
Se anche voi siete tra le irriducibili amanti dello shopping o semplicemente amate cercare qualcosa di unico, Glix è l’app fashion che fa per voi! Avrete a disposizione centinaia, anzi migliaia di personal shopper sparsi per il globo. Potrete acquistare vestiti, scarpe, borse, e molto altro esposti nelle vetrine dei negozi della vostra città preferita, tutto questo direttamente dal divano di casa.
Cos’è Glix?
Glix è la nuova app, al momento ancora in versione beta, che già promette di essere una rivoluzione per lo shopping urbano. Come? Tramite la condivisione di foto e la creazione di una rete di personal shopper.
L’app trasforma una pratica molto comune tra amiche, e amici, in un’azione social: siamo in un negozio e presi dalla frenesia del nostro shopping compulsivo, notiamo una T-shirt glitterata che starebbe proprio bene alla nostra amica. E in un attimo abbiamo già estratto lo smartphone, scattato ed inviato l’immagine alla nostra amica, che in meno di 10 secondi ci chiede di acquistargliela. Vi riconoscete anche voi?
Grazie a Glix possiamo ampliare il nostro bacino di “amici” a tutti gli utilizzatori dell’app e diventare personal shopper, niente male per delle maniache di shopping. Dall’altra parte, come utilizzatori potremo finalmente fare shopping in tempo reale in un’altra città quando e da dove vogliamo, senza fare tardi all’aperitivo.
Ma come funziona?
Quando apriamo l’applicazione ci viene chiesto di scegliere la città (sì, avete letto bene) in cui vogliamo fare shopping. A questo punto è possibile cercare le offerte per prodotto oppure per acquirente, visualizzando soltanto le foto che quest’ultimo ha inserito. Una volta trovato quello che cerchiamo inviamo una richiesta di acquisto al personal shopper che si recherà in negozio, effettuerà l’acquisto e ce lo invierà all’indirizzo desiderato.
Al momento l’app è disponibile solo in versione beta per iOS ma per inizio 2016 è previsto il lancio pubblico sull’App Store, seguito poi dalla versione per Android.
Cosa propone Glix di nuovo?
- Ridefinisce il contatto tra mondo online ed offline: unisce infatti i due mondi in modo nuovo, sfrutta i canali di vendita tradizionali, quali i piccoli negozi con una clientela locale, e li rivitalizza portandoli online e rendendoli globali. Ma non solo, infatti a provare e toccare i prodotti ci sono persone in carne ed ossa. Si possono quindi avere feedback in tempo reale.
- Democratizza il ruolo del personal shopper: non è più una figura elitaria ed esclusiva che in pochi si possono permettere e non si limita a segnalare tendenze (come accade in molte piattaforme di vendita online); è a disposizione di tutti, tutti possono diventarlo e il suo compito è anche quello di procedere all’acquisto e alla consegna.
- Semplifica la vendita a livello globale, eliminando svariate complicazioni ed intermediari. Nel commercio tradizionale l’azienda produttrice deve proporsi alle fiere per entrare in contatto con i negozi, che a loro volta devono attrarre la clientela prima che si concluda la vendita. Stessa cosa per il commercio elettronico, l’azienda deve essere presente online con un proprio sito e-commerce, o tramite piattaforme, e deve essere facilmente reperibile dal consumatore per vendere. Con Glix invece una foto viene condivisa ed è visibile e facilmente acquistabile da tutti coloro che visitano (anche se solo virtualmente) quella determinata città.
- Ridefinisce il concetto di spazio: il consumatore non ha più bisogno di viaggiare e recarsi in una data città per vederne i negozi e comprare. A differenza del commercio elettronico classico, in cui spesso le proposte online ed offline non coincidono, l’offerta online di Glix corrisponde a quella offline.
- Aumenta la visibilità e la reperibilità online, a livello globale, di piccoli negozi e boutique locali non solo direttamente ma anche indirettamente: se da un lato è possibile per i negozi avere il loro spazio nell’app, dall’altro i personal shopper possono condividere prodotti di boutique non presenti su internet, senza che queste sostengano alcun costo.
Interessante, ma è tutto così semplice?
Il progetto è una sfida tutt’altro che semplice. Sono molti i punti di vista da tenere in considerazione:
- Da un punto di vista quantitativo: è necessario creare una massa critica, un bacino di utenti ampio, in modo da avere a disposizione molti personal shopper ed acquirenti.
- Da un punto di vista qualitativo: le offerte devono essere costantemente aggiornate, in modo da attrarre sempre nuovi utenti e migliorare la credibilità dell’app.
- Da un punto di vista legale: chi condivide foto deve essere affidabile. Occupandosi anche dell’acquisto e della spedizione per conto del destinatario finale, occorre evitare il rischio di truffe e raggiri, che ovviamente non gioverebbero alla reputazione dell’applicazione.
- Da un punto di vista geografico: per proporsi come l’app che rivoluziona lo shopping urbano a livello globale, c’è bisogno di una presenza diffusa sul territorio. Non basterà proporre le vetrine di alcune città italiane.
E la comunicazione?
È chiaro che il tasso di coinvolgimento di fashion addicted e appassionati di moda è fondamentale. Per raggiungere un buon tasso di notorietà il team di Glix ha sfruttato più canali: offline ha coinvolto aziende, negozi e boutique, con la loro base di clienti fidelizzati; online invece da un lato ha stretto collaborazioni con fashion blogger e influencer per innescare il passaparola, dall’altro ha già attivato le pagine sui social (Facebook, Twitter, Instagram, Linkedin).
Non sono stati tralasciati i mezzi di comunicazione più tradizionali, come editoriali o interviste sulla carta stampata e magazine online di moda, ed eventi in cui erano coinvolti molti potenziali utilizzatori. Infatti l’app è stata presentata alla Milano Fashion Week e alla Vogue Fashion Night, con azioni di guerilla marketing ed eventi in partnership con locali influenti nel mondo della moda.
Le premesse per un’app di successo ci sono tutte: l’idea è originale, il passaparola sta aumentando e il sostegno non manca, non solo da parte dei potenziali utilizzatori ma anche da parte di un’incubatrice di startup come H Farm. Glix è infatti uno dei progetti selezionati e sviluppati all’interno di H Camp ed è stato anche promosso durante Home Festival a Treviso dal team H Farm presente all’evento: aeroplanini di carta hanno colorato il cielo del festival per vincere free drink.