, sicuro, semplice e divertente”.
L’anello blu circolare è sparito e il logo è riportato alla sua essenza gloriosamente retrò.
Un nuovo font irriverentemente audace, chiamato Flame, che compare su incarti, divise dei team e nelle esperienze digitali.
Un ritorno alle origini e alle cose semplici: questo concetto è dimostrato anche dalla scelta di richiamare un logo utilizzato per la prima volta alla fine degli anni ’60. Per promuovere la novità, a inizio 2021, il brand ha giocato proprio sul dualismo “vecchio – nuovo”. Nel tweet di presentazione, infatti, si legge “fuori il vecchio, dentro con un nuovo classico”.
out with the old, in with a new classic #NewProfilePic pic.twitter.com/y2eRT9qqO6
— Burger King (@BurgerKing) January 7, 2021
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Esaltare l’esperienza culinaria
Insomma: una soluzione minimalista al passo con i tempi, progettata anche per esprimere visivamente i recenti impegni presi dal re del whopper per la qualità del cibo, mediante l’abolizione di coloranti, sapori e conservanti artificiali, e in linea con il suo recente impegno per la sostenibilità ambientale.
Andando incontro alle nuove esigenze di mercato e ai propri consumatori, negli ultimi anni Burger King ha messo in atto diverse iniziative. Per esempio, a febbraio 2020 il brand aveva già lanciato una campagna incentrata sul concetto di “cibo vero” e sulla rimozione di conservanti, coloranti e sapori artificiali dai Whooper.
“Il design è uno degli strumenti più essenziali che abbiamo per comunicare chi siamo e cosa apprezziamo, e svolge un ruolo vitale nel creare il desiderio per il nostro cibo e massimizzare l’esperienza degli ospiti”, ha spiegato Raphael Abreu, Restaurant Brands International Head of Design.
“Il nostro rinnovato design visivo è stato creato per incoraggiare i nostri ospiti a celebrare con sicurezza l’espressione di sé, e mette in evidenza le caratteristiche uniche del nostro marchio”, così si legge ancora nella nota che ha accompagnato il lancio di “questa nuova audace immagine”.
I colori sono comunque accesi e più vicini a quelli dei cibi veri. Le proporzioni evocano le forme tonde e golose di un panino. Per il resto si è dimostrato perfetto com’era, a “prova di futuro”. Palesi i richiami alla cultura “pop” di Back to the Future, i Gremlins fino al più recente Stranger Things.
Il minimalismo si conferma la miglior chiave di interpretazione, anche in questo caso.
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Dare importanza alla qualità degli ingredienti
La comunicazione pone il focus sul concetto di freschezza degli ingredienti ed ha un obiettivo ben definito: “Volevamo un design che fosse in grado di accorciare il gap tra le percezioni negative che le persone hanno del fast food e la realtà positiva della nostra storia con il cibo, facendo sì che il brand venisse visto come meno sintetico, artificiale ed economico, più reale, più desiderabile e delizioso”, ha spiegato Lisa Smith, executive creative director dell’agenzia creativa Jones Knowles Ritchie Global.
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Strizzare l’occhio al passato per guardare al futuro
In un post su LinkedIn, accompagnato dal video di presentazione, il CMO Fernando Machado ha ammesso candidamente che il rebranding del 1999 è stato un errore. “A volte nella vita devi guardarti allo specchio e affermare onestamente che è giunto il momento di riscrivere, o in questo caso ridisegnare, un vecchio errore. E ciò che è successo a Burger King nel 1999 era decisamente sbagliato”.
Il nuovo look di Burger King riflette evoluzione e identità attuale del brand, oltre che un adeguamento ai continui cambiamenti. Secondo Lisa Smith, le modifiche introdotte dall’azienda e la semplificazione del design hanno anche l’obiettivo di delineare un’identità visiva “funzionale e leggibile negli spazi digitali”, un punto fondamentale per qualsiasi marca.
Quando e come avverrà questo cambiamento?
Per il momento, la nuova strategia di branding di Burger King è presente solamente all’interno del sito americano. Come riportato qui dalla CNN, per vederla realizzata anche all’interno dei punti vendita o sul packaging, bisognerà attendere ancora un pò di tempo.
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Largo al digitale
Lo scorso dicembre si è tagliato un importante traguardo: la digitalizzazione dei punti vendita. È stata lanciata, infatti, l’integrazione che permette ai clienti di ordinare e pagare direttamente da Google.
A ottobre, invece, è stato annunciato per il Canada un piano di modernizzazione: intelligenza artificiale per i menù, pannelli digitali e doppie corsie per il drive-through.
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Novità anche per l’Italia
Il tutto interesserà indubbiamente anche il nostro Paese. Ecco intanto quali sono stati i primi cambiamenti: un nuovo general manager, un nuovo panino con lo speck di Senfter, e un nuovo look per il Burger King di Venezia.
Il nuovo logo rende omaggio al patrimonio del marchio con un design raffinato, sicuro, semplice e divertente. Cosa ne pensate? A noi fa impazzire! Un connubio perfetto tra passato e presente.